Non è una novità la notizia che gli Stati Uniti stiano finanziando attraverso varie organizzazioni non governative ed istituzioni la controrivoluzione cubana, ma in vista del 15 novembre, data in cui è stata indetta una nuova manifestazione di protesta contro il governo, scoprire gli importi e le organizzazioni finanziate pone seriamente in dubbio la spontaneità delle proteste.
Alla fine di settembre l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale ha assegnato 6.669.000 dollari in sovvenzioni per progetti volti a monitorare le violazioni dei diritti umani, assistere i prigionieri politici, denunciare lo sfruttamento del lavoro, finanziare giornalisti indipendenti e “costruire obiettivi comuni per la democrazia” a Cuba.
Il sito Cuba Money Project ha pubblicato l’elenco delle organizzazioni che hanno ricevuto i finanziamenti per i loro progetti volti a destabilizzare l’isola. Le Dodici organizzazioni sono:
International Republican Institute, $ 1.006.895 per progetti “a sostegno dei diritti umani e monitoraggio e rivelazione di abusi a Cuba”.
Pan American Development Foundation, 800.000 dollari per denunciare lo sfruttamento del lavoro a Cuba.
Fondazione per i Diritti Umani a Cuba, 717.000 dollari, per denunciare “lo sfruttamento degli operatori sanitari cubani”.
Digital News Association, $ 604.920 per un progetto chiamato “La Gente Sabe – Esposizione militare a Cuba”.
Grupo de Apoyo a la Democracia, 625.000 dollari per “assistenza umanitaria ai prigionieri politici”.
Istituto Internazionale per la Razza, l’Uguaglianza e i Diritti Umani, $ 546.000 per un programma chiamato” Così affamati che hanno mangiato la loro paura: violazioni dei diritti umani e gruppi storicamente emarginati nella Cuba post-protesta”.
Victims of Communism Memorial Foundation, 545.573 dollari per costruire “obiettivi comuni per la democrazia”.
Directorio Democrático Cubano, $ 520.179 per un progetto chiamato “La verità sullo sfruttamento nel turismo cubano”.
Outreach Aid to the Americas, $ 500.000 per “azione umanitaria edi coscienza”.
Cubanet News, 408.003 dollari per denunciare “lo sfruttamento dei lavoratori del turismo cubano attraverso il giornalismo multimediale”.
Asociación Observatorio Cubano de Derechos Humanos, $ 250.000 per un progetto intitolato “Prigionieri politici a Cuba: denunciare, monitorare e sostenere”.
Libertatis, 166.430 dollari per promuovere i diritti umani a Cuba.
Sei dei 12 beneficiari delle sovvenzioni hanno sede in Florida, quattro sono a Washington D.C., uno in Texas e uno in Spagna. I progetti USAID spesso durano due o tre anni, i registri di spesa mostrano che i 12 destinatari potrebbero ricevere un totale di $ 18.390.305 se i loro progetti verranno completamente finanziati da ora fino alla fine dell’ultimo dei loro programmi il 30 settembre 2023.
Siccome nel regno del capitalismo tutto è un affare anche le azioni controrivoluzionarie contro Cuba, per chi ci si dedica, sono un grande businness. Le organizzazioni che ricevono finanziamenti dagli Stati Uniti per destabilizzare Cuba sono molte di più ed inventare altri progetti con altre organizzazioni è un vero affare sia negli Stati Uniti che sull’isola.
Infatti molti dei denari stanziati dai bilanci statali statunitensi vanno anche nelle tasche di coloro che sul suolo cubano si dedicano alla sovversione del governo. I volti più noti della controrivoluzione cubana residenti sull’isola sono da anni a libro paga degli Stati Uniti che grazie alle laute mance elargite comprano letteralmente i nuovi patriotti. In fondo per questi dubbi personaggi lavorare per la sovversione è un lavoro come un altro e soprattutto ben retribuito che produce anche una buona visibilità mediatica sia in patria che all’estero.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info