Bobby L. Rush ha presentato il disegno di legge HR-3625, volto ad eliminare il blocco economico, commerciale e finanziario, così come altre sanzioni che il governo USA mantiene oggi contro Cuba.
La proposta di Rush è riferita ai Comitati dei modi e dei mezzi, dell’energia e del commercio, della magistratura, dell’agricoltura e dei servizi finanziari, secondo il sito web della Camera dei Rappresentanti.
Per scopi simili, diversi senatori statunitensi hanno recentemente presentato un’iniziativa bipartisan per il Congresso per eliminare le sanzioni unilaterali che Washington ha imposto all’isola caraibica per più di sei decenni.
I democratici Amy Klobuchar e Patrick Leahy, così come il repubblicano Jerry Moran, hanno presentato la Legge sulla Libertà di Esportazione a Cuba, che hanno detto è destinata ad aprire la strada a nuove opportunità economiche per le imprese e gli agricoltori statunitensi.
È anche progettato per consentire ai cubani un maggiore accesso ai prodotti statunitensi.
Se approvata, la legislazione abrogherebbe le precedenti disposizioni chiave che impediscono agli americani di fare affari a Cuba, ma non rimuove sezioni della legislazione che affrontano certi diritti umani o rivendicazioni di proprietà contro il governo dell’isola.
Questo disegno di legge porrebbe fine a una politica sbagliata e fallita di sanzioni unilaterali che danneggia il popolo cubano e defrauda le imprese e i lavoratori statunitensi, ha detto Leahy in una dichiarazione pubblicata sul suo sito web.
Tra le altre disposizioni, il disegno di legge Libertà di esportare a Cuba abrogherebbe le restrizioni legali esistenti sul fare affari con la nazione caraibica, così come altri statuti che proibiscono le transazioni tra le aziende possedute o controllate dagli Stati Uniti e Cuba.
Cuba presenterà il prossimo 23 giugno davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (AGNU) la risoluzione che presenta ogni anno per chiedere la fine del blocco, che nel 2020 ha dovuto essere rinviato a causa della pandemia.
Dal 24 novembre 1992, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si è espressa ogni anno contro la misura coercitiva, il che si riflette in un voto quasi unanime a favore dell’eliminazione del blocco.
Nell’ultimo dibattito su una mozione delle Nazioni Unite contro questa misura punitiva nel novembre 2019, il testo ha ottenuto il sostegno di 187 dei 192 paesi membri.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il segretario di Stato Antony Blinken e altri membri dell’amministrazione hanno ribadito che Cuba non è una questione prioritaria per il suo governo, e dopo quasi cinque mesi al potere, le 243 misure punitive imposte dal precedente capo della Casa Bianca per rafforzare il blocco rimangono intatte.
Fonte: Prensa Latina
Traduzione: italiacuba.it