Vicepresidente settoriale dell’Economia e Ministro del Potere Popolare del Petrolio denuncia operazione di espropriazione e furto di beni venezuelani all’estero
Il Vicepresidente settoriale dell’Economia e Ministro del Potere Popolare del Petrolio, Tareck El Aissami, ha denunciato all’opinione pubblica nazionale e alla comunità internazionale un’operazione di furto ed espropriazione delle società Citgo e Monómeros, due dei principali asset venezuelani situati all’esterno.
In primo luogo El Aissami ha fatto riferimento al caso della società al 100% a capitale venezuelano, Citgo Petroleum Corporation, con sede a Houston, in Texas, Stati Uniti, e che gestisce tre raffinerie in questo Paese.
In tal senso, ha denunciato che il 13 febbraio 2019, l’ex deputato Juan Guaidó, durante la sua permanenza nell’Assemblea Nazionale in oltraggio, ha nominato un consiglio di amministrazione fittizio “perché non ha mai avuto il potere di nominare un rappresentante dell’Esecutivo Nazionale in nessuna istanza”.
Ha anche spiegato che l’ex deputato Guaidò, usurpando le sue funzioni e sotto la protezione degli Stati Uniti, ha nominato un consiglio di amministrazione che è stato riconosciuto negli USA e il 9 aprile 2019 la precedente Assemblea Nazionale ne ha esteso i poteri, “un altro atto che viola l’ordinamento giuridico della nostra Costituzione”.
“Un altro grave caso è la deviazione delle risorse destinate alla Fondazione Simón Bolívar, creata nel 2006 per trattare i casi di pazienti che richiedono cure mediche specializzate all’estero”, ha affermato El Aissami, sottolineando che fino al 2018 questa fondazione ha portato assistenza a 3.300 pazienti, mentre adesso 800 persone affette da malattie croniche sono in attesa senza cure mediche e oltre 60 pazienti sono in attesa di trapianto.
Al riguardo, ha riferito che è in corso un’indagine sulla gestione di quei soldi, poiché “mentre ci sono venezuelani in attesa di trapianti e cure mediche specialistiche, questi fondi sono stati versati in una specie di fondo per i familiari di Guaidó, Carlos Vecchio, Julio Borges, ecc.”, ha sottolineato.
Un altro caso denunciato dal Vicepresidente settoriale dell’Economia, è relativo alla società Monómeros Colombo Venezolanos SA che dal 2006 è diventata proprietà esclusiva dello Stato venezuelano e da allora è stata una potente e produttiva organizzazione. Dal 2019 le mafie del governo colombiano e dell’estrema destra corrotta venezuelana hanno iniziato a smantellarla.
El Aissami ha precisato che questa società di proprietà di Petroquímica de Venezuela, S.A. (Pequiven), è stata colpita dalle azioni arbitrarie e illecite del gruppo di destra in complicità con il governo colombiano, che “ha sequestrato l’amministrazione e la società Monómeros che allora era un’azienda in ottimo stato, al 100% della sua capacità di produzione. Juan Guaidó e tutta la sua rete criminale e corrotta l’ha trasformata in un’impresa in bancarotta, devastata, distrutta”, ha sottolineato.
Oltre a presentare queste denunce, il vicepresidente El Aissami ha ratificato la ferma, incrollabile e assoluta volontà del governo bolivariano di intraprendere tutte le azioni legali, sia interne che internazionali, per il salvataggio di entrambe le società.
“Non permetteremo questa espropriazione, questo furto che si intende fare a Citgo e Monómeros, non lo permetteremo. Molto presto vedremo dei risultati a favore della giustizia. Invochiamo il diritto internazionale per fermare questa arbitrarietà, speriamo che l’amministrazione degli Stati Uniti possa sensatamente riuscire a revocare tutte le sanzioni contro PDVSA”, ha spiegato.