I preparativi del settore turistico, ha affermato il ministro Juan Carlos García, si basano su un turismo responsabile e sicuro.
In alcuni punti le misure sanitarie sono state rese più flessibili, come ad esempio l’eliminazione della quarantena obbligatoria per i viaggiatori internazionali all’arrivo nel paese, a partire dal 7 novembre.
Ciò è dovuto al fatto che Cuba prevede una copertura vaccinale completa di oltre il 90% della popolazione entro la data di riapertura, con i propri vaccini di produzione pubblica nazionale, oltre al fatto che nel Paese prosegue la diminuzione dei casi attivi di COVID-19.
Dal 15 novembre, oltre alla quarantena obbligatoria, viene eliminato il test PCR da eseguire in aeroporto. In sua sostituzione, i viaggiatori devono presentare un passaporto sanitario o un certificato di vaccinazione.
Coloro che ne sono sprovvisti potranno comunque entrare nel Paese ma dovranno presentare una analisi PCR negativa eseguita entro 72 ore prima dell’arrivo.
I bambini sotto i 12 anni, non dovranno invece presentare un programma di vaccinazione o analisi PCR.
Sarà mantenuta la sorveglianza epidemiologica in tutti i punti di ingresso nel Paese.
L’uso della mascherina continua ad essere necessario all’interno degli aeroporti, così come in tutto il Paese, soprattutto nei luoghi chiusi.
I protocolli sono rafforzati negli hotel attraverso l’equipe di un medico e un’infermiera per il controllo e l’aiuto sanitario sia dei turisti che dei dipendenti del settore, nelle strutture statali e private.
Allo stesso modo, i proprietari di case in affitto, ostelli, ecc. hanno l’obbligo di informare le autorità sanitarie di qualsiasi cliente che presenti sintomi associati al COVID-19.
Il ministro ha anche informato che per questa stagione invernale sono attesi circa 100.000 visitatori, una cifra non vicina a quella tradizionalmente raggiunta, ma che, per quello che ha comportato la chiusura delle frontiere e la quasi paralisi nel complesso, l’industria del tempo libero cubana mostra segni di una graduale ripresa.
Ha indicato che tutte le decisioni prese mirano a fornire ai vacanzieri sull’isola un soggiorno piacevole e senza rischi.
Ha sottolineato che i dieci aeroporti internazionali sono ormai pronti e grandi aspettative sono state create da tour operator e compagnie aeree ed ha affermato che le richieste provengono dal Canada, dal Regno Unito e da altri Paesi europei, oltre che da Messico, Panama e Repubblica Dominicana.
Riprendono i voli per Cuba compagnie aeree come Iberia, Air Europa, un gruppo di voli charter e World2Fly, una nuova linea in cui è stata riposta molta fiducia, anche Cubana de Aviación ha annunciato il riavvio delle sue rotte tradizionali e Turkish Airlines ha ripristinato le frequenze per L’Avana.
Per quanto riguarda le condizioni in termini di infrastrutture e altri aspetti, ha riferito che sono state incorporate 4.000 nuove stanze. Intanto “abbiamo optato per il rinnovamento del prodotto e l’utilizzo di tecnologie per migliorare il soggiorno dei viaggiatori nonostante i danni e le difficoltà causate dal blocco economico.
In questi due anni abbiamo lavorato per aumentare l’offerta turistica, attraverso la partecipazione di tutti gli attori economici presenti nella gestione, che la completano e la arricchiscono
Una priorità è lavorare con i servizi medici cubani per fornire offerte che contribuiscono al benessere e alla qualità della vita, come l’offerta di vaccini anti-COVID-19 ai clienti.
Abbiamo lavorato con il Ministero della Cultura, perché oltre al sole, alla spiaggia e al turismo naturalistico, è importante trasmettere la nostra ricchezza e diversità culturale.
In questo senso è prevista la progressiva riapertura delle manifestazioni e delle istituzioni dell’universo culturale, come nel caso di gallerie, musei, biblioteche, ecc. ecc., azioni che trasmettono fiducia e significano opzioni per la fruizione dei clienti. La flessibilità delle misure di controllo sanitario internazionale risponde a tutto questo”.
(Nostra traduzione)
L’intervento completo del Ministro nel seguente link: www.granma.cu
Rete Solidarietà Rivoluzione Bolivariana