Il rappresentante di Cuba all’ONU: Dialogo e negoziati sono l’unico modo per risolvere il conflitto tra Russia e Ucraina.
Dichiarazione dell’ambasciatore Pedro Luis Pedroso Cuesta, rappresentante permanente di Cuba presso le Nazioni Unite, alla sessione speciale d’emergenza dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla situazione in Ucraina. New York, 1 marzo 2022.
Signor Presidente:
Il governo cubano ha emesso, lo scorso 26 febbraio, una dichiarazione sugli eventi in Ucraina, in cui ha espresso chiaramente la sua posizione a favore di una soluzione che garantisca la sicurezza e la sovranità di tutti e che affronti le legittime preoccupazioni umanitarie.
Cuba è un difensore del diritto internazionale e impegnata nella Carta delle Nazioni Unite, che difenderà sempre la pace e si opporrà, senza ambiguità, all’uso o alla minaccia di uso della forza contro qualsiasi Stato.
Per questo sosteniamo con forza la Proclamazione dell’America Latina e dei Caraibi come zona di pace, firmata all’Avana dai capi di Stato e di governo della nostra regione nel 2014.
Cuba è anche impegnata nel diritto internazionale umanitario e chiede a tutte le parti di proteggere la popolazione, le sue proprietà e le infrastrutture civili.
Ci rammarichiamo profondamente per la perdita di vite civili innocenti in Ucraina. Il popolo cubano ha avuto e continua ad avere una relazione intima con il popolo ucraino.
Signor Presidente:
Non è possibile esaminare l’attuale situazione in Ucraina con rigore e onestà senza valutare attentamente i fattori che hanno portato all’uso della forza e al mancato rispetto dei principi legali e delle norme internazionali.
Cuba sottoscrive e sostiene vigorosamente questi principi e norme, che sono un riferimento essenziale, soprattutto per i piccoli paesi, contro l’egemonismo, gli abusi di potere e l’ingiustizia.
La determinazione degli Stati Uniti a continuare la progressiva espansione della NATO verso i confini della Federazione Russa ha portato a uno scenario con implicazioni di vasta portata e imprevedibili che avrebbero potuto essere evitate.
Le mosse militari degli Stati Uniti e della NATO negli ultimi mesi nelle regioni adiacenti alla Russia, precedute dalla consegna di armi moderne all’Ucraina, pari a un progressivo accerchiamento militare, sono ben note.
È stato un errore ignorare per decenni le fondate richieste russe di garanzie di sicurezza e supporre che la Russia sarebbe rimasta indifesa di fronte a una minaccia diretta alla sua sicurezza nazionale. La pace non può essere raggiunta circondando e corrompendo gli stati.
La storia riterrà il governo degli Stati Uniti responsabile delle conseguenze di una dottrina militare sempre più offensiva fuori dai confini della NATO, che minaccia la pace, la sicurezza e la stabilità internazionale.
Le nostre preoccupazioni sono rafforzate dalla recente decisione della NATO di attivare, per la prima volta, la NATO Response Force.
Cuba rifiuta l’ipocrisia e i doppi standard. Bisogna ricordare che nel 1999, gli Stati Uniti e la NATO hanno lanciato una grande aggressione contro la Jugoslavia, un paese europeo che hanno frammentato, con grande costo in vite umane, secondo i loro obiettivi geopolitici, ignorando la Carta delle Nazioni Unite.
Gli Stati Uniti e alcuni alleati hanno usato la forza in diverse occasioni. Hanno invaso stati sovrani per provocare un cambio di regime e intervenire negli affari interni di altre nazioni che non si piegano ai loro interessi di dominio e di difesa della loro integrità territoriale e indipendenza.
Sono anche responsabili della morte di centinaia di migliaia di civili, che chiamano “danni collaterali”; di milioni di sfollati e di vaste distruzioni nella geografia del nostro pianeta come risultato delle loro guerre predatorie.
Signor Presidente:
Il progetto di risoluzione sulla situazione in Ucraina non adottato dal Consiglio di sicurezza il 25 febbraio non era inteso come un vero contributo alla ricerca di soluzioni alla crisi attuale.
