13 aprile del 2015
Stimato Presidente:
Con profondo dispiacere ho saputo della scomparsa del celebre intellettuale rivoluzionario e indimenticabile amico di Cuba, Eduardo Galeano.
Le invio le mie più sentite condoglianze che estendo ai familiari dell’indimenticabile Galeano e al popolo uruguaiano, che ha rappresentato tanto degnamente.
Riceva la testimonianza della mia più alta considerazione.
Raúl Castro Ruz Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri della Repubblica di Cuba
All’Eccelentissimo Signor Tabaré Vázquez Rosas Presidente della Repubblica Orientale dell’Uruguay.
Messaggio del Presidente della UNEAC
Con profonda costernazione abbiamo ricevuto la dolorosa notizia della scomparsa dello scrittore uruguaiano Eduardo Galeano.
La sua opera resterà come un legato civico e letterario per tutte le donne e gli uomini che viviamo in questo pianeta. Galeano è stato portavoce delle cause più giuste dell’umanità e lo ha saputo fare con grande ingegno intellettuale e bellezza letteraria.
Gli scrittori e gli artisti cubani esprimiamo le nostre condoglianze ai suoi familiari e agli amici più vicini.
Miguel Barnet,
L’Avana – 13 aprile
Davanti alla morte di Eduardo Galeano È appena morto uno dei più grandi scrittori dell’America Latina, Eduardo Galeano.
Nato nel 1940 a Montevideo fu un brillante giornalista e collaborò con i più importanti giornali del suo paese e d’America e pubblicò un libro essenziale per la memoria storica del nostro continente: “Le vene aperte dell’America Latina”.
Da allora la sua carriera di scrittore testimone e narratore è stata straordinaria. Ha ottenuto in due occasioni il Premio Casa de las Americas, con il suo romanzo “La canción de nosotros” e il libro “Giorni e notti d’amore e di guerra”.
Divenne uno dei saggisti più letti del nostro continente. Ha difeso Cuba e la sua Rivoluzione ed ha mantenuto sempre uno stretto contatto con la cultura del nostro paese e nel 1998 gli fu concessa la condizione di Membro di Merito della UNEAC.
Per tutti gli scrittori e gli artisti cubani, la sua morte è una sensibile perdita, anche se sappiamo che la sua opera sarà duratura, come i suoi reportage, i suoi racconti, i suoi romanzi e i suoi saggi, che appartengono al patrimonio culturale dei nostri popoli.