In America Latina, Europa, Asia e Africa, e negli stessi Stati Uniti, si è sentita la solidarietà con Cuba di fronte alla persistenza e l’opportunistico indurimento del blocco economico, commerciale e finanziario degli USA contro l’arcipelago.
Dai cinque continenti la voce e stata una sola: basta con questa politica criminale!
Prensa Latina ha informato che, con questo proposito è stato realizzato un presidio, a Miami, dai sostenitori del progetto “Ponti d’amore”, guidato da Carlos Lazo. «Cubano americani e statunitensi sono uniti per esprimere la loro condanna a questa politica. Stiamo lottando per il popolo cubano, perchè glielo dobbiamo», ha affermato il leader di questo movimento.
In Guatemala, artisti comunitari di San Juan Comalapa, Chimaltenango, e del gruppo Pueblo y Educación Popular, con i medici cubani, hanno realizzato una giornata medica e di murales per rendere omaggio alle brigate mediche dell’Isola presenti nel paese da 23 anni, ed hanno alzato la voce contro l’assedio economico, commerciale e finanziario imposto da Washington, che ogni anno ignora il voto maggioritario delle nazioni per porre fine alla sua politica d’ingerenza.
In El Salvador, nella Esquina Guanaco Cubana, si è svolto un incontro culturale creato dall’avvocato Raúl Martínez nel centrale parco Cuscatlán per parlare della nazione, dei Caraibi, della sua realtà delle sfide e delle rivendicazioni, ha reso onore a José Martí nel 169º anniversario della sua nascita e si è unito alla condanna contro il blocco.
L’Associazione dei Residenti José Martí, in Messico, si è unita alla grande ondata di solidarietà mondiale di domenica 30 gennaio .
Olivia Garza, dirigente di qusta organizzazione ha assicurato che continueranno a lottare senza riposo sino a che la guerra economica contro il popolo cubano sarà sconfitta.
Ottawa e Toronto, in Canada, sono state testimoni della solidarietà con Cuba, come altre città europee, in Francia e in Belgio, dove si sono viste le bandiere cubane nei viali principali, accompagnate da slogans contro il blocco.
In Liberia, Gambia e Libano sono state organizzate mostre d’appoggio all’Isola grande delle Antille. Altre manifestazioni con lo stesso fine sono state realizzate a Buenos Aires, Argentina; Santo Domingo, Repubblica Dominicana, e a La Paz, in Bolivia, tra tante nazioni.
Il membro del Burò Politico del Partito e cancelliere, Bruno Rodríguez Parrilla, ha scritto in Twitter: «Ponti d’Amore crea un marea infinita di solidarietà per domandare la fine di una politica anacronistica e disumana. Amici e connazionali all’estero hanno dimostrato il loro deciso appoggio al reclamo universale contro il blocco».
I membri del Parlamento Europeo che hanno denunciato il peso del blocco USA contro Cuba e la sua portata extraterritoriale, ai quali è stata negata la vendita dei biglietti per venire nell’Isola da parte dell’agenzia di viaggi CWT che fornisce questi servizi al Europarlamento, sono già arrivati a Cuba.
I nove legislatori e altri funzionari del gruppo Izquierda Unida, hanno visitato, in provincia di Matanzas, il municipio di Ciénaga de Zapata e la sede del Congiunto Ariístico Korimakao, ed hanno apprezzato il potenziale culturale e comunitario di questo progetto.
Nel paese di Soplillar hanno saputo dalla viva voce degli abitanti, com’era la vita in questi luoghi prima del trionfo della Rivoluzione, in condizioni di miseria o dimenticanza da parte dei governanti.
Il sito del Parlamento cubano ha informato che l’incontro con Nemesia Rodríguez Montano, fiore e carbonaia, testimone viva della barbarie dell’invasione mercenaria, sostenuta dal Governo USA contro il popolo dell’Isola grande delle Antille, è stato emozionante.
Durante la giornata sono state realizzate varie attività nella provincia di Mayabeque.
La delegazione è formata dagli euro deputati Martin Schirdewan, un presidente del Gruppo /La Izquierda Unitaria Europea/; Manu Pineda, Sandra Pereira, Konstantinos Arvanitis, Giorgos Georgiou, Sira Rego, Elena Kountoura, Leïla Chaibi e María Eugenia Rodríguez Palop, con altri funzionari.