Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha sottolineato ieri il significato storico dell’Assemblea di Guáimaro (1869) e la proclamazione del Partito Rivoluzionario Cubano (1892).
Attraverso il suo account Twitter, il presidente ha ricordato entrambi gli anniversari e ha scritto: “Da queste radici germoglia il solido tronco della nazione”.
Nell’Assemblea di Guáimaro, i delegati dell’Oriente, del Centro (Camagüey) e della Giunta Rivoluzionaria di Las Villas, diedero vita al primo statuto legale della storia repubblicana di Cuba per organizzare il paese come stato politico indipendente.
La Costituzione redatta a quel tempo era strutturata in 29 articoli, in cui si chiariva la segmentazione dell’isola in quattro Stati con poteri di inviare una rappresentanza uguale alla Camera.
Il testo stabiliva l’obbligo di eleggere ed essere eletti, riconosceva la condizione di uomo libero a tutti gli abitanti di Cuba, così come il dovere e il diritto di essere soldati dell’esercito di liberazione, insieme ad altre garanzie civili.
Più di due decenni dopo quell’evento e sostenuto dalle prime associazioni patriottiche, l’Eroe Nazionale cubano José Martí proclamò il 10 aprile 1892 la fondazione del Partito Rivoluzionario Cubano (PRC), con l’obiettivo principale di raggiungere l’indipendenza assoluta della più grande delle Antille.
Secondo i documenti storici, tra i momenti decisivi di quell’organizzazione ci fu l’elezione dei suoi unici funzionari: il delegato (Martí) e il tesoriere (Benjamín Guerra).
Questo partito unì i patrioti che ancora una volta combatterono il colonialismo spagnolo sull’isola e raccolsero risorse per la lotta.
Fonte: Prensa Latina
Traduzione: italiacuba.it