Vertice di Panama, svolta della storia

Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com

VII cumbre panamaLa prossima riunione dei leader latino-americani con gli USA, che si terrà a Panama City il prossimo aprile, segnerà un prima e un dopo per la partecipazione di Cuba. Esclusa per decisione di Washington da quando, nel gennaio 1962, il Dipartimento di Stato concentrò i suoi sforzi in occasione della riunione dei ministri degli Esteri dell’Organizzazione degli Stati Americani, OSA, e fece pressione sui suoi membri perché approvassero una risoluzione che condannava e isolava l’isola dal resto dell’Emisfero, Cuba ritorna al suo naturale spazio con piena dignità e senza fare concessioni.

Sono stati i leader latinoamericani che hanno esposto, che senza la presenza di Cuba, non ci sarebbero stati più Vertici, perciò gli USA non ebbero altra scelta che accettarlo rimanendo senza sostegno neppure dei più stretti alleati.

Ma nessuno pensa che accetteranno di buon grado la sconfitta dell’isolamento; immediatamente i suoi ideologi si sono dati il compito di progettare uno scenario per mettere in difficoltà il Presidente di Cuba e per questo hanno ideato creare uno scontro nel forum della Società Civile, al quale porterebbero una parte della controrivoluzione creata, addestrata e finanziata dalla CIA, dal 1960, secondo i loro documenti declassificati e altri elementi probatori più recenti, tra cui la testimonianza di molti dei suoi membri.

La Società Civile cubana è ampia ed è composta da centinaia di migliaia di qualificati professionisti, intellettuali, scienziati, atleti, artisti, agricoltori, studenti e non quella fabbricata dagli USA per azioni di provocazione contro il popolo cubano.

Come prova della falsità di questi elementi, due salariati dagli USA, che vivono all’estero, sono andati a Panama, con tutte le spese pagate da Miami, al fine di riunirsi con Ruben Castillo, coordinatore del Forum per la Società Civile del VII Vertice delle Americhe, a cui hanno consegnato una lettera diretta alla Cancelliere e Vice presidente, Isabel de Saint Melo.

Per dare più tanfo a questo viaggio, i due che dicono essere membri
del gruppuscolo “Movimento Cristiano di Liberazione” (MCL), sconosciuto a Cuba, hanno confessato che la detta visita a Panama è avvenuta con la collaborazione della dirigenza del Partito Popolare panamense e dell’Organizzazione Democratica Cristiana d’America.

montaner-agente-ciaIl presunto “Movimento” ha avuto visibilità internazionale, solo quando, nel 1989, fu creato da Oswaldo Paya Sardinas, con soldi dall’estero soprattutto dall’agente CIA, terrorista e latitante dalla giustizia cubana, Carlos Alberto Montaner, allora residente in Spagna.

Con il passare degli anni Paya è andato perdendo il favore dei suoi sponsor negli USA per non raggiungere risultati concreti né ottenere un aumento delle adesioni, a cui si aggiunsero le costanti discrepanze con gli altri gruppuscoli in lotta per il denaro, per goderlo in centri turistici sulle spiagge cubane, come mostrato in foto del libro “I dissidenti”, dei giornalisti Luis Báez e Rosa Miriam Elizarde.

Il MCL oggi è solo propagandato dal Partito Popolare spagnolo, che mantiene le campagne anti cubane e destina, anche, centinaia di euro nel sostegno dei suoi pochi membri.

Sarebbe molto utile che dichiarassero pubblicamente quanti membri ha questo “movimento” sull’isola, da dove proviene il suo finanziamento e chi sono i suoi rappresentanti all’estero.

Al contrario, Cuba può presentare un ampio spettro della sua società civile, nonostante che le campagne mediatiche sostenute da Miami ed Europa tentino di snaturarlo, composto da centinaia di migliaia di persone che difendono il loro diritto di pensare e decidere che tipo di società desiderano, e i cambi che questa necessita senza l’ingerenza di alcun governo straniero.

Sia nel Forum della Società Civile, come nell’evento giovanile indipendente, che si effettueranno in parallelo con il VII Vertice delle Americhe a Panama City, i cubani difenderanno i loro principi di libertà e sovranità, mostrando al resto dell’emisfero i risultati raggiunti dalla loro società, nonostante le invasioni mercenarie, guerra economica, finanziaria e commerciale, atti di terrorismo, campagne mediatiche da stazioni radio e televisive create e pagate dagli USA.

Se saranno presenti a Panama alcuni controrivoluzionari dipendenti dallo stipendio che ricevono dagli yankee, si potrà constatare ciò che scrisse il capo della Sezione di Interessi USA all’Avana, Jonathan Farrar, nel suo cablo riservate N. 202438 del 15 aprile 2009, quando ha informato il Dipartimento di Stato: “i dissidenti sono più preoccupati di ottenere denaro che portare le loro proposte a più ampi settori della società cubana”.

Tuttavia, Cuba parteciperà al VII Summit con la solidarietà e fratellanza che la caratterizza, con lo stesso obiettivo di José Martí nella Conferenza Internazionale Americana quando espresse: “… portiamo nostra America, come luce e come ostia; e né l’interesse corruttore né alcune nuove mode di fanatismo potrà strapparcela da lì”.

