Gladys Leidys Ramos

Il 4 maggio  è cominciata la XIV Edizione delle Giornate  Cubane contro l’Omofobia e la Transfobia, e questo ridisegna il suo programma in corrispondenza con il nuovo contesto imposto dalla pandemia, così come i cambi che si stanno realizzando nell’ambito giuridico nel paese.

Le sfide di quest’occasione, ha segnalato la dottoressa in Scienze, Mariela Castro Espín, direttrice del Centro Nazionale d’Educazione Sessuale (Cenesex) e presidente di queste giornate, coincidono con l’edizione precedente, quando è stato necessario riaggiustare le strategie di fronte alla minaccia della pandemia, e questo significa una maggior esperienza per mettere a fuoco meglio l’uso delle tecnologie e la portata dell’incontro.

Nonostante tutto, quest’anno è condizionato da altri fattori, come i cambi concreti nell’ambito giuridico, che meritano spazi e retro-alimentazione durante le attività delle giornate.  Per esempio, è stato fatto un riferimento alle modifiche del vigente Codice della Famiglia, con cui sarà possibile ampliare e blindare quanto stabilito nella Costituzione della Repubblica del 2019, sui diritti delle persone LGBTI e quindi il riconoscimento dei diritti delle famiglie.

Tra le attività di queste XIV giornate, Manuel Vásquez Seijido, vice direttore del Cenesex e presidente del Comitato Organizzatore, ha informato sullo sviluppo dei forum dibattiti abituali in questi incontri, con la partecipazione di specialisti in temi sui miti della famiglia e delle coppie homo-affettive; così come sulla Costituzione e i diritti sessuali in Cuba a due anni dalla promulgazione di questo nuovo testo.