Il capo del comando della campagna “Il Venezuela non è una minaccia, siamo una speranza”, Jorge Rodríguez, ha informato che sommano 3 milioni 48.469 firme quelle già raccolte con il fine si far derogare il decreto contro il Venezuela.
Rodríguez ha detto che sperano di ottenere 10 milioni di firme per consegnarle al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel Vertice delle Americhe.
Telesur ha informato che il paese sudamericano ha attivato punti in tutto il territorio nazionale per permettere ai venezuelani di firmare contro il decreto.
La campagna condanna anche la serie di sanzioni che sono state imposte dagli Stati Uniti.
Il Venezuela convoca al secondo grande twitter mondiale
Il sindaco di Caracas ha invitato i popoli del mondo a partecipare ad un grande twitter mondiale, oggi giovedì 26, dalle 11.00 in poi, a sostegno della nazione bolivariana.
Jorge Rodríguez ha riferito che il twitter si intitolerà con le etichette #VenezuelaEsEsperanza e #ObamaDerogaElDecretoYa #ObamaRepealTheExecutiveOrder – nella rete sociale, con l’accompagnamento di una canzone di qualsiasi genere che esprima l’opinione dei popoli che vogliono la pace e il rispetto.
CELAC
La CELAC ha fortemente riprovato le misure adottate dagli Stati Uniti contro il Venezuela ed ha chiesto la derogazione dell’ordine esecutivo emesso da Washington, che definisce la Repubblica Bolivariana “una minaccia per la sua sicurezza nazionale”.
La Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) ha espresso la sua riprovazione per le sanzioni implementate degli USA contro il Venezuela e in concreto per decreto esecutivo emesso da Obama.
Inoltre la CELAC ha chiamato i governi degli USA e del Venezuela ad iniziare un dialogo seguendo i principi del rispetto della sovranità, della non ingerenza nei temi interni degli Stati, e dell’autodeterminazione dei popoli e dell’ordine democratico e istituzionale in consonanza con il diritto internazionale.