Il testo all’esame di questa Assemblea Generale soffre delle stesse carenze e del necessario equilibrio.
Non tiene conto delle legittime preoccupazioni di tutte le parti coinvolte. Né riconosce la responsabilità di coloro che hanno istigato o dispiegato azioni aggressive che hanno fatto precipitare l’escalation di questo conflitto.
Signor Presidente:
Accogliamo con favore l’inizio dei negoziati tra la Russia e l’Ucraina. Il dialogo e i negoziati, non la guerra, sono l’unico modo per risolvere il conflitto.
Cuba continuerà a sostenere una soluzione diplomatica seria, costruttiva e realistica dell’attuale crisi in Europa, con mezzi pacifici, che garantisca la sicurezza e la sovranità di tutti, così come la pace, la stabilità e la sicurezza regionale e internazionale.
Grazie mille
Fonte: http://www.cubadebate.cu/…/representante-de-cuba-ante…/
Traduzione: @associazione nazionale di amicizia italia-cuba
ONU: Cuba perora una soluzione diplomatica seria, costruttiva e realista dell’attuale crisi in Europa
Il Rappresentante Permanente di Cuba all’ONU ha espresso la posizione ufficiale di Cuba rispetto la situazione in Ucrania durante l’Assemblea Generale della ONU, realizzata martedì 1 marzo in Nuova York.
Nuria Barbosa León
Il rappresentante permanente di Cuba nelle Nazioni Unite, l’ambasciatore Pedro Luis Pedroso Cuesta, ha riaffermato la posizione di Cuba rispetto la situazione in Ucrania, durante il periodo straordinario di sessioni d’emergenza dell’Assemblea Generale della ONU, martedì 1 marzo in Nuova York.
Il diplomatico ha reiterato i principali argomenti esposti dal Governo Rivoluzionario nella dichiarazione pubblicata lo scorso 26 febbraio, quando è stata comunicata la posizione a favore di una soluzione che garantisca la scurezza e la sovranità di tutti e che attenda le legittime preoccupazioni umanitarie.
Le parole di Pedroso Cuesta, pubblicate nella web della Cancelleria, descrivono la situazione provocata dall’impegno statunitense nel continuare la progressiva espansione della NATO verso le frontiere della Federazione della Rusia, che ha condotto a uno scenario che si poteva evitare.
Ha ricordato che Cuba è un paese che difende il Diritto Internazionale e impegnato con la Carta delle Nazioni Unite che difenderà sempre la pace e si opporrà all’uso o alla minaccia della forza contro qualsiasi Stato. Inoltre ha lamentato profondamente le perdite di vite di civili innocenti in Ucrania.
«Il popolo cubano ha tenuto ed ha una relazione profonda con il popolo ucrainiano», ha affermato.
Poi ha insistito che la storia esigerà responsabilità dal Governo degli Stati Uniti per le conseguenze di una dottrina militare sempre più offensiva, che minaccia la pace, la sicurezza e la stabilità internazionali.
La Russia ha il diritto di difendersi. Non si può conseguire la pace assediando o circondando gli Stati», ha sottolineato.
Il diplomatico ha riconosciuto che il progetto di risoluzione sulla situazione in Ucraina non approvato dal Consiglio di Sicurezza il 25 febbraio, non è stato concepito come un reale contributo alla ricerca di soluzioni alla crisi attuale.
«Il testo che questa Assemblea General sta considerando non offre le carenze minime e il necessario bilancio. Non considera le legittime preoccupazioni di tutte le parti coinvolte.
Non riconosce nemmeno la responsabilità di coloro che hanno istigato e realizzato azioni aggressive che hanno precipitato la scalata di questo conflitto», ha puntualizzato nel dibattito di martedì 1º marzo.
Pedro Luis Pedroso Cuesta ha affermato che l’Isola accoglie con beneplacito l’inizio dei negoziati tra Russia e Ucrania perchè questa è l’unica via per la soluzione del conflitto. «Cuba, ha detto continuerà sostenere una soluzione diplomatica seria, costruttiva e realista dell’attuale crisi in Europa con mezzi pacifici che garantiscano la sicurezza e la sovranità di tutti, la stabilità e la sicurezza regionale e internazionale.