La cancelliera del Venezuela, Delcy Rodriguez, ha messo in allerta, davanti all’ Organizzazione degli Stati Americani (OSA), sul pericolo che rappresenta per Venezuela l’ordinanza che gli Stati Uniti lo considerino una minaccia.
Intervenendo in una riunione straordinaria di questa organizzazione, ha affermato che il suo governo è altamente preoccupato davanti all’interventismo del governo statunitense nei temi interni del suo paese.
Il passato 9 marzo, il mandatario nordamericano, Barack Obama, ha decretato uno stato di emergenza, ha considerato la nazione sud-americana come una minaccia inusuale e straordinaria per la sicurezza e la politica estera degli Stati Uniti ed ha sanzionato sette funzionari dello stato per supposte violazioni dei diritti umani.
La titolare degli esteri venezuelana ha detto davanti ai rappresentanti delle 34 nazioni che integrano l’OSA che questo tipo di aggressioni normalmente precedono interventi militari e blocchi finanziari, commerciali ed economici come quello subito da Cuba durante più di mezzo secolo.
D’altra parte, ha affermato, si considera una minaccia una potenza che possiede l’esercito più poderoso del mondo ed ha reiterato che non dubiterà di torcere il braccio a chiunque si intrometta nei suoi interessi.
Ha ricordato che il suo paese non è mai stato un pericolo per nessuno nel continente, bensì piuttosto l’esercito del Libertador, Simon Bolivar, ha combattuto per l’indipendenza degli altri popoli della regione.
Concludendo il suo intervento, ha ricordato la disposizione al dialogo col governo di Barack Obama, sotto condizioni di rispetto ed uguaglianza, ed ha riaffermato che la sua nazione ignora la legalità delle misure coercitive unilaterali di Washington.