Per partecipare ai festeggiamenti per l’indipendenza del Messico, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, realizza una visita ufficiale in quella nazione, dove, inoltre, parteciperà nel VI Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC)
Milagros Pichardo www.granma.cu
“La Rivoluzione messicana ha costituito una fonte di profonda ispirazione per il movimento rivoluzionario latinoamericano”, così il Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz, ha definito quel processo iniziato il 16 settembre 1810, con il Grito de Dolores.
Sono passati 211 anni da quando Miguel Hidalgo fece suonare le campane della parrocchia del villaggio di Dolores e chiamasse a ribellarsi con le armi contro le autorità spagnole.
Per partecipare ai festeggiamenti per l’indipendenza del Messico, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, realizza una visita ufficiale in quella nazione dove, inoltre, parteciperà nel VI Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC).
La presenza del Capo di Stato cubano in una celebrazione così importante dimostra che durante i quasi 120 anni di ininterrotte relazioni politico-diplomatiche, esiste la volontà di approfondire gli scambi bilaterali e multilaterali; oltre ad ampliare i legami culturali e di fratellanza per il bene comune.
A questo proposito, il presidente messicano, Andrés Manuel López Obrador, ha evidenziato la lunga relazione di amicizia tra Cuba e Messico, la posizione del suo paese fin dai primi anni della Rivoluzione cubana, quando è stato l’unico della regione a non rompere le relazioni con la Maggiore delle Antille e respingere i tentativi USA di isolarla.
«Non siamo lacchè di nessuno, ed il Messico è un paese indipendente, libero e sovrano, con una politica estera chiara, in cui ribadisce quanto affermato da Benito Juárez: tra gli individui, come tra le nazioni, il rispetto del diritto altrui è la pace “, ha affermato Obrador.
La storia è testimone di quella fratellanza. In Messico ha vissuto il nostro Eroe Nazionale José Martí e lì ha arricchito la sua visione rivoluzionaria e americana; ha anche trascorso l’esilio il dirigente studentesco Julio Antonio Mella, e dalle coste messicane i giovani rivoluzionari, con Fidel a capo, sono partiti sullo yacht Granma, per intraprendere l’ultima tappa della lotta per l’indipendenza cubana.
È nella nostra memoria che, davanti all’invasione mercenaria di Playa Girón nel 1961, il generale Lázaro Cárdenas organizzò una brigata internazionale per accompagnare Fidel ed il popolo cubano nella difesa della propria sovranità. E’ storico anche il sostegno del Messico, ogni anno, nella lotta per la revoca del genocida e criminale blocco economico, commerciale e finanziario USA.
UN VERTICE CHE PROMETTE
Oggi il Messico acquisisce grande rilevanza come attore regionale, poiché occupa la presidenza pro tempore della CELAC, ha la sfida di articolare una cooperazione congiunta tra gli stati membri dell’organismo, in un momento molto complesso a causa dei limiti del COVID-19.
Al sesto vertice dei Capi di Stato e di Governo del meccanismo di integrazione, che quel paese ospiterà il prossimo 18 settembre, parteciperanno 17 presidenti, 2 vicepresidenti e 9 ministri degli Esteri, secondo il ministro degli Esteri messicano, Marcelo Ebrard. Nel conclave si valuterà la risposta alla pandemia di COVID-19 e la creazione di un fondo per rispondere ai disastri derivati dal cambiamento climatico, ha spiegato Telesur.
Ma uno dei topici più esaltati è l’annuncio di Ebrard sulla presentazione della riforma o della sostituzione dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), che sotto la presidenza di Luis Almagro è stata fortemente criticata per non aver risposto al suo obiettivo di rafforzare la pace e la sicurezza del continente, e di adempiere alla lettera a quanto Washington detta.
López Obrador ha sottolineato che ora non si piò sostenere la stessa politica di 200 anni fa, caratterizzata dall'”invasione”, e ha proposto che l’OSA sia sostituita da un nuovo organismo che veramente integri tutti i paesi dell’America Latina e dei Caraibi.
Qualunque sia il destino di questa iniziativa durante l’incontro della CELAC, sarà un Vertice promettente, perché diversi paesi sosterranno l’eliminazione di un’organizzazione così lacchè degli USA, come un chiaro segno dell’unità della regione e della lotta contro ingerenza.
