«Qui avete un fratello», ha detto sabato 18 il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, al mandatario boliviano Luis Arce Catacora, con il quale si è riunito alla fine del VI Vertice della CELAC in Messico.
Díaz-Canel, accompagnato dalla delegazione ufficiale di Cuba all’appuntamento regionale, ha risaltato la vittoria elettorale di Luis Arce, che ha posto in evidenza il colpo di Stato perpetrato contro Evo Morales. Il Presidente cubano ha segnalato la fermezza, l’intelligenza e la forza del popolo boliviano e del suo Governo, che hanno rovesciato la situazione.
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista ha ringraziato per l’appoggio senza condizioni della Bolivia, le espressioni di solidarietà del Presidente Arce e la donazione inviate all’Isola pochi giorni fa. Poi gli ha ratificato che la Bolivia può contare con cuba per qualsiasi cosa.
Luis Arce ha detto che desidera «continuare lavorare insieme, perchè ci sono molte cose da fare». Ha definito la relazione del suo paese con Cuba molto stretta ed ha informato Díaz-Canel sulla prossima nomina di un nuovo ambasciatore nell’Isola.
Lucho ─ com’è conosciuto nel suo paese ─ ha spiegato che si prepra un secondo invio di donazioni per Cuba con strumenti medici per affrontare la pandemia della COVID-19. Inoltre ha parlato di stringere i vincoli nella sfera della produzione di beni.
«In tutto quello in cui considerate che possiamo aiutare, noi staremo lì fermi», Il Presidente cubano ha espresso il suo desiderio che Arce Catacora visiti la nazione dei caraibi, invito che è stato corrisposto dal Presidente boliviano. Questo è stato il primo incontro tra Díaz-Canel e il mandatario della nazione delle Ande, che ha assunto la presidenza della Bolivia l’8 novembre scorso, dopo la sua vittoria nelle elezioni di un mese prima.