Alejandro Gil Fernández, vice primo ministro e titolare d’ Economia e Pianificazione ha detto in un incontro con i media nel Centro della Stampa Internazionale della capitale che l’economia cubana sta entrando in una fase graduale di recupero, che parte dal controllo della COVID-19, grazie al sistema di Salute e alla rapida applicazione delle vaccinazioni.
Gil Fernández ha indicato che il controllo della pandemia «ci pone in condizioni migliori per riaprire attività fondamentali ma che non possono esistere false aspettative perchè non si potranno apprezzare risultati significativi in pochi mesi».
Poi ha reiterato che realizzare questo proposito necessita l’apertura di determinati servizi, del turismo e della realizzazione di tutte le misure che sta implementando la direzione del paese per annullare gli effetti negativi della pandemia.
Poi ha spiegato che il 2021 è stato un anno con molte restrizioni, più del 2020. Le spese dovute alla lotta contro la pandemia e la paralisi, per questa, delle principali attività, il blocco economico e le sue misure derivate per affogare lo sviluppo del paese, così come le trasformazioni – necessarie sia chiaro – nel piano monetario, sono stati fattori determinanti nella situazione attuale dell’economia cubana. Il ministro ha segnalato che la tensione è latente, perche nel 2020 paragonato al 2019, l’economia ha perso 240 milioni di dollari di entrate, «e qustao ha condotto a una contrazione del prodotto interno lordo di quasi l’11%.
Nell’anno in corso le entrate contano con 500 milioni di dollari meno che nel 2020 alla stessa data».
Il Vice Primo Ministro ha detto che si stanno realizzand trasformazioni nel funzionameento del settore statale come soggetto economico principale, oltre ai cambi di fondo del settore privato.
Ha apportato l’esempio della flessibilità nel lavoro indipendente (TCP) ed ha aggiunto l’ampliamento dello spettro dei progetti mentre si fanno i primi passi delle micro, piccole e medie imprese, con l’ampliamento delle cooperative non agricole o dell’allevamento.
«In una tappa iniziale, segnaliamo la priorità delle trasformazioni del TCP verso una forma giuridica, perchè in questo modo funzionavano piccoli affari. Per questo la decisione che tutti quelli che hanno assunto più tre lavoratori devono convertirsi in una Mipyme o cooperativa non agricola. Sono state create le piattaforme per questo e oltre a queste conversioni sono state approvate 67 Mipymes che sono nuove imprenditorie».
Il ministro ha spiegato che per questa nuova forma non esiste nessun tipo di limiti o di mete.
Questo è un attore economico, che realizza il suo ruolo complementare, ma non ha restrizioni né di tempo né di quantità. L’idea è aperta a tutti gli imprenditori che rispettano il disegno di politica approvato dal Governo.
Inoltre ha segnalato che la creazione delle Mipyme statali è un’innovazione molto cubana. Già ne esistono quattro nel paese e una di queste è del Commercio Estero, e si dedicherà a gestire le domande in piccole quantità del settore statale o del privato.
Il titolare del MEP ha chiarito che ci sono 60 imprese statali che hanno iniziato il processo di retribuzione ai lavoratori senza l’obbligo d’applicare la scala salariale che limita tanto l’autonomia del settore statale rispetto al non statale.
Tutti questi risultati concreti, ha spiegato Gil Fernández, significano che, anche se siamo transitati in una situazine eccezionale di tensioni e liquidità e anche se le misure restrittive statunitensi contro il popolo cubano non si sono mosse nemmeno di un millimetro, stiamo riuscendo a realizzare la differenziazione del tessuto produttivo, la flessibilità degli attori economici e una maggior partecipazione dell’imprenditoria.
Tutto questo condurrà poco a poco al recupero dei livelli d’offerta alla popolazione e delle attività che perdute in questi ultimi due anni.
PRIORITÀ INEVITABILI
Nel mezzo di questo contesto attuale non possono mancare priorità che marchino la rotta sicura verso il riscatto, anche se lento, della vita economica e sociale dei cubani.
Il Vice Primo Ministro ha detto che prima di tutto viene lo scontro all’inflazione, il fenomeno che ha apportato più protste della popolazione, il più polemico e il più difficile da superare.
Questo è un tema apprezzabile nella quotidianità, e soprattutto nella crescita dei prezzi, le cui cause sono differenti, ma lo dobbiamo risolvere, ha precisato.
Un obiettivo chiaro del paese è la sostenibilità del Sistema Eletctrico Nazionale, ha riferito, un tema che non solo danneggia la popolazione, ma anche l’attività produttiva.
«Abbiamo dovuto paralizzare un congiunto di attività di forte scontro per minimizzare gli effetti negativi della situazione energetica nel popolo e questo è in contraddizione con la nececsità di recuperare l’economia», ha affermato.