COOPERAZIONE TRA CUBA E MESSICO
-La presidenza di Andrés Manuel López Obrador rappresenta un’opportunità per continuare i legami storici, culturali e di amicizia e, allo stesso tempo, ampliare le relazioni bilaterali tra il Messico e la Maggiore delle Antille.
-I cubani sono grati per il sostegno e la solidarietà del governo e popolo messicano di fronte alla difficile situazione epidemiologica, aggravata dall’impatto del blocco. In particolare, il riconoscimento da parte di López Obrador della dignità del nostro popolo e della sua sovranità, così come il suo appello alla comunità internazionale per rompere il blocco USA con i fatti, oltre al voto all’ONU.
-Secondo Cubaminrex, il Messico è il secondo socio commerciale di Cuba in America Latina e nei Caraibi e il quinto a livello internazionale, nonché il primo per turisti a Cuba della regione e l’ottavo del mondo.
-Rappresenta, all’interno della regione latino americana e caraibica, il paese con il quale manteniamo un maggiore scambio culturale, promosso dalla firma di un Accordo di Cooperazione, nato nel 1974.
-Entrambe le nazioni hanno un quadro giuridico rafforzato che consentirà di aumentare gli scambi in settori di reciproco interesse come la salute, l’istruzione, lo sport, il turismo, la cultura e le biotecnologie.
-1542 messicani si sono laureati a Cuba in specialità di salute, educazione, cultura e sport. Attualmente, più di cento studenti, di quel paese, stanno proseguendo gli studi post-laurea in Medicina.
-In Messico lavorano professionisti dello sport e dell’istruzione che hanno contribuito alla formazione di giovani in vari dei suoi stati.
RELAZIONE STORICA
# 20 maggio 1903: Messico e Cuba stabiliscono relazioni diplomatiche.
# 16 maggio 1979: Fidel compie la sua prima visita ufficiale in Messico, poi vi ritorna nel 1981, 1988, 1991, 1994, 2000 e 2002
# 2007: Il Contingente Internazionale Henry Reeve di Medici Specializzati in Situazioni di Catastrofe ed Epidemie Gravi ha contribuito al recupero dei danni causati dalle forti piogge negli stati del Chiapas e Quintana Roo.
# 2007: Altri collaboratori hanno aiutato nello stato di Tabasco di fronte allo stesso fenomeno naturale.
# 11 aprile 2012: il Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz ha ricevuto il suo omologo messicano, Felipe Calderón, che si trovava sull’isola, in visita ufficiale.
# 27 gennaio 2014: il Presidente Enrique Peña Nieto è arrivato a Cuba per partecipare al secondo vertice CELAC.
# 6 novembre 2015: il Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz è arrivato nello stato dello Yucatán per realizzare la sua prima visita ufficiale in quel paese da quando ha assunto la presidenza di Cuba nel 2008.
# 23 giugno 2016: il presidente messicano Enrique Peña Nieto è arrivato all’Avana, riconoscendo il ruolo di Cuba nel processo di pace in Colombia.
# Novembre 2016: Peña Nieto ha visitato il nostro Paese per partecipare agìlle onoranze funebri del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz.
# Settembre 2017: 40 collaboratori del Contingente Henry Reeve si sono recati a Oaxaca per aiutare le persone colpite dal terremoto che ha flagellato quella regione.
# 1 Dicembre 2018: Miguel Díaz-Canel Bermúdez assiste all’investitura di Andrés Manuel López Obrador.
# 16 marzo 2019: La celebrazione del XXIV Incontro Nazionale di Solidarietà del Messico con Cuba ha sancito l’incondizionato rapporto di amicizia e solidarietà tra i due popoli.
# 12 aprile 2019: si è celebrata la VII Riunione del Meccanismo Permanente di Informazione e Consultazioni Politiche, che ha consentito di approfondire i rapporti diplomatici bilaterali, nonché ampliare le relazioni economico-commerciali e di cooperazione.
# 28 settembre 2019: il ministro degli Esteri messicano, in qualità di capo della delegazione del suo paese al 74 periodo di sessione dell’UNGA, ha espresso che il Messico si oppone a misure come il blocco contro Cuba.
# 17 ottobre 2019: Il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, è arrivato in Messico per completare una visita ufficiale. Durante il suo soggiorno ha avuto colloqui ufficiali con López Obrador e ha svolto altre attività.
