Michele Curto, presidente dell’Associazione per lo Scambio Culturale ed Economico con Cuba, ha detto in una conferenza stampa che pochi giorni fa è giunta a Cuba una donazione, ma che la cosa più importante è la volontà del popolo europeo di appoggiare la Rivoluzione.
La campagna per raccogliere il denaro per comprare strumenti medici da mandare in aiuto all’Isola dei Caraibi nello scontro alla Covid-19 è iniziata il 13 luglio quando si sono conosciute le azioni vandaliche ordinate dall’impero, avvenute due giorni prima, ed è stata chiamata /Poniéndole Corazón a Cuba/.
«Abbiamo avuto due ragioni essenziali: la prima risponde al debito morale per la partecipazione dei medici cubani in Italia, e la seconda perchè esiste la volontà espressa dagli italiani di non lasciare soli i cubani», ha affermato l’attivista solidale ed ha sottolineato che Cuba è molto amata nel mondo e questo facilita la raccolta d’appoggio solidale di molte persone.
Profondamente commosso ha aggiunto che: «Le nostre immagini mostrano un mese e mezzo di intenso lavoro, riflettono la professionalità, la volontà e la spontaneità di tutti, uniti. Riuscire a riempire un aereo con una donazione di 205 metri cubi significa metterci cuore, responsabilità e impegno».
Poi ha riconosciuto che hanno dovuto confezionare con molta accuratezza gli scatoloni, con misure precise per riempire tutti gli spazi possibili e questo ha significato lavorare per molte ore per portare a termine questo impegno realizzato da volontari, soprattutto da giovani.
La donazione contiene respiratori polmonari, siringhe per i vaccini anti COVID-19, medicinali generici per morbilità e sintomi associati, antibiotici, strumenti sanitari e prove rapide di positività al coronavirus SARS-CoV-2.
Ada Galano, presidente del Coordinamento dei Cubani residenti in Italia (Conaci),ha affermato, in accordo con Curto, che raccogliere tutti questi prodotti rappresenta un impegno e un obbligo dei connazionali con la loro Patria, perché qui ci sono le nostre famiglie, i professori che hanno insegnato, i medici che ci hanno curato, l’anziano che ci raccontava storie quando eravamo piccoli, nostro zio… e tutta la comunità.
Le risorse sono destinate soprattutto a ospedali delle province di L’Avana, Matanzas, Cienfuegos, Ciego de Ávila, Holguín, Santiago di Cuba e Guantánamo.
L’Ospedale Clinico Chirurgico Diez de Octubre, nella capitale, è stato la prima istituzione che ha ricevuto parte della donazione inviata da Milano a Cuba per contribuire allo scontro alla pandemia della COVID-19.
La delegazione ha incontrato gli autori delle vaccinazioni cubane contro questa malattia contagiosa e autorità del ministero di Salute Pubblica.
Il Primo Segretario del Partito e presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha scritto nel suo account di Twitter: «Impressiona questo aereo che la solidarietà ha riempito di materiali e medicinali contro la COVID 19 e che è giunto a Cuba dall’Italia grazie agli amici italiani e ai patrioti cubani che hanno organizzato l’invio».