La Brigata Medica Cubana in Gambia non solo salva vite e allevia la sofferenza di coloro che soffrono di malattie dolorose.
María Inés Álvarez Garay Traduzione: GFJ www.cuba-si.ch
Questa brigata è composta da un gruppo di professori eccezionali che hanno messo il loro fertile intelletto e la loro capacità creativa per formare le risorse umane che garantiranno la salute e il benessere di questo popolo africano.
Sono attualmente impegnati in una tappa decisiva che riaffermerà il loro bel lavoro istruttivo durante un intero anno scolastico, totalmente atipico a causa di tutte le difficoltà che la pandemia COVID-19 ha portato nel mondo.
Il periodo degli esami finali e della discussione delle tesi di laurea richiede dedizione e lunghe ore di lavoro.
Saranno discusse trentanove tesi, tutte risponderanno a temi di interesse identificati come problemi di salute dal punto di vista biopsicosociale, tra i quali possiamo citare: mortalità materno-infantile, trasmissione verticale dell’HIV/AIDS, diabete mellito, tra gli altri temi.
Questo anno scolastico è iniziato a dicembre 2020 e terminerà il prossimo ottobre 2021, non ha avuto interruzioni, con la ricomparsa della pandemia il processo didattico-educativo non si è fermato, le lezioni sono continuate online.
Trentanove nuovi medici devono laurearsi per rinforzare i ranghi dell’esercito dei camici bianchi del Gambia, un paese che ha già più di 500 medici laureati con la collaborazione dei professori cubani insieme a gambiani e nigeriani.
La dottoressa Rebeca Lahera Cabrales, specialista in istologia, capo del dipartimento di scienze di base dell’Università del Gambia e coordinatrice della brigata di insegnamento, ci dice:
“Questo anno scolastico sta per finire, segnato da condizioni speciali come conseguenza della pandemia. Tale realtà assume una connotazione importante per il corpo docente che fa presagire risultati soddisfacenti.
“I nostri studenti hanno espresso la loro gratitudine e soddisfazione per aver avuto un gruppo di insegnanti eccellenti che hanno dato loro tutta la loro dedizione e amore.
“Auguriamo successo a coloro che si stanno laureando e a quelli che passeranno a studi superiori, grazie al Gambia e all’università per la loro accoglienza e mille grazie a Cuba per averci permesso di vivere una delle più belle esperienze della nostra vita e di sentirci utili e preziosi per un popolo desideroso di conoscenza”.