Una vita, molte vite…

A Cuba da molto tempo si riconosce il diritto della donna di decidere del proprio corpo e l’aborto è legale, sicuro e gratuito

Teresa Melo

Poco tempo fa ho letto questa notizia: Agnieska T., polacca, era morta dopo il calvario del ricovero in ospedale nel dicembre 2021, durante il primo trimestre della su gravidanza di due gemelli, per problemi della sua salute.

I sintomi avevano una causa grave: la morte di uno dei due feti, certificata dai medici che la seguivano.

È doloroso. Succede.

Il fatto tremendamente disumano è stato che, date le strette leggi contro l’aborto vigenti nel paese, il feto non é stato asportato e inoltre è morto anche il secondo feto.

Sono stati estratti manualmente nove giorni dopo la morte del primo.

La madre, obbligata a mantenerli tutti quei giorni nel suo ventre mentre si decomponevano, è morta il 25 gennaio dopo vari giorni d’agonia.

Due vite che si potevano salvare.

Una cubana non sa nemmeno come definire questa informazione o quella di una bambina di 13 anni obbligata a partorire un figlio prodotto dalla  violazione di un parente stretto.

A Cuba da molto tempo si riconosce il diritto della donna di decidere del proprio corpo e l’aborto è legale, sicuro e gratuito.

Penso in questi casi, e tante storie e conflitti, mentre leggo con disciplina questa 24ª versione del progetto di Codice delle Famiglie, del quale offrono un’ampia informazione articoli, programmi di televisione e di altri media, e riassunti dei punti più nuovi.

Circolano, com’era previsto,numerose tergiversazioni, alcune malintenzionate, ignoranti, e altre semplicistiche. Ci sono quelli che per non accettare alcuna norma proposta da leggi cubane, sono disposti a rinunciare a diritti che apportano benefici.

Non sta nel mio animo voler convincere sulla  profondità e la portata di questo Codice, ma lo dobbiamo almeno alle nostre famiglie e alle persone che frequentiamo, perchè conoscano davvero il suo contenuto giusto e inclusivo, che non fa altro che fissare in bianco e nero la varietà della complessità della nostra società, che già esiste.

Io lo vedo così: è un Codice che offre e protegge diritti. Non ne toglie nessuno, ne somma altri, com’è corretto e necessario, come ha dimostrato la realtà.

Un Codice che sarà dei nostri figli e nipoti, dei nostri bambini e dei giovani, per fortuna più liberi da pesi e eredità obsolete e discriminatorie.

Tutte le famiglie sono originali.

Mentre esistono amore, rispetto e preoccupazione per il benessere di ognuno, quale sia il suo disegno è irrilevante.  Il disegno lo ha già posto la vita, più ricca e sorprendente di qualsiasi pregiudizio.

Non ci crede? Si guardi attorno. Così semplicemente: gente di tutti i colori, opzioni ed

Elezioni, ma con due sole differenze essenziali: buone o cattive persone.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.