Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha visitato giovedì 20 il quartiere Agramonte, come parte della visita integrale della Segreteria nella provincia di Sancti Spíritus. Questa è una delle 43 comunità vulnerabili di questo territorio, nelle quali si realizzano trasformazioni.
Leticia Martínez Hernández
Il quartiere Agramonte, luogo di gente umile e lavoratrice ha ricevuto, giovedì 20,il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, che ha guidato una visita intergale dell’organizzazione del Partito nella provincia di Sancti Spíritus, la prima visita di questo tipo dopo l’8º Congresso.
Come ha spiegato parlando con gli abitanti, da tre anni sono organizzati i percorsi del Consiglio dei Ministri nelle province: a Sancti Spíritus ne sono stati effettuati due.
«In quest’occasione però si tratta del Partito, di una visita integrale con la quale riscattiamo questo sistema di lavoro che ci permette di vincolarci alla popolazione, vedere quello che sta facendo, le inquietudini che esistono e come appoggiamo dal Partito la gestione governativa».
Con questo fine, il mandatario, accompagnato da Roberto Morales Ojeda, segretario dell’Organizzazione e la Politica dei Quadri, è andato nel quartiere Agramonte, una de las 43 comunità vulnerabili della provincia, dove si lavora per dare una soluzione a vecchi problemi.
Tra questi problemi “invecchiati” il deterioramento delle installazioni sportive di questo insediamento, dove vivono circa 2500 persone. Non è per caso che Díaz-Canel ha visitato il nuovo Complesso Sportivo Ricreativo, un luogo abbandonato per anni e che grazie al lavoro degli abitanti, di imprese e istituzioni, sta recuperando la sua vitalità. Una nuova sala per giocare a scacchi, un terreno per il baseball riscattato tra tutti e una palestra, sono la mostra di quanto si può fare con risorse minime.
Lì il Capo di Stato ha parlato di generare spazi per una sana ricreazione di bambini e giovani, di coinvolgere la popolazione in tutto quello che si fa, di ottenere anche che le entità radicate nel quartiere si responsabilizzino con quello che vi succede: la scuola, le istituzioni culturali, il sistema del Commercio, le imprese.
La prosperità, ha detto, l’otterremo lavorando tra tutti.
Il Presidente, con gli abitanti e le autorità locali, del Partito e del Governo, ha raggiunto il Consultorio della circoscrizione, ugualmente riparato di recente, ed è stato ricevuto dal dottor Dayrel Guzmán, che a 26 anni e nel secondo anno della specialità, è incaricato di vegliare sulla salute dei circa 1400 abitanti, assieme all’infermiera Nancy Valdés.
Díaz-Canel si è interessato alle vaccinazioni contro la COVID-19 nella comunità, nello schema completo già concluso , dato che restano solo 30 persone che devono ricevere la dose di rinforzo, ha detto l’infermiera incaricata. Il dottore ha informato sulla popolazione rurale che segue e che presenta il 24% d’ipertensione con 565 anziani . Oggi sono stati contati solo 3 casi positivi al SARS-CoV-2.
L’immunizzazione nella provincia marcia al 98,9%, e c’è solo un paziente positivo alla COVID -19 grave nel sale di terapia intensiva. I casi quotidiani si sono mantenuti attorno al centinaio, con un picco di contagi solo nel municipio di Cabaiguán.
Il Capo di Stato ha visitato il mercato della comunità, dove ha domandato sulla stabilità delle offerte, sui prezzi e gli orari di servizio, mentre la coda avanzava per acquistare pomodori, patate dolci, peperoni, cipolle…
All’angolo di una strada il Primo Segretario ha parlato con gli abitanti che si erano affollati per salutarlo, farsi foto con lui, parlare dei lavori che si stanno facendo da alcuni mesi.
Sotto un sole che, quasi a mezzogiorno, era abbastanza forte- ha assicurato che in questo 2022 le trasformazioni nelle comunità continueranno con più forza e si estenderanno in altri quartieri.
Si è lavorato molto fisicamente, ha detto, riparando, riscattando luoghi e dobbiamo continuare a farlo per andare più avanti spiritualmente, risolvere problemi sociali e lavorare con le famiglie che presentano qualche disfunzionalità, con chi ha situazioni di vulnerabilità. Per questo dobbiamo approfittare di tutte le forze che esistono nella comunità, i giovani universitari, gli studenti di differenti insegnamenti, gli artisti.
«Se riusciamo ad unire tutti gli sforzi, credo che potremo avanzare e costruire in maniera più veloce questa prosperità che è presente nella Visione della Nazione e che tutti vogliamo rapidamente, perchè abbiamo vissuto anni molto complessi, soprattutto gli ultimi», ha sottolineato il mandatario.
Quello che stiamo facendo nella comunità non sono interventi, sono trasformazioni. Nessuno ci viene a dire quello che va fatto. Si parte dalle proposte dei vicini, di decidere tra tanti problemi accumulati per i quali andiamo a lavorare in un primo momento.
Le entità statali, le entità pubbliche della comunità, ha reiterato, devono giocare il ruolo che gli corrisponde.
Díaz-Canel ha chiesto agli abitanti di mantenere un controllo popolare: « che tutto quello che è stato proposto e al quale si sta lavorando sia sotto il vostro controllo per far sì che le poche risorse che abbiamo si utilizzino bene, perchè non ci siano deviazioni, per riempire di bellezza la comunità».
«Se tutti partecipiamo, ha sottolineato il Primo Segretario, ci renderemo conto che noi possiamo costruire il socialismo dalla comunità e che per noi la vita può cambiare, può migliorare e che tutti abbiamo uno spazio per sviluppare i nostri progetti di vita bella società che vogliamo difendere».
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