Con la presenza del primo ministro, Manuel Marrero Cruz, si è svolta la cerimonia ufficiale per l’apertura dell’ anno giudiziario 2022, una cerimonia solenne tradizionale nel nostro paese dagli inizi del 1970 e che è stata ripresa nel 2019 come un nuovo passo, in riconoscimento dell’ importante ruolo del sistema giudiziario cubano.
Con la presenza del primo ministro, Manuel Marrero Cruz, si è svolta la cerimonia ufficiale per l’apertura dell’ anno giudiziario 2022, una cerimonia solenne tradizionale nel nostro paese dagli inizi del 1970 e che è stata ripresa nel 2019 come un nuovo passo, in riconoscimento dell’ importante ruolo del sistema giudiziario cubano.
Marrero Cruz, nei suoi auguri ha fatto riferimento ai meccanismi del lavoro congiunto tra le strutture del Governo e delle istituzioni del settore, per irrobustire l’attività giudiziaria, ed ha risaltato che la responsabilità, la professionalità e l’esito con cui questi organi realizzano il loro lavoro è garanzia della fiducia che la società deposita nell’impartire la giustizia.
Poi ha ratificato l’impegno di continuare a stringere questi vicoli a favore del benessere, la tranquillità e la difesa del nostro popolo, ed ha segnalato che il sistema dei tribunali costituisce una forza per l’istituzionalità del paese, nella concrezione dello Stato socialista di diritto e giustizia sociale.
Rubén Remigio Ferro, presidente del Tribunale Supremo Popolare ha commentato gli impegni e le sfide derivate dall’implementazione della profonda riforma giudiziaria e procedurale introdotta dalle nuove leggi che, per questo ambito, sono state approvate di recente dall’Assemblea Nazionale del Potere Popolare; degli ostacoli affrontati nello scontro alla pandemia e di fronte ai danni provocati del indurimento del blocco e gli attacchi sovversivi.
Ferro ha citato l’importante ruolo assunto dai processi per i reati e le condotte anti sociali, nelle quali incorrono quegli individui che contravvengono e non rispettano protocolli o le misure sanitarie stabilite e ne ha citato altre , come gli approfittatori, gli speculatori, i ladri e gli usurai che hanno preteso di lucrare e ottenere vantaggi illeciti dai limiti sofferti dalla popolazione.
«Ci è corrisposto giudicare coloro che, agendo come pedoni negli attacchi sovversivi e nei tentativi di destabilizzazione dei nemici della Rivoluzione, hanno commesso azioni vandaliche, aggressioni violente contro autorità e funzionari e altri gravi delitti».
«L’anno scorso, ha informato, sommando tutte le istanze e i tipi di processi, i tribunali di giustizia hanno gestito un totale di 138380 fatti, e di questi ne hanno processato e concluso 123662, equivalenti al 89,4 %.
Nello stesso tempo gli organi giurisdizionali hanno dato compimento a 60811 sentenze ferme, delle quali siamo riusciti ad eseguire il 90,9%, ha aggiunto.
Hanno partecipato alla cerimonia Rogelio Polanco Fuentes, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e capo del suo Dipartimento Ideologico; Yamila Peña Ojeda, pubblico ministero generale della Repubblica di Cuba, e Oscar Manuel Silvera, ministro di Giustizia, tra i vari invitati.