Cuba è uno Stato socialista di diritto

La celebrazione, l’8 giugno, del Giorno del lavoratore giuridico, rende omaggio alla data, ma del 1865, quando il Maggiore Ignacio Agramonte discusse la sua tesi di laurea per ottenere il titolo di Dottore in Diritto Civile e Canonico.

La coscienza nazionale cubana, forgiata al calore della nostra lotta indipendentista è stata strettamente legata all’operato giuridico, sempre fertile e impegnato.  A Cuba, storia e legislazione hanno molti vasi comunicanti.

Di fatto la celebrazione, l’8 giugno, del Giorno del lavoratore giuridico, rende Omaggio alla data, ma del 1865, quando il Maggiore Ignacio Agramonte discusse la sua tesi di laurea per ottenere il titolo di laureato in Diritto Civile e Canonico.

Questo stesso binomio, che ha lasciato la sua impronta nel divenire emancipatore di questa terra e si è nutrito anche della linfa costituente.

Dalle costituzioni mambì ad oggi, Cuba ha tracciato (e continua a farlo) la rotta irrinunciabile della sovranità e della giustizia, sulla base del rispetto dei diritti e delle garanzie, che sta sempre perfezionando a tono con i nuovi tempi.

Il Comandante in Capo disse che  da Guáimaro, la prima Legge Suprema rivoluzionaria, nata il 10 aprile del 1869 «…consacrò definitivamente il diritto alla libertà di tutti i cubani (…)».

Poi ne vennero altre grazie alle quali si potrebbe raccontare la storia del paese con i suoi passaggi gloriosi e tristi.

Fu sempre Fidel che, dopo i fatti della Moncada, il 16 ottobre del 1953 trasformò la sua arringa /La storia mi assolverà/ nel programma politico della Rivoluzione che iniziava da poco e il cui valore giunge ai nostri giorni.

Parlò, secondo i testimoni della prodezza, per due ore nelle quali denunciò i fatti criminali commessi contro i suoi compagni e diede uno scacco alla tirannia.

La Costituzione del 2019, che ha ricevuto l’approvazione della maggioranza dei cubani, è emersa migliore delle sue precedenti perché con una messa a fuoco moderna, ha consacrato le sue conquiste e partendo da lì ha delineato un orizzonte con più democrazia, di maggiori diritti e per una lotta continuata per tutta la giustizia possibile.

Dal suo primo articolo la Legge delle Leggi definisce Cuba come «Uno Stato socialista di diritto e giustizia sociale, democratico, indipendente e sovrano, organizzato con tutti e per il bene di tutti… ». e, nel quarto postulato, è stato stabilito il carattere «irrevocabile del sistema socialista».

Che si determini inoltre la dignità umana come «il valore supremo che sostenta il riconoscimento e l’esercizio dei doveri e dei diritti stabiliti nella Costituzione, dà fede alla portata della Carta Magna e soprattutto del popolo che l’ha approvata e la difende.

Negli ultimi tempi rinforzare l’istituzionalità del paese, irrobustire tutta la sua struttura legislativa e offrire ai cittadini una vera cultura della legalità, hanno concentrato gli sforzi maggiori.

Continuare a lavorare per una società sempre più inclusiva, giusta e partecipativa, che assuma il Diritto, sempre, al diritto, costituisce forse il miglior omaggio alla stirpe giuridica cubana.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.