Dichiarazione del Governo Rivoluzionario

La determinazione degli Stati Uniti a continuare la progressiva espansione della NATO verso i confini della Federazione Russa ha portato a uno scenario, con implicazioni di portata imprevedibile, che avrebbe potuto essere evitato.

Le mosse militari degli Stati Uniti e della NATO negli ultimi mesi nelle regioni adiacenti alla Russia, precedute dalla consegna di armi moderne all’Ucraina, sono ben note ed equivalgono a un progressivo accerchiamento militare.

Non è possibile esaminare con rigore e onestà l’attuale situazione in Ucraina senza valutare attentamente le giuste rivendicazioni della Federazione Russa contro gli Stati Uniti e la NATO e i fattori che hanno portato all’uso della forza e all’inosservanza dei principi giuridici e delle norme internazionali che Cuba sottoscrive e sostiene con tutto il vigore e che sono un riferimento essenziale, soprattutto per i piccoli paesi, contro l’egemonismo, gli abusi di potere e le ingiustizie.

Cuba è un difensore del diritto internazionale e impegnata nella Carta delle Nazioni Unite, che difenderà sempre la pace e si opporrà all’uso o alla minaccia della forza contro qualsiasi Stato.

Ci rammarichiamo profondamente per la perdita di vite civili innocenti in Ucraina. Il popolo cubano ha avuto e continua ad avere una relazione intima con il popolo ucraino.

La storia riterrà il governo degli Stati Uniti responsabile delle conseguenze di una dottrina militare sempre più offensiva fuori dai confini della NATO, che minaccia la pace, la sicurezza e la stabilità internazionale.

Le nostre preoccupazioni sono rafforzate dalla recente decisione della NATO di attivare, per la prima volta, la Forza di risposta dell’Alleanza.

È stato un errore ignorare per decenni le fondate richieste russe di garanzie di sicurezza e supporre che la Russia sarebbe rimasta indifesa di fronte a una minaccia diretta alla sua sicurezza nazionale. La Russia ha il diritto di difendersi. La pace non può essere raggiunta circondando e corrompendo gli Stati.

Il progetto di risoluzione sulla situazione in Ucraina non adottato dal Consiglio di sicurezza il 25 febbraio, che sarà presentato all’Assemblea generale, non era inteso come un vero contributo alla ricerca di soluzioni alla crisi attuale.

Al contrario, è un testo sbilanciato, che non tiene conto delle legittime preoccupazioni di tutte le parti coinvolte. Né riconosce la responsabilità di coloro che hanno istigato o dispiegato azioni aggressive che hanno fatto precipitare l’escalation di questo conflitto.

Sosteniamo una soluzione diplomatica seria, costruttiva e realistica dell’attuale crisi in Europa, con mezzi pacifici, che garantisca la sicurezza e la sovranità di tutti, così come la pace, la stabilità e la sicurezza regionale e internazionale.

Cuba rifiuta l’ipocrisia e i doppi standard. Bisogna ricordare che nel 1999 gli Stati Uniti e la NATO hanno lanciato una grande aggressione contro la Jugoslavia, un paese europeo che hanno frammentato, con grande costo in vite umane, per perseguire i loro obiettivi geopolitici, ignorando la Carta delle Nazioni Unite.

Gli Stati Uniti e alcuni alleati hanno usato la forza in diverse occasioni. Hanno invaso stati sovrani per provocare un cambio di regime e intervenire negli affari interni di altre nazioni che non si piegano ai loro interessi di dominio e di difesa della loro integrità territoriale e indipendenza.

Sono anche responsabili della morte di centinaia di migliaia di civili, che chiamano “danni collaterali”; di milioni di sfollati e di vaste distruzioni in tutta la geografia del nostro pianeta come risultato delle loro guerre predatorie.

L’Avana, 26 febbraio 2022

Fonte: MinRex

Traduzione: italiacuba.it

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