Intervento del Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez nel Dibattito d’Alto Livello delle Nazioni Unite “Azione per il Clima: Per la gente, il pianeta e la prosperità”
Signor Presidente:
Nel suo storico discorso nel Vertice della Terra, a Río de Janeiro, nel 1992, il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz disse: “Se si vuole salvare l’umanità dall’auto distruzione si devono distribuire meglio le ricchezze e le tecnologie disponibili nel pianeta. Meno lusso e meno spreco in pochi paese perchè ci sia meno povertà in gran parte della Terra […] che sia più razionale la vita umana […] Domani sarà troppo tardi per fare quello che avremmo dovuto fare da molto tempo.
Ed è già troppo tardi, A quasi 30 anni dal preveggente richiamo e come conseguenza dei danni irreversibili provocati dall’uomo all’ambiente, l’umanità si trova nel grave pericolo di sparire.
Studi recenti dimostrano che la temperatura media globale è aumentata di 1.1°C e supererà los 2°C in questo secolo, con conseguenze catastrofiche per la vita nel pianeta, delle quali tutti i giorni riceviamo avvisi nei telegiornali e altri mezzi d’informazione.
Le cause non le discute già più nessuno: gli irrazionali e sempre più insostenibili indici di produzione e consumo del capitalismo e lo sfruttamento enorme delle risorse naturali hanno accelerato drammaticamente il pericolo d’estinzione della specie umana.
Fermare questa sregolatezza è la maggior urgenza, anche se coloro che la propiziano sembrano ignorarlo.
Sono chiare anche le responsabilità e le possibilità che la vita nel pianeta si possa salvare. È imperativo che i paesi sviluppati assumano la guida nelle riduzione delle emissioni e che forniscano i mezzi d’implementazione necessari ai paesi in via di sviluppo, in accordo con il principio delle responsabilità comuni, ma differenziate.
Esistono le risorse, basterebbe destinare una parte delle multimilionarie somme che si dedicano alla corsa alle armi per appoggiare le azioni a favore del clima.
Non ci saranno soluzioni a spese del diritto allo sviluppo dei più necessitati nè delle nazioni del mondo che lottano ogni giorno contro la fame, la povertà e il sottosviluppo derivato dall’ingiusto ordine internazionale prevalente, lo stesso che favorisce un’esigua minoranza e propizia l’irrazionalità, l’egoismo e la distruzione dell’ambiente.
Signor presidente:
Cuba avanza nell’esecuzione del suo Piano per lo scontro al Cambio Climatico, l’Impegno Vita per realizzare le mete assunte nel suo Contributo Nazionalmente Determinato, nonostante l’indurimento del blocco criminale che ci ha imposto il Governo degli Stati Uniti da più di 60 anni.
Il nostro impegno con la protezione dell’ambiente e la piena implementazione della Convenzione Cornice sul Cambio Climatico e l’Accordo di Parigi non è cambiata o qui lo ratifichiamo.
Aspiriamo seriamente che la prossima COP26 si traduca in soluzioni concrete. Noi rivoluzionari crediamo nell’essere umano, in tutto quello che possono ottenere la sua intelligenza e la sua volontà, quando c’è coscienza.
Che non ci manchino per salvare noi stessi!
Mille grazie.