L’opposizione di estrema destra venezuelana che sosteneva Juan Guaidò perde ogni giorno pezzi importanti, infatti il Cancelliere dell’autoproclamato governo di Guaidò Julio Borges ha rinunciato al suo incarico governativo.
Julio Borges, una delle figure più importanti dell’opposizione al governo venezuelano di Nicolas Maduro, che appoggiava l’autoproclamato Presidente Juan Guaidò ed strenuo sostenitore delle sanzioni applicate dagli Stati Uniti al paese sud americano ha deciso di rinunciare al suo incarico di Ministro degli Esteri. Julio Borges era stato nominato Ministro degli Esteri nell’autoproclamato governo di Juan Guaidò dopo la sua scesa in campo il 23 gennaio 2019 ed esercitava la sua attività dalla Colombia.
Il Ministro degli Esteri dell’autoproclamato governo Guaidò era stato inoltre un grande sostenitore delle politiche violente che negli anni passati avevano funestato le proteste contro il governo di Nicolas Maduro. Adesso Julio Borges accusa l’esecutivo del fantoccio Juan Guaidò di corruzione e di uso improprio dei fondi venezuelani congelati all’estero che erano nella disponibilità dello stesso Juan Guaidò.
Julio Borges ha affermato che il gabinetto governativo dovrebbe sparire completamente, che è diventato un problema per il paese ed ha denunciato l’uso scandaloso dei fondi dei venezuelani congelati all’estero usati da Juan Guaidò per interesse personale. Borges si è unito ad altri esponenti della destra venezuelana che negli ultimi tempi hanno deciso di abbandonare Juan Guaidò. Ha inoltre affermato durante la conferenza stampa in cui ha annunciato la sua rinuncia a Ministro degli Esteri che dopo tre anni dalla costituzione del governo ombra occorre vedere cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato.
Ha poi sottolineato che l’opposizione non è in grado di gestire le imprese che sono state sottratte alla gestione statale venezuelana come la petrolifera Citgo e la produttrice di fertilizzanti Monomero delle quali denuncia la scandalosa gestione.
Da parte loro gli altri Ministri del governo ombra di Juan Guaidò hanno commentato la decisione di Borges come la naturale conseguenza alle ripetute richieste di dimissioni e alla sua incapacità nel ricoprire la carica di Ministro degli Esteri. Sullo sfondo restano invece le costanti e ripetute accuse che i membri del governo ombra si fanno a vicenda, segno questo che la stella di Guaidò si sta oramai eclissando definitivamente certificando che il progetto golpista di ispirazione statunitense è defunto.
Risulta abbastanza comico che lo stesso Julio Borges denunci l’uso improprio dei fondi venezuelani congelati all’estero ed usati dall’autoproclamato governo Guaidò quando, secondo alcuni studi, solo per spese relative alla Cancelleria sarebbero stati usati almeno 5,5 miliardi di dollari appartenenti al popolo del Venezuela .
Quando la nave affonda i topi sono i primi a fuggire …
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info