In dirittura finale i preparativi per le elezioni in Venezuela

L’esercizio elettorale ha coinvolto i 24 Stati del Venezuela ed ha attivato 1336 seggi in 440 centri per le votazioni in 333 municipi.

José LLamos Camejo

Con la prova dinamica realizzata domenica 10 ottobre –un passo importante per il buon funzionamento dell’ingranaggio elettorale il 21 novembre prossimo– entra nella sua dirittura finale la preparazione del processo.

Pedro Calzadilla, presidente del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE), ha informato che la prova delle votazioni si è svolta con il controllo di due osservatori internazionali: il Consiglio degli Esperti Elettorali dell’America Latina (Ceela), e la missione esploratrice del Centro Carter degli Stati Uniti.

L’esercizio elettorale ha coinvolto i 24 Stati del Venezuela: è stato realizzato tra le sette di mattina e le sedici ( ora locale) ed ha attivato 1336 seggi in 440 centri per le votazioni in 333 municipi.

Lì sono state provate le fasi del sistema automatico, il tempo della votazione e della trasmissione dei dati con la partecipazione di 3200 dei funzionari coinvolti nel processo.

Il Presidente del CNE ha annunciato che dopo la prova dinamica è iniziata l’auditoria che «controlla le impronte digitali e l’integrità degli elettori e garantisce che non c’è duplicità in questi dati».

Prima della prova dinamica elettorale si è svolta la pre-campagna elettorale iniziata di recente con la mobilitazione del Gran Polo Patriótico Simón Bolívar, che unisce il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) le forze politiche principali del paese, e altre nuove formazioni affini.

 

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