Nicaragua-USA

Il presidente Daniel Ortega, nel discorso per la celebrazione del 126º anniversario della nascita dell’Eroe nazionale Augusto César Sandino (1895-1934), realizzata il 18 maggio, ha espresso  una forte denuncia contro l’interventismo USA in Nicaragua.

«Qui l’ambasciatore yankee va dappertutto vendendo i suoi candidati come  fosse nicaraguense, ma lui non è nicaraguense e se vuole vendere candidati li vada a vendere negli Stati Uniti», ha segnalato il mandatario riferendosi alle attività del diplomatico nordamericano Kevin Sullivan.

Ortega ha anche risaltato la preparazione del  processo elettorale previsto per il 7 novembre, nel quale i nicaraguensi rinnoveranno le loro autorità per i prossimi cinque anni.

Precisamente, come parte di questo processo, si accusa direttamente l’ambasciatore USA di fare pressioni sui partiti politici che presentano  candidati che contano con il beneplacito yankee Nel suo intervento Ortega ha esortato a riconoscere la lotta del popolo  nicaraguense nella difesa della pace, «e cosa  è meglio e maggior simbolo della lotta per la pace del generale Sandino. Lui ha lottato per la pace; non può stare in pace un paese occupato da truppe straniere, non può stare in pace. Questo paese è umiliato è aggredito e il Generale Sandino ha lottato per la sovranità del  Nicaragua», cita il sito web El 19 Digital.

E ha aggiunto: «E sappiamo già la storia di come ha sacrificato la sua vita dopo aver firmato gli accordi di pace a Managua. Era sceso dalla montagna sino alla città di Managua per riunirsi con il presidente ed anche per riunirsi con Somoza, e tutti sappiamo quello che era l’abbraccio di Somoza quando abbraccia Sandino  e gli dice che sono fratelli! Peggio di Giuda!».

«Un Giuda – ha detto il mandatario- che si preparava ad assassinare Sandino, e Sandino con tutta la sua buona fede, negoziando e facendo passi molto concreti per il ristabilimento della pace, accettando la riunione e la cena nella Presidenza quel 21 febbraio del 1934, era uscito dalla Presidenza in questo viale dove lo catturano e lo assassinano».

Poi ha definito l’atteggiamento statunitense come una mancanza di rispetto per il popolo nicaraguense: «Crede che siamo ancora nei tempi dell’occupazione yankee, ma se lo dimentichi l’ambasciatore yankee: il Nicaragua è di Sandino (…) è un popolo che merita rispetto», ha sottolineato.

Il popolo si è concentrato davanti al Monumento dell’Eroe nicaraguense per offrirgli un meritato omaggio e ricordare la lotta contro l’occupazione delle truppe statunitensi in Nicaragua tra il 1927 eil 1934.

Augusto Calderón Sandino, noto anche come  Augusto César Sandino, ispira la Rivoluzione Sandinista installata nella direzione del paese centroamericano, dal 19 luglio del 1979.

Il 4 maggio ultimo il paese centroamericano ha celebrato il Giorno della Dignità Nazional, il 94º anniversario del rifiuto di Sandino del Patto de Espino Negro, firmato con la tutela di Henry L. Stimson, inviato speciale del Governo degli Stati Uniti.

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