Il progetto di solidarietà Puentes de Amor ha già raccolto 26000 firme per esigere dal governo USA di togliere il blocco economico contro Cuba, ha annunciato sui social l’attivista Carlos Lazo.
La petizione online (disponibile su www.puentesdeamor.com) ha così superato la cifra prevista di 25000 firme in rifiuto all’assedio economico contro l’isola e nei prossimi giorni raggiungerà probabilmente le 30000, ha affermato il leader dell’iniziativa.
Ha ribadito che tra gli obiettivi della petizione c’è quello di riattivare l’ambasciata statunitense a L’Avana, normalizzare i servizi consolari e riprendere il programma di ricongiungimento familiare.
Allo stesso modo, Puentes de Amor esige ripristinare i voli dagli USA verso tutte le province cubane, eliminare le restrizioni che impediscono ai cittadini statunitensi di visitare l’isola e facilitare l’invio illimitato di rimesse alla nazione caraibica.
Chi può opporsi a tutto questo?, ha chiesto il professore cubano-americano che ha descritto come una mancanza di umanità mantenere separate le famiglie e desiderare il crollo economico di Cuba.
Lazo e altri attivisti hanno continuato giovedì nello stato della Georgia una camminata di 2000 chilometri che ha lasciato Miami il 27 giugno e vuole arrivare a Washington D.C. per consegnare alla Casa Bianca il documento che esige la fine delle sanzioni contro la maggiore delle Antille.
Nell’ambito del tour, hanno consegnato una nota alla residenza dell’ex presidente USA, James Carter, in cui hanno dichiarato il loro apprezzo al suo atteggiamento nei confronti di Cuba, poiché l’ex presidente ha favorito un certo riavvicinamento tra le due nazioni dopo il trionfo della Rivoluzione nel 1959.
da Prensa Latina traduzione di Ida Garberi