FINCIMEX, entità finanziaria cubana, ha denunciato, oggi, sulla sua pagina Facebook un nuovo pregiudizio al suo servizio, dovuto all’impatto diretto ed extraterritoriale del blocco USA contro Cuba.
Il comunicato dell’entità informa quanto segue:
Ancora una volta FINCIMEX si vede nella necessità di annunciare all’opinione pubblica danni diretti contro il servizio di rimesse familiare a Cuba, da parte del governo USA.
L’inclusione, nel giugno 2020, di FINCIMEX nella lista dell’OFAC delle entità ristrette continua a generare nel settore bancario internazionale timori ad accettare operazioni dirette all’entità e tendenze a limitarne la portata.
Indipendentemente dal fatto che le operazioni abbiano origine nella valuta EURO e non contengano flussi da società USA, il settore bancario è sotto pressione da parte del blocco USA, che continua a dimostrare la sua extraterritorialità a 62 anni dalla sua attuazione.
Il sito WEB aisremesascuba.com si è visto impossibilitato nel mantenere i propri standard di servizi ed ha dovuto ritardare il periodo di accredito delle rimesse ad 8 giorni, a causa della difficoltà di trovare istituti finanziari che autorizzino il livello di operazioni quotidiane per far fronte alla crescente domanda del servizio.
Ancora una volta, le misure coercitive del governo USA contro l’attività finanziaria del nostro paese, danneggia in primo luogo il popolo cubano.
FINCIMEX si adopera per superare gli ostacoli imposti al fine di fornire un miglior servizio alla popolazione, con la certezza di ritornare agli standard abituali del sito, in termini di tempi di consegna delle rimesse.
Si ribadisce che tutti i bonifici contrattualizzati verso il paese verranno accreditati in modo sicuro, in nessun caso con rischio di perdita del trasferimento.
FINCIMEX si scusa per gli inconvenienti causati e ribadisce il suo impegno per la qualità dei suoi servizi, l’attenzione ai clienti e il miglioramento continuo nella sua gestione.
FINCIMEX denuncia nuevas afectaciones provocadas por el bloqueo
Fincimex, entidad financiera cubana, ha denunciado hoy en su página de Facebook, una nueva afectación en su servicio, debido al impacto directo y extraterritorial del bloqueo estadounidense contra Cuba.
El comunicado de la entidad informa lo siguiente:
Una vez más Fincimex se ve en la necesidad de anunciar ante la opinión pública afectaciones directas contra el servicio de remesas familiares a Cuba, por parte del gobierno estadounidense.
La inclusión de Fincimex en la lista de entidades restringidas de la OFAC en junio del 2020, sigue generando en el sector bancario internacional temores a aceptar operaciones dirigidas a la entidad y tendencias a limitar el alcance de las mismas.
Independientemente a que las operaciones se originen en la moneda EURO y no contengan flujos de compañías estadounidenses, el sector bancario se ve presionado por parte del bloqueo norteamericano, que sigue demostrando su extraterritorialidad a 62 años de su implementación.
El sitio WEB aisremesascuba.com se ha visto imposibilitado de mantener sus estándares de servicios y ha tenido que retrasar el periodo de acreditación de las remesas a 8 días, por la dificultad de encontrar instituciones financieras que autoricen el nivel de operaciones diarias para hacer frente a la creciente demanda del servicio.
Una vez más, las medidas coercitivas del gobierno estadounidense contra la actividad financiera de nuestro país, afecta en primer lugar, al pueblo cubano.
FINCIMEX realiza gestiones para superar las trabas impuestas en aras de brindar un mejor servicio a la población, con la confianza de regresar a los estándares habituales del sitio, en cuanto a tiempos de entrega de las remesas.
Se reitera que toda aquella transferencia contratada hacia el país se acreditará de forma segura, en ninguno de los casos con riesgos de pérdida de la transferencia.
FINCIMEX solicita disculpas por los inconvenientes causados y reitera su compromiso con la calidad de sus servicios, la atención a los clientes y la mejora continua en su gestión.
2 thoughts on “FINCIMEX denuncia nuovi danni provocati dal blocco”