Lavoratori autonomi

Permettere ai cubani di concepire, sviluppare e promuovere progetti nel settore privato in tutto ciò che non è proibito nel paese è senza dubbio un cambiamento importante rispetto alle norme con cui questa forma di gestione, considerata un complemento dell’economia cubana, si è consolidata negli ultimi 10 anni.

Esistono migliaia di possibilità per il cosiddetto lavoro autonomo, che ora è regolato dalla classificazione nazionale delle attività economiche. La lista ne conta più di 2.000 e solo 124 saranno limitati. Tuttavia, secondo il documento, “la lista potrebbe essere modificata come risultato del processo di riconciliazione delle norme giuridiche”, che è attualmente in corso.

L’Istituto Cubano di Arte e Industria Cinematografica (ICAIC) ha già commentato il progetto, chiarendo che la produzione audiovisiva e cinematografica indipendente non è interessata da queste nuove disposizioni. Altre correzioni potrebbero anche emergere, dato che lo scambio con la popolazione, ha avvertito il ministro dell’Economia, “ci permette di ottenere un feedback e fare le revisioni necessarie”.

I passi annunciati rompono le strette cornici in cui gli affari sono stati condotti fino ad ora. Le possibilità sono moltiplicate più volte. Per esempio, un salone di parrucchiere può offrire caffè o snack ai suoi clienti senza dover richiedere un permesso aggiuntivo. Questo permetterà di mobilitare la creatività, perché “un paese non può rientrare in uno standard”, ha ragionato il ministro del lavoro e della sicurezza sociale alla tavola rotonda.

Un’altra buona notizia ha a che fare con la semplicità e la velocità del processo di approvazione. Secondo quanto è stato detto, le scadenze saranno brevi e tutte le pratiche saranno fatte attraverso un “one-stop shop”, cioè in un solo posto, senza bisogno di bussare a diverse porte.

Si è detto che ci sono due entità autorizzate dove si può collocare lo sportello unico: le direzioni municipali del lavoro e le entità che rilasciano la licenza di esercizio di trasporto, subordinate al Ministero dei Trasporti (solo per le persone che forniranno servizi di trasporto merci e passeggeri e servizi ausiliari e correlati).

Le facilitazioni che si aprono dando il via libera a progetti piuttosto che ad attività specifiche pongono delle sfide ai decisori. Validare la conformità delle iniziative è una responsabilità che dovrebbe essere basata su regole ben definite, in modo che non sorgano interpretazioni errate e giudizi personali. Altre sfide riguardano l’accesso alle forniture nel mezzo di una situazione di crisi.

I requisiti che i progetti devono soddisfare per essere approvati:

  • Nome del progetto, se applicabile.
  • Descrizione delle attività da realizzare.
  • Luogo in cui sarà realizzato.
  • Interesse per l’uso di manifesti o altre forme di pubblicità, servizi artistici e l’uso di musica registrata o audiovisiva.
  • Rispetto della pianificazione fisica, dell’igiene, della sicurezza alimentare, dell’uso razionale dell’acqua, delle norme ambientali e antincendio, come appropriato per il tipo di attività.
  • Orari di funzionamento della struttura, come stabilito dal Consiglio di Amministrazione Comunale.
  • Origine dell’interessato ai fini dell’affiliazione alla previdenza sociale.
  • Dichiarazione che tutte le informazioni di cui sopra sono vere, che l’origine della fonte di finanziamento e gli investimenti fatti o da fare, così come l’origine delle attrezzature e dei mezzi sono legali e che l’azione non è a beneficio di un’altra persona.
  • Affiliazione al regime speciale di sicurezza sociale
  • Consegna al richiedente della carta del contribuente e del vettore fiscale come unico documento che accredita la TPC.

Le 124 attività vietate per i lavoratori autonomi.

Fonte: CUBADEBATE

Traduzione: italiacuba.it

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