# Tra il 2020 e il 2021, circa 1..600 medici e infermieri cubani hanno sostenuto la lotta contro il COVID-19 in Messico.
# Agosto 2021: il Governo messicano ha inviato donazioni di ossigeno, forniture mediche e alimenti per combattere il COVID-19. A ciò si aggiunge l’aiuto di organizzazioni, cittadini messicani e cubani residenti in quel paese, che hanno inviato materiale sanitario per far fronte alla pandemia.
# La Commissione Federale per la Protezione contro i Rischi Sanitari (Cofepris) del Messico ha emesso un parere tecnico favorevole al vaccino Abdala, sviluppato dal Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia.
Fonti: Granma e Cubaminrex
Messico e Cuba hanno reso omaggio alla loro storia di fraternità
21.09.21 – Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, nel suo discorso in occasione della sfilata civico-militare per le celebrazioni del 211º anniversario dell’inizio delle gesta indipendentiste del fraterno paese, ha reso omaggio «alla solidarietà sostenuta, invariabile, appassionata e ferma» che Cuba incontra sempre in Messico.
Il mandatario cubano, è stato un invitato d’onore del presidente Andrés Manuel López Obrador per i festeggiamenti della data, alla parata militare alla quale hanno partecipato 15 000 militari di tutte le armi delle forze armate e personale civile, che hanno sfilato per circa tre ore nella piazza El Zócalo.
Díaz-Canel ha ringraziato per la posizione storica mantenuta dalla nazione meso-americana rispetto all’Isola e in particolare le dichiarazioni di López Obrador degli ultimi mesi, quando Cuba era sotto il fuoco di una guerra totale.
Questa «solidarietà del Messico con Cuba ha suscitato nel nostro popolo una maggiore ammirazione e la gratitudine più profonda», ha detto.
«Grazie per l’opportunità che ci offre di portare il grato abbraccio di Cuba alle sue belle celebrazioni parte per quel Grido di Dolores che suscitò tanto affanno libertario nella nostra regione più di 200 anni fa», ha dichiarato Díaz-Canel.
«Tra tutti i fratelli che ci ha dato Nuestra América, per molte ragioni il Messico conta come uno dei più intimi per Cuba», ha dichiarato, ricordando «notabili cubani che hanno lasciato il loro sangue e i loro nomi nella storia del Messico».
Poi ha sottolineato che «Il Messico fu il primo paese a riconoscere la nostra lotta armata e ad aprire i suoi porti alle navi con la bandiera della stella solitaria», posizione approvata dal Congresso (messicano).Fu Juárez che lo decise e chi lo ringraziò fu Carlos Manuel de Céspedes».
Díaz-Canel ha anche esaltato il ruolo dei messicani nella nostra lotta per l’indipendenza, nel XIX secolo.
Loro, ha sostenuto «brillarono nei campi di Cuba e le loro prodezze ispirarono la truppa e quanti udirono parlarne».
Percorrendo i vincoli centenari tra le due nazioni, ha ricordato che qui si conobbero Ernesto Che Guevara e Fidel Castro, attraverso suo fratello Raúl. «Quí si addestrarono e si organizzarono per la spedizione dei giovani della generazione del Centenario (…).
Non dimenticheremo mai che grazie all’appoggio di molti amici messicani, lo yacht Granma salpò da Tuxpan, Veracruz, il 25 novembre del 1956».
Fedele alle sue migliori tradizioni – ha segnalato– il Messico è stato l’unico paese dell’América Latina che non ha roto le relazioni con Cuba rivoluzionaria quando siamo stati espulsi dalla OSA per mandato imperiale.
Sulla sua partecipazione come invitato d’onore alle celebrazioni per il 211º anniversario del Grido di Dolores, ha detto «sono cosciente che si tratta di un riconoscimento ai vincoli storici e di fraternità che esistono tra il Messico e Cuba».
«La decisione d’invitarci ha un enorme valore, incredibilmente più forte in momenti nei quali soffriamo gli attacchi di una guerra multi dimensionale, con un blocco criminale, indurito opportunisticamente con più di 240 misure, nel mezzo della pandemia della COVID-19 che ha costì tanto drammatici per tutti».
