Dobbiamo mantenere l’autorità del Partito

sulla base del prestigio che guadagniamo con il lavoro

 

Díaz-Canel ha insistito sull’importanza di mantenere il vincolo con le masse, elevare la combattività e l’intransigenza, incentivare la partecipazione dei giovani, potenziare il lavoro delle sue organizzazioni di base e far sì che l’agenda del dibattito dei militanti coincida con l’agenda pubblica del paese

Che le direttive, le idee, i concetti e gli accordi dell’8º Congresso del Partito Comunista di Cuba siano parte del sistema di lavoro in tutte le istanze.

Questo è stata l’essenza degli incontri della segreteria del Comitato Centrale del PCC, guidata dal suo primo Segretario, Miguel Díaz-Canel Bermúdez,  e dal segretario dell’ Organizzazione e Politica dei Quadri, Roberto Morales Ojeda, con i dirigenti delle provincie di Pinar del Río e Artemisa; un tipo di riunione che si realizzerà in tutto il paese.

Díaz-Canel ha affermato che si devono  trasformare in risultati concreti le idee, i concetti e le direttive dell’incontro del Partito realizzato in aprile ed ha ricordato, a Vueltabajo, che la situazione epidemiologica provocata dalla COVID-19 ha impedito il dibattito pubblico con una grande riunione dei militanti.

Poi ha precisato che l’8º Congresso è stato distinto da due categorie: la continuità e l’unità. Su questo ha segnalato che per continuare a rinforzare l’unità è necessario mantenere l’autorità morale del Partito.

«Questa autorità è stata costruita dalla generazione storica, con i suoi meriti. Nessuno può negare il ruolo che svolge il Partito nella società, ma ora dobbiamo mantenerlo e arricchirlo sulla base del prestigio che ci guadagniamo con il lavoro, affrontando le problematiche del paese insieme al popolo, ha sottolineato ed ha segnalato la necessità che il Partito sia sempre più democratico e stimoli la partecipazione dei cubani e delle cubane militanti o meno, ed ha chiesto : «Come difendiamo questa unità? Eliminando dogmi, combattendo pregiudizi,  affrontando qualsiasi tipo di discriminazione», ha indicato.

Poi ha ratificato la volontà di «avanzare resistendo», partendo dalle nostre stesse forze , consolidando il socialismo per avere una società prospera.

Díaz-Canel ha insistito sull’importanza di mantenere il vincolo con le masse, elevare la combattività e l’intransigenza, incentivare la partecipazione dei giovani, potenziare il lavoro delle sue organizzazioni di base e far sì che l’agenda del dibattito dei militanti coincida con l’agenda pubblica del paese.

«E questa dev’essere la vita naturale dell’organizzazione. Tutti i giorni ci sono problemi, per cui quando sorge una preoccupazione si deve sentire la necessità, come avanguardia, d’analizzarla immediatamente, risolvere quello che tocca da parte del Partito e dare un’uscita al resto degli elementi con le strutture alle quali corrisponde seguirli.

Il Primo Segretario ha insistito che si deve dare una nuova vitalità alla mobilitazione popolare, assumendo la scienza, l’innovazione, l’informatizzazione di tutti i processi e la comunicazione sociale come pilastri del lavoro del Partito, riscattando e rinforzando il lavoro della base e rivitalizzando l’azione delle organizzazioni di massa.

A proposito della battaglia ideologica che si sferra attualmente, ha considerato che va realizzata con creatività e articolazione, unendo tutte le nostre forze, essendo coerenti, chiudendo le fila con la premessa che la Rivoluzione la difendono i rivoluzionari e tra i rivoluzionari i comunisti devono stare al fronte.

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