Mailenys Oliva Ferrales

Perché sono molte le notti insonni condivise, perché la forza di un paese è nel suo popolo e perché abbiamo infinite ragioni per celebrare l’impegno dei nostri lavoratori, questo Primo Maggio una grande piazza nelle reti sociali sarà testimone dell’abbraccio virtuale di coloro, da Punta di Maisí al Cabo di San Antonio, si alzano ogni giorno per fare andare, dal solco, le fabbriche, gli ospedali, le scuole e altre centinaia di centri di lavoro in questo arcipelago  di unità e di resistenza.

In questo scenario digitale sfileranno in foto, selfie e hashtag, la nostra verità, le nostre conquiste e le nostre sfide.

Con il lemma /Uniti: Facciamo Cuba/, il movimento sindacale cubano e i lavoratori mostreranno il loro appoggio alle trasformazioni nello scenario del lavoro che includono la nuova politica per dotare di maggiore autonomia l’impresa statale socialista, il perfezionamento nel settore non statale e la messa in marcia dell’Impegno Ordinamento.

Sarà un Primo Maggio, inoltre, di emozioni, allegrie e gratitudine perché Cuba ha nei suoi professionisti, tecnici, operai e contadini, un immenso baluardo.

Lì ci sono i lavoratori della Salute e della Scienza con la loro dedizione e l’apporto alla battaglia contro la pandemia della COVID-19, qui e in altri 46 paesi.

Ci sono anche quelli che hanno continuato a far funzionare la produzione dei settori primari della nazione, quelli che sono andati volontariamente nelle zone rosse ad appoggiare, e quelli che continuano ad offrire la loro opera attraverso le piattaforme digitali; tutti uniti in una festa virtuale che non tralascerà di appoggiare i lavoratori e le organizzazioni sindacali che nel mondo sono vittime delle politiche neoliberali.

Con Cuba, la solidarietà giungerà attraverso la via digitale mediante un nuovo incontro internazionale che si svolgerà il 30 aprile e il 1º maggio, organizzato dalla Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC) e l’Istituto Cubano d’Amicizia con i Popoli  (ICAP).

In una conferenza stampa, l’Eroe della Repubblica di Cuba, Fernando
González Llort, presidente dell’ICAP, ha spiegato che, nonostante l’attuale contesto epidemiologico, non si è rinunciato a questa celebrazione che permetterà di unirsi in un abbraccio virtuale di solidarietà a stranieri e rappresentanti delle organizzazioni sindacali di varie nazioni che tradizionalmente partecipano alle nostre sfilate.

Le reti sociali della CTC e del ICAP saranno aperte per tutti gli interessati a partecipare ai dibattiti sulla solidarietà e la lotta contro il blocco economico, finanziario e commerciale USA imposto a Cuba e anche di altri forum  continentali d’Europa, Asia, Africa, Medio Oriente e America, nei quali interverranno più di 80 rappresentanti d’organizzazioni sindacali e politiche del mondo.