Dirigendosi personalmente a López Obrador, Díaz-Canel gli ha detto: «Mi permetta di dirle, Presidente, che Cuba ricorderà sempre le sue espressioni d’appoggio e il suo permanente reclamo per l’eliminazione del blocco e perchè il voto annuale delle Nazioni Unite divenga fatti concreti, una cosa che il suo paese ha compiuto in forma esemplare per il nostro popolo».
TEMPO Di FRATERNITÀ
In un discorso colmo d’emozione, il Presidente messicano ha ricordato la storia patria ed ha parlato anche d’amicizia, singolarità, rispetto mutuo e impegni.
Proprio il 16 settembre il Messico commemora un nuovo anniversario del Grido di Dolores nell’anno del bicentenario dell’Indipendenza, e per queste singolarità della storia, il mandatario López Obrador, ha segnalato che: «La data che celebra meglio il popolo del Messico è quella dell’inizio, quella del Grido e non la consumazione dell’indipendenza nazionale.
A noi messicani sta a cuore di più l’iniziatore, Hidalgo, che Iturbide, il consumatore, perchè il prete era difensore del popolo più umile e il generale realista rappresentava quelli della cupola e cercava solo di mettersi il diadema imperiale. Hidalgo era un’altra cosa. A lui toccò con Allende, Aldama, Jiménez e altri dirigenti popolari, affrontare l’oligarchia dominante e proclamare l’abolizione della schiavitù», ha valutato.
Poi ha espresso con le sue parole l’omaggio al prete, dicendo che «niente nella sua personalità lo distanziava dall’essere un rivoluzionario e non divagava. Era un uomo profondamente umano, un autentico cristiano»,ha precisato.
Dopo un percorso per la storia attrave4rso le sue idee, López Obrador ha segnalato la singolarità di commemorare le gesta con la partecipazione del Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel, che rappresenta un popolo che ha saputo, come pochi nel mondo, difendere con dignità il suo diritto di vivere liberi e indipendenti, senza permettere l’ingerenza nei suoi temi interni di nessuna potenza straniera. Ho già detto e ripetuto: possiamo stare d’accordo o no con la Rivoluzione Cubana e con il suo Governo, ma aver resistito per 62 anni senza sottomissione è un indiscutibile prodezza storica».
Per la sua lotta in difesa della sovranità del suo paese, il popolo di Cuba merita il premio della dignità e quest’Isola va considerata come la nuova Numanzia, per il suo esempio di resistenza, e penso che per questa stessa ragione dovrebbe essere dichiarata patrimonio dell’umanità.
Con un gesto di profondo appoggio e grandissimo valore, in nome del suo Governo, ha richiamato rispettosamente il Governo degli Stati Uniti a togliere il blocco contro Cuba, perché nessuno Stato ha il diritto di sottomettere un altro popolo, un altro paese, Va ricordato quello che diceva George Washington: “Le nazioni non devono approfittare degli infortuni degli altri popoli”».
«Detto con molta franchezza, si vede male che il Governo degli Stati Uniti utilizzi il blocco per impedire il benessere del popolo di Cuba con il proposito che questo, obbligato dalle necessità, debba affrontare il suo poprio Governo.
Se questa perversa strategia dovesse avere successo – cosa che non sembra probabile per la dignità a cui ci siamo riferiti – ripeto, se avesse successo, diventerebbe una vittoria pirrica, vile, da canaglie. Una macchia di quelle che non si cancellano nemmeno con tutte le acque degli oceani».
«È meglio l’intesa, il rispetto reciproco, la libertà senza condizioni nè prepotenze», ha detto riferendosi alla ricerca di una riconciliazione tra Cuba e gli Stati Uniti, alla cui realizzazione deve aiutare la comunità cubano – statunitense, mettendo da una parte gli interessi elettorali e di partito».
«Si devono abbandonare i risentimenti, capire le nuove circostanze e cercare la riconciliazione. È tempo di fraternità e non del confronto».
México lindo y querido
Para participar en las festividades por la independencia mexicana, el Primer Secretario del Comité Central del Partido Comunista de Cuba y Presidente de la República, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, realiza una visita oficial a esa nación, donde, además, participará en la VI Cumbre de la Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños (Celac)
Autor: Milagros Pichardo
«La Revolución Mexicana constituyó una fuente de profunda inspiración para el movimiento revolucionario latinoamericano», así definió el Comandante en Jefe, Fidel Castro Ruz, ese proceso iniciado el 16 de septiembre de 1810, con el Grito de Dolores.
