Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella sua più recente sessione il perfezionamento degli attori dell’economia cubana, che comprende l’impresa statale socialista, le cooperative non agricole, le micro, piccole e medie imprese (Mipymes) e il lavoro indipendente, convocate tutte e fomentare, ognuna dal suo ambito, lo sviluppo della nazione.
Con questa decisione stiamo approvando come ordinare gli attori che intervengono nel nostro scenario economico, e questo va al di là del semplice riconoscimento di alcuni di loro, ha considerato il Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez.
Come principio essenziale per realizzare questo perfezionamento, il membro del Burò Politico e primo ministro, Manuel Marrero Cruz, ha assicurato, presentando il tema che si ratifica che l’impresa statale è il soggetto principale dell’economia nazionale e come tale deve impegnarsi.
Tra gli altri principi ha ratificato che l’ampliamento delle attività delle forme non statali di gestione non conduce a un processo di privatizzazione, perché ci sono limiti che non si possono oltrepassare.
«Riconoscere, differenziare e rinforzare la gestione degli attori economici» è un’altra linea di guida tracciata per avanzare nel perfezionamento, che non si può rimandare, partendo dal quale «si aggiusta ogni attore economico a quello che dev’essere realmente».
Riferendosi in maniera particolare alle micro, piccole e medie imprese, ha spiegato che si costituiranno nel settore statale e nel privato e per tutte si stabiliranno condizioni simili nella gestione.
Nel caso delle private ha dettagliato – per definire a cosa potranno dedicarsi- che si prende come punto di partenza la lista delle attività negative già approvata per il lavoro indipendente. Inizialmente non faranno incursioni in alcuna attività professionale includendo quelle che possono realizzare i lavoratori indipendenti come programmatori di computo, padroni di libri, traduttori e interpreti, veterinari per mascotte, disegnatori e altri tipi di consulte.
Il Primo Ministro ha insistito sull’importanza d’ottenere un passo avanti sostenuto delle azioni che si devono sviluppare in maniera graduale, per evitare di retrocedere. «Necessitiamo avanzare con intelligenza, per consolidare ogni passo che facciamo ed essere capaci d’ottenere la sua sostenibilità».
Come parte di questo tema sono stati esposti i risultati principali ottenuti con l’esperimento delle cooperative non agricole iniziato nel marzo del 2012. Tra il 2012 e il 2014 è stata autorizzata la costituzione di 498 cooperative di questo tipo.
Il Primo Ministro ha spiegato che i risultati dei controlli realizzati durante la tappa sperimentale hanno concluso che nonostante le deficienze è stato possibile constatare la viabilità della politica approvata.
Di fronte a questa realtà, è stato deciso di considerare concluso l’esperimento e d’estendere in maniera graduale la creazione delle cooperative non agricole a tutti i settori già approvati, eccetto quello della costruzione.
Come parte delle misure dettate si emetteranno nello stesso momento le norme per il perfezionamento di tutti gli attori economici.
Partendo da questa decisione del Consiglio dei Ministri, si comincerà alavo arare alle norme giuridiche corrispondenti per la loro implementazione.
A seconda di come avanzerà questa attività si offriranno informazioni attualizzate al nostro popolo.
Il Presidente Díaz-Canel ha sottolineato che quanto approvato costituisce un’azione di perfezionamento in un processo ampio e integrale che dà continuità e permette di seguire le Linee approvate dal 6º e 7º Congresso del Partito Comunista di Cuba, ratificate nel 8º.
Le azioni definite, ha valutato, permetteranno un’adeguata dimensione degli attori economici nel paese e soprattutto il ridimensionamento del settore delle imprese statali. Partendo da quello che si approva, staremo nelle migliori condizioni, ha detto, per avanzare in determinati aspetti, come scaricare lo Stato da attività che non sono fondamentali nell’impegno economico e utilizzare meglio la forza lavoro, soprattutto quella molto qualificata.
«Necessitiamo che il settore statale sia più attivo, più efficiente, che si elimini un poco dell’inerzia, che sia più innovatore, ha sottolineato Associato a questo, ha commentato l’importanza di consolidare una relazione adeguata del settore statale con il non statale e questo permetterebbe di utilizzare meglio il potenziale umano, le capacità produttive, le esperienze e l’innovazione.
Se realizziamo bene questo processo, ha valutato, possiamo raggiungere un’ integrazione tra i due settori, potenziare l’economia e dare più dinamica allo sviluppo del paese. Il processo dev’essere graduale, ma farlo gradualmente non significa che ritarderemo per cominciare ad implementarlo.
Considero vitale giungere al municipio con queste azioni in maniera tale che le differenti forme di gestione siano coinvolte nelle strategie di sviluppo territoriale e apportino alla crescita economica delle località, dove i progetti possono generare lavoro, produrre e offrire servizi.
Rompiamo definitivamente gli impedimenti che impediscono ancora che i nostri attori economici si sviluppino con agilità, con facilità, per apportare allo sviluppo, ha indicato.
Qui tutto quello che è inefficiente, corrotto o illegale, tutto quello che ha una dinamica d’impedimento, che non sia innovatore e attivo, è dannoso, sia statale sia non statale.