Il prossimo 15 novembre inizia nel paese l’apertura graduale delle frontiere e l’incremento delle operazioni e dei servizi aereo portuali.
La ripresa dei los servizi di trasporto dei passeggeri nel paese è un processo che si realizzerà in maniera graduale dato che in questo momento non c’è corrispondenza tra la domada reale di mobilità della popolazione e la disponibilità di mezzi, ha segnalato Eduardo Rodríguez Dávila, ministro del Trasporto durante un incontro con la stampa.
Il diregente ha spiegato che questa situazione esiste soprattutto per via delle difficoltà con la disponibilità di parti e pezzi per il parco automotore e per l’uso dei mezzi di trasporto nella lotta contro la COVID-19.
«Avanzando nella nuova normalità incorporeremo più mezzi», ha detto, e di fronte a questa situazione ha esortato i viaggiatori a realizzare solo spostamenti imprescindibili.
Con l’inizio del trasporto inter provinciale e la vendita dei passaggi, in cinque giorni –dal 25 al 30 ottobre–, sono stati venduti 90.287 biglietti, dei quali 52.369 per l’applicazione Viaggiando e 37.918 dalle agenzie del settore, con il 65,7 % del totale per Ómnibus Nacionales.
MOBILITÀ INTERNAZIONALE, UNA SFIDA PER LA RIAPERTURA DELLE FRONTIERE
Com’era già stato annunciato in precedenza, il prossimo 15 novembre inizierà nel paese la riapertura graduale delle frontiere e l’incremento delle operazioni e dei servizi aereo portuari, e nello stesso tempo si permetterà la permanenza d’imbarcazioni per ricreazione nelle nostre acque territoriali. Inoltre si ristabilizzeranno i servizi d’agenzia degli autobus turistici Viazul.
Su questo tema il Ministro ha precisato che la riapertura delle frontiere prevede un forte impegno per i lavoratori del settore dell’aviazione nel paese e per questo sono state adattate varie azioni di preparazione degli aeroporti.
Nel caso del Terminal 3 dell’aeroporto internazionale José Martí, Rodríguez Dávila ha detto che sono stati eseguiti vari lavori in questo terminal aereo, sono stati ampliati i saloni della dogana, sono stati separati i flussi dei canali verde dal rosso per facilitare il transito e sono state incrementate le facilità della casa di cambio Cadeca, oltre a una trasformazione della segnaletica.
Il ministro ha detto che «esiste un processo di perfezionamento di tutti gli aeroporti della nazione con il lavoro congiunto degli Organi dell’ Amministrazione Centrale dello Stato» e ha riferito che a partire dal dicembre prossimo i terminali delle navi da crociera saranno pronti per far iniziare i loro servizi.
Come novità si metterà a prova il sistema informatico D´Viajeros, che contribuirà al controllo sanitario in frontiera per la prevenzione della COVID-19 e di altre malattie contagiose.
Il viaggiatore riceverà un servizio più rapido nei terminali aerei, nei porti e nelle marine, perchè si ridurranno lo scambio e il contatto dei documenti con le autorità.
Il viaggiatore per riempire il formulario corrispondente dovrà disporre di un’informazione generale, migratoria, sanitaria e della dogana e, una volta riempito il formulario, invierà per posta elettronica un documento in formato PDF con il codice QR, che dovrà mostrare in un dispositivo o stampato al personale accreditato in Cuba.
AUMENTANO A 400 LE FREQUENZE AEREE SETTIMANALI
Rodríguez Dávila, riferendosi alle frequenze di volo, ha detto che sono state considerate le richieste delle lineee aeree ed è stata realizzata una distribuzione nelle installazioni di tutta Cuba, con l’approvazione delle frequenze a L’Avana e nel resto degli aeroporti internazionali disponibili nell’isola grande delle Antille.
Si stima che saranno più di 400 le frequenze aeree settimanali che giungeranno a Cuba da 15 novembre, con un incremento considerevole se si considera che ora le frequenze sono 63.
Il titolare del Ministero del Trasporto (Mitrans) ha commentato che del totale delle frequenze stimate, 147 corrispondono a voli provenienti dagli USA, già approvate per l’entrata nel territorio nazionale, e 67 avranno L’Avana come destinazione, una cifra che non è stata ancora confermata dalle linee aeree.
Parlando dei viaggi delle compagnie statunitensi nelle province, ha commentato che Cuba ha approvato tutte le frequenze corrispondenti per l’entrata in altri aeroporti, per far si che i viaggiatori siano più vicini alle città di destinazione.
L’amministrazione di Donald Trump aveva stabilito la proibizione alle linee aeree commerciali statunitensi di viaggiare a Cuba, con eccezione de L’Avana.
«Noi abbiamo dato la nostra autorizzazione e tutte le linee aeree che volavano hanno già avuto la conferma della loro frequenza per questi aeroporti», ha affermato ancora il ministro del Trasporto.