La Cancelleria di Cuba ha informato nel suo account di Twitter la sua entrata nell’Alleanza per l’Energia del progetto cinese Belt and Road Initiative chiamato a costruire una mega piattaforma internazionale di cooperazione e scambio e il principio del guadagno condiviso.
L’ambasciatore cubano a Pechino, Carlos Miguel Pereira, ha segnalato l’importanza del gruppo per ampliare e differenziare la collaborazione in questo settore e superare collettivamente le sfíde che affronta a livello mondiale.
Il diplomatico ha ratificato l’impegno dell’Isola di contribuire al progresso sostenibile ed ha invitato imprese e istituzioni della Cina e del resto dei membri a lavorare in campi come il fomento dell’energia verde e l’accesso esclusivo ai servizi energetici.
Il ministro cubano di Energia e Miniere, Liván Arronte, ha parlato dello sviluppo delle fonti rinnovabili in Cuba, con il proposito di promuovere l’uso efficiente di queste risorse e raggiungere l’indipendenza in questa sfera.
Arronte ha chiesto d’incrementare la cooperazione internazionale e la solidarietà a favore dei paesi sottosviluppati, per affrontare i problemi del mondo attuale e realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
La Cina considera la cooperazione nell’eco-civiltà come una componente chiave del Belt and Road e ha adottato una serie di misure ecologiche nelle infrastrutture, l’energia e le finanze per appoggiare i paesi partecipanti con fondi, tecnologia e sviluppo di capacità.
Cuba ora fa parte della Belt and Road Energy Alliance cinese
Orinoco Tribune, 21 ottobre 2021
Cuba ha aderito all’Alleanza per l’energia della China Belt and Road Initiative (BRI), un progetto per costruire una mega-piattaforma internazionale per la cooperazione e lo scambio secondo il principio del profitto condiviso. L’annunciava il 18 ottobre il Ministero degli Esteri cubano in un comunicato. L’ambasciatore cubano a Pechino, Carlos Miguel Pereira, sottolineò l’importanza dell’iniziativa per l’espansione e la diversificazione della collaborazione nel settore energetico, per superare collettivamente le sfide affrontate a livello mondiale. Il diplomatico ratificava l’impegno di Cuba a contribuire al progresso sostenibile e invitava aziende ed istituzioni cinesi, e il resto dei componenti del partenariato, a lavorare in campi come la promozione dell’energia verde e l’accesso inclusivo ai servizi energetici. Il Ministro dell’Energia e delle Miniere, Liván Arronte, approfondì lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili a Cuba, con lo scopo di promuovere l’uso efficiente di queste risorse e raggiungere l’indipendenza nel settore. Arronte chiese maggiore cooperazione e solidarietà internazionale a favore dei Paesi del Sud del mondo per affrontare le sfide ecologiche e ambientali di oggi e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
La Cina considera la cooperazione nell’eco-civiltà come componente chiave della BRI e adotta una serie di misure ecologiche in infrastrutture, energia e finanza per sostenere i Paesi partecipanti con fondi, tecnologia e sviluppo della capacità produttiva. L’integrazione dell’iniziativa “One Belt, One Road” tra America Latina e Caraibi era ulteriormente approfondita con accordi tra Cina e altri Paesi della regione che compongono la Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC).
La Belt and Road Energy Alliance iniziò nell’ottobre 2018 durante la Conferenza ministeriale sull’energia della Belt and Road a Suzhou e fu lanciata ufficialmente a Pechino nell’aprile 2019. L’Alleanza conta attualmente 29 Paesi aderenti.