Cumbre de Panamá, viraje de la historia

Arthur González
 
 La próxima reunión de mandatarios latinoamericanos con Estados Unidos a celebrarse en Ciudad Panamá el venidero mes de abril, marcará un antes y un después por la participación de Cuba. Excluida por decisión de Washington desde que en enero de 1962 el Departamento de Estado concentró sus esfuerzos en la reunión de Ministros de Relaciones Exteriores de la Organización de Estados Americanos, OEA, y presionó a sus integrantes para que aprobaran una resolución que condenó y aisló a la isla del resto del Hemisferio, Cuba regresa a su espacio natural con plena dignidad y sin hacer concesiones.
 
 Fueron los gobernantes latinoamericanos quienes plantearon que sin la presencia cubana no habría más Cumbres, por eso Estados Unidos no tuvo otra alternativa que aceptarlo al quedarse sin apoyo ni siquiera de los más cercanos aliados.
 
 Pero nadie piense que aceptarán bondadosamente la derrota del aislamiento; de inmediato sus ideólogos se dieron a la tarea de diseñar un escenario que pusiera en aprietos al Presidente de Cuba y para eso soñaron con crear una confrontación en el fórum de la Sociedad Civil, al cual llevarían a una parte de la contrarrevolución creada, entrenada y financiada por la CIA desde 1960, según sus documentos desclasificados y otros elementos probatorios más recientes, incluida la declaración de muchos de sus integrantes.
 
 La Sociedad Civil cubana es amplia y está conformada por cientos de miles de profesionales con alta calificación, intelectuales, científicos, deportistas, artistas, campesinos, estudiantes y no la fabricada por los norteamericanos para acciones provocativas contra el pueblo cubano.
 
 Como prueba de la falsedad de esos elementos, dos de los asalariados de Estados Unidos radicados en el exterior viajaron a Panamá, con todos los gastos pagados desde Miami, con el propósito de reunirse con Rubén Castillo, Coordinador del Foro para la Sociedad Civil de la VII Cumbre de las Américas, a quien entregaron una carta dirigida a la Canciller y Vicepresidenta, Isabel de Saint Melo.
 
 Para darle más hedor a ese viaje, los dos que dicen ser miembros del grupúsculo “Movimiento Cristiano Liberación” (MCL), desconocido en Cuba, confesaron que dicha visita a Panamá fue mediante la colaboración de la directiva del Partido Popular panameño y de la Organización Demócrata Cristiana de América.
 
 El supuesto “Movimiento” solo tuvo visibilidad internacional cuando en 1989 se conformó por Oswaldo Payá Sardiñas, con dinero del exterior principalmente del agente CIA, terrorista y prófugo de la justicia cubana, Carlos Alberto Montaner, en ese entonces residente en España.
 
 Con el de cursar de los años Payá fue perdiendo el favor de sus patrocinadores en Estados Unidos por no alcanzar resultados concretos ni lograr incremento en su membrecía, a lo que se sumaron las constantes discrepancias con otros grupúsculos en su lucha por el dinero, para disfrutarlo en centros turísticos de las playas cubanas, como aparece en fotos del libro “Los disidentes”, de los periodistas Luis Báez y Rosa Miriam Elizarde.
 
 El MCL hoy solo es divulgado por el Partido Popular español, quien mantiene las campañas anticubanas e incluso destina cientos de euros en el sostén de sus escasos integrantes.
 
 Sería muy beneficioso que declararan públicamente cuántos integrantes tiene ese “movimiento” en la isla, de dónde proviene su financiamiento y quiénes son sus representantes en el exterior.
 
 Por el contrario, Cuba puede exhibir un amplio espectro de su sociedad civil, a pesar de que las campañas mediáticas sufragadas desde Miami y Europa intentan desnaturalizarlo, integrado por cientos de miles de personas que defiende sus derechos a pensar y decidir qué sociedad desean, y los cambios que ésta necesita sin la injerencia de ningún gobierno extranjero.
 
 Tanto en el foro de Sociedad Civil, como en el evento juvenil independiente que se efectuarán paralelamente a la VII Cumbre de las Américas en Ciudad de Panamá, los cubanos defenderán sus principios de libertad y soberanía, enseñándole al resto del hemisferio los logros alcanzados por su sociedad, a pesar de invasiones mercenarias, guerra económica, financiera y comercial, actos terroristas, campañas mediáticas desde estaciones de radio y televisión creadas y sufragadas por Estados Unidos.
 
 Si estuvieran presentes en Panamá algunos contrarrevolucionarios dependientes del salario que reciben de los yanquis, se podrá constatar lo que escribiera el jefe de la Sección de Intereses de Estados Unidos en La Habana, Jonathan Farrar, en su cable confidencial No. 202438 del 15 de abril del 2009, cuando informó al Departamento de Estados: “los disidentes están más preocupados por conseguir dinero que en llevar sus propuestas a sectores más amplios de la sociedad cubana”.
 
 Sin embargo, Cuba asistirá a la VII Cumbre con la solidaridad y hermandad que la caracteriza, con el mismo objetivo de José Martí en la Conferencia Internacional Americana cuando expresó: “…llevamos a nuestra América, como luz y como hostia; y ni el interés corruptor, ni ciertas modas nuevas de fanatismo, podrá arrancárnoslas de allí”.

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