La carovana cubano-americana partita da Miami, in Florida, prosegue con successo verso la sua destinazione finale, la capitale degli USA, ha riferito oggi Carlos Lazo, coordinatore di questa azione contro il bloqueo statunitense di Cuba.
Lazo, direttore del progetto Puentes de Amor, ha spiegato a Prensa Latina che sebbene la distanza in linea retta sia di circa duemila chilometri fino a Washington, in realtà cammineranno molto di più poiché ci saranno deviazioni verso le principali città durante il viaggio.
In queste città gli attivisti terranno incontri con i gruppi che difendono la giustizia sociale, i sindacati, i leader afroamericani, nonché con gli uffici dei congressisti della zona.
“Da Jacksonville, in Florida, andremo ad Atlanta, in Georgia, e in quest’ultima città incontreremo i rappresentanti del Carter Center, ai quali spiegheremo gli obiettivi della nostra marcia verso la capitale degli Stati Uniti”, ha aggiunto Lazo.
Ci fermiamo perché sappiamo che l’ex presidente James Carter ha sempre sostenuto l’esistenza di una relazione stabile e civile tra gli USA e Cuba, ha affermato.
Ha spiegato che tra il caldo e l’umidità che caratterizzano questa zona del sud del paese, i partecipanti marciano già in diversi turni, e i primi iniziano la camminata nelle prime ore del mattino, avanzano di circa 30 chilometri e poi un altro gruppo li sostituisce, in modo che tutti possano riposare, e il piano è di avanzare di circa 100 chilometri al giorno.
Lazo ha ribadito che uno degli obiettivi principali di questa campagna è chiedere al presidente Joe Biden di mantenere le sue promesse elettorali riguardo a Cuba.
Quelli di noi che hanno votato per Biden esigiamo che riveda la politica ostile aumentata dal suo predecessore, Donald Trump contro il nostro paese, e sia coerente con quelli di noi che hanno votato per lui nella speranza che apporti un cambiamento sostanziale su tale questione, ha affermato.
In un altra delle sue dichiarazioni a Prensa Latina, Lazo ha riferito che circa 25.000 persone hanno già firmato la petizione affinché Biden tolga le sanzioni che gravano sulla famiglia cubana.
Lazo ha ribadito che lui e i suoi seguaci saranno a Washington il 25 luglio, “ci incontreremo lì a Lafayette Square, davanti alla Casa Bianca, per consegnare migliaia di petizioni che esigono a Biden di togliere l’assedio economico-finanziario”.
I partecipanti chiederanno, tra le altre misure, la riapertura dei servizi consolari dell’ambasciata statunitense a L’Avana e il servizio di rimesse alla maggiore delle Antille.
Secondo il coordinatore di Puentes de Amor, chiederanno anche che l’amministrazione Biden riprenda il piano di ricongiungimento familiare sospeso da Trump nel 2017.
Le autorità cubane hanno più volte ribadito che il bloqueo economico che Washington mantiene nei confronti dell’isola è il principale ostacolo allo sviluppo del paese e allo stesso tempo un ostacolo sostanziale all’instaurazione di un normale e civile rapporto con gli Stati Uniti.
da Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi