Tomás Gutiérrez González professore e storico cubano
http://razonesdecuba.cubadebate.cu
Anno dopo anno, ogni 26 marzo, i rivoluzionari cubani ed in particolare i membri del Ministero dell’Interno e delle Forze Armate Rivoluzionarie insieme al nostro popolo, commemoriamo con emozione un altro anniversario della creazione degli Organi della Sicurezza dello Stato.
Molte ragioni abbiamo per ricordare questa data, tra altre, per la significata importanza del loro agire nella difesa e consolidamento del nostro processo rivoluzionario, la lotta nei confronto dei Servizi di Spionaggio e Sovversione dell’imperialismo USA, la protezione del pacifico lavoro del nostro popolo e la salvaguardia della vita dei nostri principali dirigenti, in particolare del nostro Comandante in Capo.
Anche se la fondazione ufficiale di questi Organi avvenne appena tre mesi dopo il trionfo del 1 gennaio, i suoi antecedenti e radici più profonde datano alla seconda metà del XIX secolo, quando i nostri eroici mambises (guerriglieri antispagnoli ndt) iniziarono la lotta per ottenere l’indipendenza di Cuba dal dominio coloniale spagnolo.
Dall’inizio i principali capi dell’Esercito di Liberazione applicarono misure di intelligence e di controspionaggio e si appoggiarono su agenti speciali e cellule clandestine create al fine di ottenere le informazioni necessarie per sviluppare la lotta armata contro l’esercito spagnolo e le sue forze, conoscere le sue possibili manovre ed intenzioni e pianificare importanti azioni di combattimento. Tra coloro che più si è distinsero per l’efficiente utilizzo figurano: Carlos Manuel de Céspedes e i generali Vicente García, Julio Grave de Peralta e Federico Fernández Cavada.
Il nostro Eroe Nazionale, José Martí, preparò la nuova guerra per l’indipendenza dal territorio degli USA e dai paesi latino-americani vicini a Cuba. Per ottenere questo obiettivo si basò su un elevato impiego di metodi cospirativi ed alta compartimentazione e segretezza al fine di prevenire la penetrazione e l’azione dei servizi di spionaggio del governo spagnolo e delle agenzie private e governative USA che agivano per conoscere e contrastare i suoi piani.
Poi, nel corso della guerra, il generale Máximo Gómez e Antonio Maceo, tra altri capi mambises, continuarono ad usare piccole strutture ed agenti per la ricerca d’informazioni, la disinformazione del nemico ed altre missioni di questo tipo.
Nelle circostanze della lotta insurrezionale contro la dittatura impiantata, a Cuba, da Fulgencio Batista, dal 10 marzo 1952, le attività di intelligence e di controspionaggio presero un nuovo carattere e si trasformarono in utili armi della Rivoluzione. Misure di tale natura furono applicate da Fidel Castro Ruz nel corso dei preparativi per gli assalti alla Caserma Moncada e Carlos Manuel de Céspedes; dai moncadistas nella prigione di Isla de Pinos; in Messico durante la fase preparatoria della spedizione del yacht Granma e successivamente durante la formazione e lo sviluppo dell’Esercito Ribelle e la lotta guerrigliera nella Sierra Maestra. Le conoscenze acquisite e l’esperienze accumulate permisero di estendere, in seguito, questa importante attività alle nuove colonne e fronti di guerriglia.
Il gruppo di guerriglia che raggiunse i più alti livelli di organizzazione e di uso di queste attività fu il II Fronte Orientale “Frank País” al comando del Comandante Raúl Castro Ruz. Il 14 marzo 1958, solo tre giorni dopo il suo arrivo in questo territorio dalla Sierra Maestra, Raul creò i cosiddetti Comitati di Contadini Rivoluzionari, che tra le loro attività aveva la raccolta di informazioni e di osservazione del nemico. Poco dopo si costituì il Servizio di Osservazione Contadina (SOC) e successivamente il Servizio d’Intelligence Ribelle (SIR) composto da Ufficiali incaricati di compiere tali missioni nella Sede del fronte e in ciascuna delle sue sei colonne.
Il 22 agosto 1958, il capo di tale Fronte, firmò un decreto, che stabiliva come compito primario del SIR quello di “osservare, indagare e riferire tutte le attività che sviluppano sia i civili che membri delle Forze Ribelli o qualsiasi altra persona che possa compromettere, danneggiare o mettere in pericolo la sicurezza interna od esterna dell’Esercito Rivoluzionario “26 luglio”.
Una volta al potere la Rivoluzione il 13 gennaio 1959, mediante la Legge N°13 del Governo Rivoluzionario, furono sciolti i corpi repressivi della tirannia. Quarantotto ore più tardi, il 15 gennaio, il Comandante in Capo Fidel Castro indicò al comandante René de los Santos, Capo della Colonna N°10, che aveva occupato le installazioni del SIM (Servizio di Intelligence Militare della tirannia) nel Campo Columbia (oggi Ciudad Libertad), di cambiare l’odiato nome in Dipartimento di Investigazione dell’Esercito Rivoluzionario (DIER). Il giorno successivo il Comandante Camilo Cienfuegos attraverso un radiogramma estese l’ordine a tutti i comandanti dell’Esercito Ribelle, rimanendo composto il DIER, essenzialmente da membri dell’Esercito Ribelle e della Lotta Clandestina.
Giovedì 26 Marzo 1959 il Servizio di Intelligence della Polizia Nazionale Rivoluzionaria scoprì un complotto per assassinare Fidel. I capi della cospirazione erano Rolando Masferrer ed Ernesto de la Fe, batistiani rifugiati negli USA e protetti dalla CIA. In quei giorni congiuravano, anche, altri batistiani con il dittatore della Repubblica Dominicana, in piani per sconfiggere la Rivoluzione mediante la cosiddetta Cospirazione Trujillista.
Quello stesso giorno Fidel decise di fondere in un solo corpo, il gruppo di organi di intelligence e controspionaggio esistenti in quel momento. Questi organi erano lo stesso DIER, il Servizio di Intelligence della Polizia Nazionale Rivoluzionaria (G-2 PNR) ed il Bureau d’ Investigazione Navale (BIN). A tale nuovo organo, risultato di questa fusione, rimarrà la denominazione DIER e la data del 26 marzo quella di costituzione degli Organi della Sicurezza dello Stato.
Pochi mesi dopo, il 16 ottobre 1959, fu creato il Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie e designato il Comandante Raúl Castro Ruz come Ministro delle FAR. Sorse allora in sostituzione del DIER il Dipartimento di Informazione ed Investigazione delle Forze Armate Rivoluzionarie (DIIFAR) che più tardi si chiamò, definitivamente, Dipartimento d’Investigazione delle Forze Armate Rivoluzionarie (DIFAR) benché lo si chiamava anche G-2. Sono questi organi quelli che guidano, a partire da questo momento, la lotta alle attività sovversive del nemico fino alla sconfitta dell’ invasione mercenaria della Baia dei Porci.
In queste circostanze, il 6 giugno 1961, mediante la Legge 940 del Consiglio dei Ministri si costituisce il MININT e passano nella sua struttura organizzativa e subordinazione il Dipartimento d’Informazione (G-2), che da allora prese il nome di Dipartimento della Sicurezza dello Stato (DSE), la Polizia Nazionale Rivoluzionaria e la Polizia Marittima, che fino ad allora facevano parte del Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie. Più tardi lo faranno le Truppe di Guardie di Frontiera.
In detto periodo si moltiplicavano, all’interno del paese, le organizzazioni controrivoluzionarie, riprendeva il banditismo in tutte le province di Cuba, continuavano i sabotaggi all’economia, si applicavano nuove misure di blocco economico, si scatenavano campagne mediatiche e soprattutto si elaboravano e si cercavano di attuare nuovi e più sofisticati piani per assassinare i nostri leader, in primo luogo il Comandante in Capo.
Insieme a quanto sopra il governo USA preparava pretesti e provocazioni per lanciare un’invasione con tutte le forze del suo potere militare contro Cuba. Si avvicinava una tappa di scontro superiore, una crudele guerra sporca contro Cuba, la chiamata Operazione Mangusta, che richiedeva dalle forze rivoluzionarie, ed in particolare dalla Sicurezza dello Stato, una superiore organizzazione per ottenere la vittoria.
Nel corso di questi 56 anni questi piani ed azioni sovversive sono stati sconfitti, più e più volte, da umili uomini e donne del nostro popolo. Nei primi anni senza conoscenza della teoria operativa, senza Scuole ed Accademie, senza dominio della scienza e della tecnologia, condotta per lo più da giovani, combattenti dell’Esercito Ribelle e della lotta clandestina, miliziani, operai e contadini.
Loro sono stati seguiti da nuove ondate di giovani, nuove generazioni di cubane/i, che dai suoi gloriosi ranghi si sono dedicati al loro lavoro, come i loro predecessori, con modestia, onestà e totale lealtà per affrontare il potente impero, che ha sempre contato sulla più alta tecnologia, esperienza operativa ed abbondanti risorse. Inoltre i suoi membri hanno eseguito in maniera esemplare le missioni internazionaliste che gli sono state proposte dalla direzione del nostro Partito Comunista di Cuba e Governo Rivoluzionario.
Per questo, in tutta giustezza, il nostro Comandante in Capo, nel suo rapporto al Primo Congresso del PCC, al valutare i risultati della realizzazione dei compiti assegnati ai combattenti del MININT ed agli Organi della Sicurezza dello Stato in congiunto con le FAR ed il popolo, segnalò: “Con il loro valoroso ed intelligente lavoro ottennero la distruzione della controrivoluzione interna, la vittoria sulle organizzazioni, gruppi e bande controrivoluzionarie, la vincente azione contro le infiltrazioni di agenti della CIA e lo smantellamento degli innumerevoli piani di eliminazione fisica dei dirigenti della Rivoluzione.”
VIVA IL 56° ANNIVERSARIO DEGLI ORGANI DELLA SICUREZZA DELLO STATO!
GLORIA AI MARTIRI!
LA NOSTRA FORZA E’ LA FORZA DEL POPOLO!
56 aniversario de los Órganos de la Seguridad del Estado: RAÍCES y VICTORIAS
Tomás Gutiérrez González*
Año tras año, cada 26 de marzo, los revolucionarios cubanos y en especial los integrantes del Ministerio del Interior y de las Fuerzas Armadas Revolucionarias junto a nuestro pueblo, conmemoramos con emoción un nuevo aniversario de la creación de los Órganos de la Seguridad del Estado.
Muchas razones tenemos para recordar esta fecha, entre otras, por la trascendencia de su accionar en la defensa y consolidación de nuestro proceso revolucionario, el enfrentamiento a las actividades de los Servicios de Espionaje y Subversión del imperialismo norteamericano, la protección del trabajo pacífico de nuestro pueblo y la salvaguarda de la vida de nuestros principales dirigentes, en especial la de nuestro Comandante en Jefe.
Aunque la fundación oficial de estos Órganos ocurrió a escasos tres meses del triunfo del primero de enero, sus antecedentes y raíces más profundas datan de la segunda mitad del siglo XIX, cuando nuestros heroicos mambises iniciaron la lucha por alcanzar la independencia de Cuba del dominio colonial español.
Desde muy temprano los principales jefes del Ejército Libertador aplicaron medidas de inteligencia y contrainteligencia y se apoyaron en agentes especiales y células clandestinas creadas con el propósito de obtener la información necesaria para desarrollar la lucha armada contra el ejército español y sus fuerzas, conocer sus posibles maniobras e intenciones y planificar importantes acciones combativas. Entre los que más se destacaron por su eficiente empleo figuran, Carlos Manuel de Céspedes y los generales Vicente García, Julio Grave de Peralta y Federico Fernández Cavada.
Nuestro Héroe Nacional José Martí, preparó la nueva guerra por la independencia, desde el territorio de los Estados Unidos y países latinoamericanos vecinos a Cuba. Para lograrlo se apoyó en un alto empleo de métodos conspirativos y de alta compartimentación y secreto, con el fin de evitar la penetración y acción de los servicios de espionaje del gobierno español y de las agencias particulares y gubernamentales norteamericanas que actuaban para conocer y frustrar sus planes.
Luego, en el curso de la guerra, los generales Máximo Gómez y Antonio Maceo, entre otros jefes mambises, continuaron utilizando pequeñas estructuras y agentes para la búsqueda de información, la desinformación al enemigo y otras misiones de este carácter.
En las circunstancias de la lucha insurreccional contra la dictadura implantada en Cuba por Fulgencio Batista a partir del 10 de marzo de 1952, las actividades de inteligencia y contrainteligencia tomaron un nuevo carácter y se transformaron en útiles armas de la Revolución. Medidas de esa naturaleza fueron aplicadas por Fidel Castro Ruz en el curso de los preparativos de los asaltos a los Cuarteles Moncada y Carlos Manuel de Céspedes; por los moncadistas en la prisión de Isla de Pinos; en México durante la etapa preparatoria de la expedición del yate Granma y más tarde durante la formación y desarrollo del Ejército Rebelde y la lucha guerrillera en la Sierra Maestra. El conocimiento adquirido y las experiencias acumuladas permitieron extender más tarde esta importante actividad a las nuevas columnas y frentes guerrilleros.
La agrupación guerrillera que alcanzó los mayores niveles de organización y empleo de estas actividades fue el II Frente Oriental “Frank País” bajo el mando del comandante Raúl Castro Ruz. El 14 de marzo de 1958 a solo tres días de haber arribado a este territorio desde la Sierra Maestra, Raúl creó los llamados Comités de Campesinos Revolucionarios, que entre sus actividades tenían la recopilación de información y de observación del enemigo. Poco tiempo después se constituyó el Servicio de Observación Campesina (S.O.C.) y más adelante el Servicio de Inteligencia Rebelde (SIR) integrado por Oficiales designados para cumplir esas misiones en la Jefatura del Frente y en cada una de sus seis columnas.
El 22 de agosto de 1958, el jefe de este Frente, firmó un decreto, donde se establecía como tarea primordial para el Servicio de Inteligencia Rebelde, la de “observar, investigar e informar de todas las actividades que desarrollen tanto los civiles como miembros de las Fuerzas Rebeldes o cualquier otra persona que pueda comprometer, afectar o poner en peligro la seguridad interna o externa del Ejército Revolucionario “26 de Julio”.
Una vez en el poder la Revolución, el 13 de enero de 1959, mediante la Ley No. 13 del Gobierno Revolucionario fueron disueltos los cuerpos represivos de la tiranía. Cuarenta y ocho horas más tarde, el 15 de enero, el Comandante en Jefe Fidel Castro indicó al comandante René de los Santos, Jefe de la Columna No. 10 que había ocupado las instalaciones del SIM (Servicio de Inteligencia Militar de la tiranía) en el Campamento de Columbia (hoy Ciudad Libertad), cambiar su odiado nombre por Departamento de Investigaciones del Ejército Revolucionario (DIER). Al siguiente día el Comandante Camilo Cienfuegos a través de un radiograma hizo extensiva la orden a todos los mandos del Ejército Rebelde, quedando integrado el DIER, en lo fundamental por miembros del Ejército Rebelde y de la Lucha Clandestina.
El jueves 26 de marzo de 1959 el Servicio de Inteligencia de la Policía Nacional Revolucionaria descubrió un complot para asesinar a Fidel. Los cabecillas de la conspiración fueron Rolando Masferrer y Ernesto de la Fe, batistianos refugiados en los Estados Unidos y protegidos de la CIA. Por esos días se conjuraban también otros batistianos con el dictador de República Dominicana en planes para derrotar a la Revolución mediante la llamada Conspiración Trujillista.
Ese mismo día Fidel tomó la decisión de fusionar en un solo cuerpo, el grupo de órganos de inteligencia y contrainteligencia existentes en esos momentos. Estos órganos eran el propio DIER, el Servicio de Inteligencia de la Policía Nacional Revolucionaria (G-2 PNR) y el Buró de Investigaciones Navales (BIN). A este nuevo órgano, resultado de esa fusión, se le continuó denominando DIER y la fecha del 26 de marzo la de constitución de los Órganos de la Seguridad del Estado.
Unos meses después el 16 de octubre de 1959 fue creado el Ministerio de las Fuerzas Armadas Revolucionarias y designado el Comandante Raúl Castro Ruz, Ministro de las FAR. Surgió entonces en sustitución del DIER el Departamento de Información e Investigaciones de las Fuerzas Armadas Revolucionarias (DIIFAR) que más tarde se nombró definitivamente Departamento de Investigaciones de las Fuerzas Armadas Revolucionarias (DIFAR) aunque también se le llamaba G-2. Son estos órganos los que llevan a partir de ese momento el enfrentamiento a las actividades subversivas del enemigo hasta la derrota de la invasión mercenaria por Playa Girón.
En esas circunstancias, el 6 de junio de 1961 mediante la Ley 940 del Consejo de Ministros se constituye el MININT y pasan a su estructura orgánica y subordinación el Departamento de Información (G-2), que a partir de entonces tomaría el nombre de Departamento de Seguridad del Estado (DSE), la Policía Nacional Revolucionaria y la Policía Marítima que hasta ese momento formaban parte del Ministerio de las Fuerzas Armadas Revolucionarias. Más adelante lo harían las Tropas Guarda Fronteras.
Para entonces se multiplicaban en el interior del país las organizaciones contrarrevolucionarias, se reanudaba el bandidismo en todas las provincias de Cuba, continuaban los sabotajes a la economía, se aplicaban nuevas medidas de bloqueo económico, se desataban campañas mediáticas y sobre todo se elaboraban y trataban de poner en práctica nuevos y más sofisticados planes para asesinar a nuestros dirigentes, en primer lugar a nuestro Comandante en Jefe.
Unidos a lo anterior el gobierno norteamericano preparaba pretextos y provocaciones para lanzar una invasión con todas las fuerzas de su poderío militar contra Cuba. Se avecinaba una etapa de enfrentamiento superior, una cruel guerra sucia contra Cuba, la llamada Operación Mangosta, que requería de las fuerzas revolucionarias y en particular de la Seguridad del Estado una organización superior para alcanzar la victoria.
A lo largo de estos 56 años esos planes y acciones subversivas fueron derrotados, una y otra vez, por hombres y mujeres humildes de nuestro pueblo. En los primeros años sin conocimientos de la teoría operativa, sin Escuelas y Academias, sin el dominio de la ciencia y la técnica, principalmente llevada a cabo por jóvenes, combatientes del Ejército Rebelde y de la lucha clandestina, milicianos, obreros y campesinos.
Ellos fueron seguidos por nuevas oleadas de jóvenes, nuevas generaciones de cubanas y cubanos, que desde sus gloriosas filas se han consagrado a sus labores, al igual que sus predecesores, con modestia, honestidad y total lealtad para enfrentar al poderoso imperio, que siempre contó con la más alta tecnología, experiencia operativa y abundantes recursos. Además sus integrantes han cumplido de manera ejemplar las misiones internacionalistas que le han sido planteadas por la dirección de nuestro Partido Comunista de Cuba y Gobierno Revolucionario.
Por ello, con toda justeza nuestro Comandante en Jefe, en su informe al Primer Congreso del PCC, al valorar los resultados del cumplimiento de las misiones asignadas a los combatientes del MININT y los Órganos de la Seguridad del Estado de conjunto con las FAR y el pueblo, señaló: “Con su valeroso e inteligente trabajo lograron la destrucción de la contrarrevolución interna, la victoria sobre las organizaciones, grupos y bandas contrarrevolucionarias, la acción exitosa contra las infiltraciones de agentes de la CIA y la desarticulación de los incontables planes de eliminación física de los dirigentes de la Revolución.”
¡VIVA EL 56 ANIVERSARIO DE LOS ORGANOS DE LA SEGURIDAD DEL ESTADO!
¡GLORIA A SUS MÁRTIRES!
¡NUESTRA FUERZA ES LA FUERZA DEL PUEBLO!
*Profesor e Investigador Histórico Cubano