Il 97,4 % dei cubani confermati con la COVID-19 in due anni si è salvato
Nei due anni di pandemia e con più di un milione di diagnosticati con la COVID-19 da quando nel marzo del 2020 furono confermati a Cuba i primi pazienti positivi, nell’Isola si è salvato il 97,4 % delle persone infettate.
Questo non è un altro numero nel cumulo di statistiche: è al di sopra di ogni cosa, una mostra indiscutibile di questo sforzo che Cuba ha fatto per proteggere la vita del nostro popolo in questo periodo di dura battaglia contro l’epidemia nel paese, ha commentato il ministro di Salute Pubblica, José Angel Portal Miranda, nella web del Minsap.
Questi difficili mesi di scontro al virus hanno apportato molte lezioni che dimostrano l’imperiosa necessità di rispettare in tutti gli scenari i protocolli d’attenzione disegnati per il maneggio preventivo e terapeutico della malattia, ha aggiunto il titolare del settore.
Riflettendo sull’incremento dei contagi e sugli studi di sequenza del virus che riflettono la prevalenza crescente della variante Ómicron in Cuba, Portal Miranda ha segnalato: «Siamo coscienti che in questa tappa molte persone con sintomi lievi non si rivolgono alle istituzioni di Salute e non vengono studiate. Questo indica che le cifre attuali sono più elevate».
Il BCIE ha approvato un finanziamento a Cuba per appoggiarla nella lotta contro la COVID-19
Con l’obiettivo di rinforzare le capacità nello sviluppo e nella produzione dei medicinali, degli strumenti medici, apparati per diagnosi e vaccini per combattere la COVID-19, il Banco Centroamericano d’Integrazione Economica (BCIE) ha approvato un primo finanziamento a Cuba, di 46,7 milioni de euro.
L’ istituzione lo ha riferito nel suo sito web ed ha risaltato che il progetto apporterà benefici a più di 11 milioni di persone, grazie alla produzione di 200 milioni di vaccinazioni contro la COVID-19.
Dante Mossi, presidente esecutivo del BCIE, ha celebrato «questa prima approvazione alla Repubblica di Cuba, e speriamo che sia la prima di molte. Questa operazione in particolare, contribuirà ad affrontare la crisi sanitari mediante lo sviluppo di vaccini che permettano di ridurre i rischio d’infettarsi con il virus delle persone e contribuirà anche con la riattivazione economica del paese ».
Il credito prevede anche il rafforzamento delle infrastrutture produttive dell’ industria bio farmaceutica cubana, permettendo una maggior produzione di anti biotici iniettabili, diagnostica tori, soluzioni parenterali (sieri), medicinali generici bio similari strumenti medici e vaccini specifici contro la COVID-19 così come l’acquisizione di prodotti e materiali di protezione medica per prevenire il contagio, precisa l’informazione.
Il Progetto, ha aggiunto, sarà eseguito dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, che realizzerà gli acquisti nel rispetto delle sue politiche e normative.