Il presidente colombiano, Juan Manuel Santos, ha disposto di riprendere i bombardamenti contro le FARC-EP, dopo la morte dei nove soldati dell’esercito e di un sottufficiale, durante uno scontro con i membri di questa organizzazione insorgente, nel Cauca. Da Cali, capitale di questo dipartimento, il presidente ha lamentato la morte dei militari ed ha aggiunto che “questo fatto avrà conseguenze”.
“Ho deciso di togliere l’ordine di sospensione dei bombardamenti agli accampamenti delle FARC-EP sino a nuovo avviso”, una misura decretata poco più di un mese fa.
L’episodio è avvenuto la mattina di mercoledì 15 a La Esperanza, appartenente al municipio di Buenos Aires.
“Questi fatti sono risultato di un’incoerenza del governo, che ordina operativi militari contro una guerriglia in tregua”, ha detto mercoledì 15 il comandante delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP), Pastor Alape.
Dal 20 dicembre scorso questo movimento ha messo in vigore una pausa nelle sue azioni offensive a tempo indefinito ed ha chiesto all’Esecutivo d’instaurare il cessate il fuoco bilaterale, para minimizzare le vittime della popolazione civile ed avanzare verso la fine del conflitto interno che dura da più di 50 anni.
Nonostante le esortazioni di questa organizzazione degli attivisti e difensori dei diritti umani, l’amministrazione di Santos ha condizionato questa opzione e gli accordi derivati nei tavoli del dialogo tra le due parti belligeranti., installati dal 2012 a Cuba, per trovare una uscita negoziata dalla guerra.
I rappresentanti delle FARC-EP negli incontri hanno richiamato a decretare una paralisi generale delle ostilità ed hanno assicurato che tutte le azioni di guerra di questo gruppo, da quando è stata annunciata la tregua, sono state di tipo difensivo ed hanno allarmato sulla continuità degli spiegamenti terrestri contro le loro truppe, nonostante la sospensione dei bombardamenti.
“Il paese sta aspettando la notizia del cessate il fuoco bilaterale, Signor Presidente, ha insistito Alape, che ha espresso le sue condoglianze per la morte dei compatrioti in una dichiarazione alla stampa.
Il presidente Santos, nel suo discorso, ha detto che non accetterà pressioni ed ha reiterato che il silenzio dei fucili dipenderà da un accordo serio, definitivo e verificabile sul termine del conflitto interno.