La Coalizione New York-New Jersey Cuba Sí ha chiamato oggi una nuova carovana di auto e biciclette per porre fine alle sanzioni e al blocco degli Stati Uniti contro l’isola caraibica.
Secondo gli organizzatori di questa iniziativa prevista per domenica 30 maggio, si uniranno ad altre azioni simili in diverse città degli Stati Uniti, promosse dai cubano-americani in Florida e anche dal progetto Ponti d’Amore.
In queste carovane di auto e biciclette, hanno aggiunto, si chiede la fine del blocco di Washington, che causa grandi difficoltà economiche nella nazione caraibica, e la revoca delle sanzioni economiche e politiche contro l’isola.
“Fermiamo gli attacchi degli Stati Uniti al diritto di viaggiare e alle visite familiari per i residenti di entrambi i paesi”, ha detto in un comunicato la Coalizione New York-New Jersey Cuba Sí, che rappresenta decine di gruppi e attivisti.
Le aggressioni del governo degli Stati Uniti sono particolarmente criminali di fronte alla pandemia Covid-19, mentre Cuba continua ad essere un esempio luminoso di come contrastare la crisi sanitaria, aggiunge il comunicato.
In mezzo a questa difficile situazione, nota, l’isola offre una solidarietà globale attraverso brigate volontarie di professionisti della salute.
Un tale scenario contrasta con il disastro sociale e l’assistenza sanitaria a scopo di lucro che devono affrontare milioni di persone negli Stati Uniti, sottolinea l’appello.
Secondo l’attivista statunitense Ike Nahem, leader della Coalizione Cuba Sí di New York-New Jersey, questo movimento è stato uno dei primi ad appoggiare le azioni del professore cubano-americano Carlos Lazos, il principale promotore del progetto Ponti d’Amore.
Ora queste iniziative di solidarietà si sono diffuse in tutto il mondo, raggiungendo nazioni in Africa, così come diverse in Europa, come la Francia e il Regno Unito, ha notato.
Nahem ha detto che non perde nessuna delle carovane perché sente il dovere di esigere che il governo del suo paese ponga fine a tutte le sanzioni, gli assedi e le misure ostili contro la nazione caraibica.
Fonte: Prensa Latina
Traduzione: italiacuba.it