Se cumplen 211 años desde que Miguel Hidalgo hiciera sonar las campanas de la parroquia del pueblo de Dolores, y convocara a alzarse en armas contra las autoridades españolas.
Para participar en las festividades por la independencia mexicana, el Primer Secretario del Comité Central del Partido Comunista de Cuba y Presidente de la República, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, realiza una visita oficial a esa nación, donde, además, participará en la VI Cumbre de la Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños (Celac).
La presencia del Jefe de Estado cubano en tan importante celebración, demuestra que durante los casi 120 años de relaciones político-diplomáticas ininterrumpidas, existe la voluntad de profundizar el intercambio bilateral y multilateral; además de ampliar los nexos culturales y de hermandad en beneficio común.
Al respecto, el presidente mexicano, Andrés Manuel López Obrador, destacó la larga relación de amistad entre Cuba y México, la postura de su país desde los primeros años de la Revolución cubana, cuando fue el único de la región que no rompió relaciones con la Mayor de las Antillas, y rechazó los intentos de Estados Unidos de aislarla.
«No somos lacayos de nadie, y México es un país independiente, libre y soberano, con una política exterior clara, en la que reafirma lo expuesto por Benito Juárez: entre los individuos, como entre las naciones, el respeto al derecho ajeno es la paz», afirmó Obrador.
La historia es testigo de esa hermandad. En México vivió nuestro Héroe Nacional José Martí, y allí enriqueció su visión revolucionaria y americana; también transcurrió el exilio del líder estudiantil Julio Antonio Mella, y desde las costas mexicanas los jóvenes revolucionarios, con Fidel al frente, partieron en el yate Granma, para emprender la última etapa de la lucha por la independencia de Cuba.
En nuestra memoria está que, ante la invasión mercenaria de Playa Girón en 1961, el general Lázaro Cárdenas organizó una brigada internacional para acompañar a Fidel y al pueblo cubano en la defensa de su soberanía. Es histórico también el apoyo de México cada año en la lucha por el levantamiento del genocida y criminal bloqueo económico, comercial y financiero de EE. UU.
UNA CUMBRE QUE PROMETE
México adquiere hoy gran relevancia como actor regional, pues al ocupar la presidencia pro témpore de la Celac, tiene como desafío articular la cooperación mancomunada entre los Estados miembros del organismo, en un momento muy complejo por las limitaciones de la COVID-19.
A la sexta cumbre de Jefes de Estado y de Gobierno del mecanismo integrador, que acogerá ese país el próximo día 18, asistirán 17 mandatarios, dos vicepresidentes y nueve ministros de Exteriores, según el canciller mexicano Marcelo Ebrard. En el cónclave se evaluarán la respuesta ante la pandemia de la COVID-19 y la creación de un fondo para la atención a desastres derivados del cambio climático, explicó Telesur.
Pero uno de los tópicos de más exaltación es el anuncio de Ebrard sobre la presentación de la reforma o la sustitución de la Organización de Estados Americanos (OEA), que bajo la presidencia de Luis Almagro ha sido sumamente criticada por no responder a su objetivo de afianzar la paz y la seguridad del continente, y sí cumplir al pie de la letra lo que dicta Washington.
López Obrador destacó que ya no puede sostenerse la misma política de hace 200 años, caracterizada por la «invasión», y propuso que la OEA sea sustituida por un nuevo organismo que verdaderamente integre a todos los países de América Latina y el Caribe.
Sea cual sea el destino de esta iniciativa durante el encuentro de la Celac, será una Cumbre prometedora, porque varios países abogarán por la eliminación de una organización tan lacaya de EE. UU., como muestra clara de la unidad de la región y de la lucha contra la injerencia.
COOPERACIÓN ENTRE CUBA Y MÉXICO
La presidencia de Andrés Manuel López Obrador representa una oportunidad para continuar los vínculos históricos, culturales y de amistad y, al mismo tiempo, ampliar la relación bilateral entre México y la Mayor de las Antillas.
Los cubanos agradecen el apoyo y la solidaridad del gobierno y pueblo mexicanos frente a la difícil situación epidemiológica, agravada por el impacto del bloqueo. En especial, el reconocimiento de López Obrador a la dignidad de nuestro pueblo y a su soberanía, así como su llamado a la comunidad internacional a romper el bloqueo de EE. UU. con hechos, además del voto en la ONU.
