La percezione del rischio è chiave per evitare il consumo delle droghe in Cuba

Il consumo di droghe è un flagello che distrugge l’essere umano, la famiglia e la società, e in questi due anni di pandemia di COVID-19 si è lavorato per mantenere bassi livelli di morbilità per questa causa.

Per evitare il consumo delle droghe in Cuba, la percezione di rischio è una chiave.

Questa strategia ha componenti importanti che vanno dalla promozione e l’educazione per la salute e la comunicazione, per incidere sulla popolazione con tutti gli strumenti tra i quali le reti sociali e i media tradizionali.

La dottoressa Carmen Borrego Calzadilla, capo della sezione di salute mentale del ministero di Salute Pubblica (Minsap), lo ha assicurato durante il suo intervento nel programma Mesa Redonda, citata nel sito del Minsap.

Il consumo di droghe è un flagello che distrugge l’essere umano, la famiglia e la società, e in questi due anni di pandemia della COVID-19 si è lavorato per mantenere bassi livelli di morbilità per questa causa.

La funzionaria ha spiegato che in questo tempo si è mantenuta la vitalità dei servizi di salute mentale e d’appoggio psicosociale, e si è attualizzato l’ambito regolatore della strategia attuale di prevenzione e attenzione integrale alle dipendenze.

Borrego Calzadilla ha segnalato che è stato ampliato anche il servizio della Linea confidenziale anti droghe, che si mantiene il vincolo attraverso i gruppi di WhatsApp e si è lavorato con la Federazione delle Donne Cubane nell’identificazione delle manifestazioni di violenza.

Questo è un fenomeno che va visto in maniera integrale per preservare la salute mentale, ha precisato ed ha aggiunto che è stata sviluppata l’applicazione MochiMente, un compendio di materiali didattici per i bambini, gli adolescenti, la famiglia e il personale di Salute a proposito dell’automedicazione e l’auto responsabilità.

La specialista ha detto che non possiamo cambiare la presenza sempre maggiore delle droghe nel mondo, nè la loro depenalizzazione in alcuni paesi con fini medicinali o ricreativi, ma possiamo incidere sulla percezione del rischio della nostra popolazione, soprattutto nei più giovani.

La capo della sezione di Salute Mentale ha insistito che il consumo di droghe influisce in maniera negativa sul sistema nervoso immaturo degli adolescenti e da lì l’importanza di dare loro strumenti perché  decidano il meglio per la loro salute.

L’intervento citato nel sito del Minsap, ha segnalato che nei municipi cubani esistono centri comunitari di salute mentale che s’integrano con le differenti istituzioni per accompagnare la famiglia cubana anche di fronte a questo flagello.

Borrego Calzadilla ha sottolineato il  lavoro preventivo di controllo e fiscalizzazione del Minsap come membro della Commissione Nazionale delle Droghe dal 1999. Inoltre si conta con un Programma Nazionale di Prevenzione e Controllo per le Dipendenze e un Piano d’Azione con la partecipazione multidisciplinare e intersettoriale, che con gli anni si è perfezionato, in accordo con il comportamento del fenomeno a livello mondiale.

Nel suo intervento durante la trasmissione  televisiva Mesa Redonda, ha risaltato il lavoro del professor Ricardo González Menéndez e i suoi apporti alla difesa della gioventù, la famiglia e le persone vittime delle droghe.

Il professore ha iniziato il camino nell’organizzazione e l’attualizzazione del programma ed ha contribuito a dirigere uno sguardo integrale sui gruppi a rischio come la popolazione infantile e giovanile, ha segnalato  ancora la pubblicazione.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.