Nelle città di USA, Canada, Cile, Spagna, Timor Leste, Nicaragua, Messico, Bahamas, Antigua y Barbuda, Uruguay, Belice, Finlandia, Svezia, Guatemala, Giamaica, Guinea-Bissau, Tunisia e Italia le voci si sono sommate alla Carovana Internazionale contro il Blocco, portando messaggi di condanna di questa politica.
Attivisti in varie città del mondo ieri domenica 24 hanno occupato le strade per esigere la fine del blocco USA contro Cuba.
Il membro del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e ministro delle Relazioni Estere, Bruno Rodríguez Parrilla, ha riconosciuto nel suo account in Twitter che i ponti d’amore con il nostro popolo si motiplicano attorno al mondo.
«Amici , connazionali e organizzazioni solidali esigono la fine della politica di maltrattamento, persecuzione e asfissia contro Cuba. Il clamore d’eliminare il blocco è evidente e travolgente», ha aggiunto il Cancelliere.
Domenica 24, cubani residenti e amici solidali in differenti latitudini si sono sommati alla Carovana Internazionale contro il blocco e hanno percorso le strade principali delle città, a piedi o in auto, portando messaggi di condanna contro questa politica e questo dimostra il crescente appoggio verso il nostro paese.
La Cancelleria di Cuba in Twitter, ha informato che si sono svolte manifestazioni di solidarietà in città di USA, Canada, Cile, Spagna, TimorLeste, Nicaragua, Messico, Bahamas, Antigua y Barbuda, Uruguay, Belice, Finlandia, Svezia, Guatemala, Giamaica, Guinea-Bissau, Tunisia e Italia.
Queste carovane mondiali sono iniziate nel 2019. Movimenti di solidarietà come il Progetto Ponti d’Amore, il Canale Europa per Cuba e Unblock Cuba, tra gli altri gruppi d’amici, hanno reiterato che non smetteranno le attività sino a quando finirà l’aggressione statunitense.
Ogni giorno sono di più le voci che si uniscono al legittimo reclamo dell’Isola Grande delle Antille.