De acuerdo con Cubaminrex, México es el segundo socio comercial de Cuba en América Latina y el Caribe y el quinto a nivel internacional, así como el primer emisor de turistas a Cuba en la región y el octavo en el mundo.
Representa, dentro de la región latinoamericana y caribeña, el país con el que mantenemos un mayor intercambio cultural, impulsado por la firma de un Convenio de Cooperación, nacido en 1974.
Ambas naciones cuentan con un marco jurídico fortalecido que permitirá incrementar los intercambios en sectores de interés mutuo como salud, educación, deporte, turismo, cultura y biotecnología.
Se han graduado en Cuba 1 542 mexicanos en especialidades de salud, educación, cultura y deporte. Actualmente, más de cien estudiantes de ese país cursan estudios de posgrado en Medicina.
En México laboran profesionales del deporte y la educación que han contribuido a la formación de jóvenes en varios de sus Estados.
RELACIÓN HISTÓRICA
20 de mayo de 1903: México y Cuba establecieron relaciones diplomáticas.
16 de mayo 1979: Fidel realiza su primera visita oficial a México, luego regresó a ese país en 1981, 1988, 1991, 1994, 2000 y 2002
2007: El Contingente Internacional de Médicos Especializados en Situaciones de Desastres y Graves Epidemias Henry Reeve contribuyó a la recuperación de los daños por intensas lluvias en los estados de Chiapas y Quintana Roo.
2007: Otros colaboradores asistieron al estado de Tabasco ante el mismo fenómeno natural.
11 de abril de 2012: El General de Ejército Raúl Castro Ruz recibió a su homólogo mexicano, Felipe Calderón, que se encontraba en la isla, en visita oficial.
27 de enero de 2014: El Presidente Enrique Peña Nieto llegó a tierra cubana para asistir a la Segunda Cumbre de la Celac.
6 de noviembre de 2015: El General de Ejército Raúl Castro Ruz arribó al estado de Yucatán para realizar su primera visita oficial a ese país desde que asumiera la presidencia de Cuba en 2008.
23 de junio de 2016: Llegó a La Habana el presidente mexicano Enrique Peña Nieto, quien reconoció el papel de Cuba en el proceso de Paz en Colombia.
Noviembre de 2016: Peña Nieto visitó nuestro país para participar en las honras fúnebres del Comandante en Jefe Fidel Castro Ruz.
Septiembre de 2017: 40 colaboradores del Contingente Henry Reeve viajaron a Oaxaca, para ayudar a los damnificados por el terremoto que azotó a esa región.
1ro. de diciembre de 2018: Miguel Díaz-Canel Bermúdez asiste a la toma de posesión de Andrés Manuel López Obrador.
16 de marzo de 2019: La celebración del XXIV Encuentro Nacional de Solidaridad de México con Cuba refrendó la incondicional relación de amistad y solidaridad entre ambos pueblos.
12 de abril de 2019: Se celebró la Séptima Reunión del Mecanismo Permanente de Información y Consultas Políticas que permitió profundizar los vínculos diplomáticos bilaterales, así como ampliar las relaciones económico-comerciales y de cooperación.
28 de septiembre de 2019: El Canciller mexicano, como jefe de la delegación de su país al 74 periodo de sesiones de la AGNU, expresó que México se opone a medidas como el bloqueo contra Cuba.
17 de octubre de 2019: El Presidente de la República de Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, llegó a México para cumplimentar una visita oficial. Durante su estancia sostuvo conversaciones oficiales con López Obrador y realizó otras actividades.
Entre 2020 y 2021, unos 1 600 médicos y enfermeros cubanos apoyaron el enfrentamiento a la COVID-19 en México.
Agosto de 2021: El Gobierno mexicano envió donaciones de oxígeno, insumos médicos y alimentos para el enfrentamiento a la COVID-19. A esto se suma la ayuda de organizaciones, de ciudadanos mexicanos y cubanos residentes en ese país, quienes han enviado material sanitario para enfrentar la pandemia.
La Comisión Federal para la Protección contra Riesgos Sanitarios (Cofepris) de México emitió una opinión técnica favorable a la vacuna Abdala, desarrollada por el Centro de Ingeniería Genética y Biotecnología.
Fuentes: Granma y Cubaminrex
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