Vaccino cinese Sinopharm+Soberana Plus porta al massimo l’efficacia dell’immunizzazione
Uno schema di vaccinazione che vincola il vaccino cinese Sinopharm con il cubano Soberana Plus, si sta applicando a Cienfuegos, da domenica 29 agosto alle persone maggiori di 19 anni.
La dottoressa Dagmar García, direttrice delle Investigazioni dell’Istituto Finlay dei Vaccini (IFV) ha informato che la proposta si basa nell’applicazione di due dosi di Sinopharm, separate da 21 giorni, come ha raccomandato il fornitore, e una terza 21 giorni dopo la seconda dose, con Soberana Plus.
Poi ha spiegato che Cuba ha ricevuto una donazione del vaccino di virus inattivato Sinopharm, dell’Istituto dei Prodotti Biologici di Pechino, Cina; considerato «un vaccino sicuro, con efficacia clinica del 79%, raccomandato dalla OMS e utilizzato in 85 paesi nell’attuale epidemia», ha segnalato.
Poi ha aggiunto che il Ministero di Salute Pubblica di Cuba e il IFV hanno proposto una strategia d’immunizzazione che permette d’elevare al massimo l’efficacia e l’impatto dell’applicazione, disponendo di dosi sufficienti per vaccinare in un breve periodo tutta la popolazione con più di 19 anni della provincia de Cienfuegos.
«Non è un saggio clinico, si tratta di una strategia d’immunizzazione che vuole elevare al massimo l’efficacia sulla base della combinazione dei vaccini», ha chiarito dottoressa in Scienze Farmaceutiche, ed ha aggiunto che Soberana
Plus è un vaccino cubano con l’autorizzazione dell’uso d’emergenza per le indicazioni e rinforzare l’immunità di individui previamente vaccinati con un altro immunogeno (nel nostro arcipelago, Soberana 02).
La conoscenza immunologica sull’uso di Soberana Plus come rinforzo degli individui con immunità preesistente (per vaccinazione o per infezione naturale), avalla questa proposta di usarla come dose di rinforzo dopo le due dosi di Sinopharm.
«In questa forma, si deve incrementare l’efficacia del 79 % che avalla questo vaccino cinese che è già sufficientemente buono per agire sugli indici dell’ epidemia», ha detto.
La Direttrice d’Investigazioni dell’Istituto Finlay ha risaltato che Cuba è pioniera nella combinazione di vaccini con lo schema eterologo di Soberana 02 + Soberana Plus, applicata dal gennaio del 2021.
«Oggi il mondo sta combinando e scambiando vaccini come strategia
d’elevare la disponibilità e l’efficacia».
García Rivera ha detto che esiste una «coerenza totale nella proposta e l’accompagnamento tecnico fatta alle autorità sanitarie e politiche della provincia di Cienfuegos».
Poi ha invitato i cienfuegheri ad approfittare di questa opportunità, perché si tratta di «una proposta solida, che si completerà con altre azioni strategiche che cercano “di sincronizzare” la massima immunità nella popolazione, a vantaggio della salute della gente», che è sempre l’obiettivo principale.
L’Organizzazione Mondiale della Salute ha esaltato il lavoro di Cuba contro la COVID-19
L’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ha elogiato il lavoro di Cuba nello scontro alla COVID-19 e si è riferito alle capacità produttive per l’ottenimento di vaccini locali.
Ghebreyesus ha ringraziato nella rete sociale Twitter, per l’incontro realizzato con il rappresentante permanente dell’arcipelago preso le Nazioni Unite a Ginevra, Juan Antonio Quintanilla, ed ha mostrato interesse per la creazione della possibilità di fabbricazione dei vaccini nazionali cubani e nella priorità che si concede alle misure di salute pubblica per contenere la trasmissione del SARS-COV-2.
Nonostante l’assedio economico e politico degli Stati Uniti che approfittano con opportunismo il contesto della pandemia per indurire il blocco imposto all’Isola e far soffrire maggiormente il popolo, Cuba sostiene,con il suo sistema nazionale di Salute, basato nell’attenzione gratuita, lo scontro alla COVID-19.
Inoltre l’Isola ha creato cinque canditati a vaccino contro la malattia, tre già certificati come vaccinazioni e avanza con uno dei migliori indici mondiali nella velocità di vaccinazione nell’immunizzazione della sua popolazione della quale circa la metà ha ricevuto almeno una dose e il 30% ha già lo schema completo.