Cuba denuncia che il governo USA la esclude dai preparativi del 9º Vertice delle Americhe
Dichiarazioni del ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, alla stampa nazionale e straniera. 25 aprile 2022
Vi ringrazio per la vostra presenza.
Devo denunciare che il governo degli USA ha deciso d’escludere la Repubblica di Cuba dai preparativi del 9º Vertice delle Americhe che si realizzerà a Los Ángeles dal 8 al 10 giugno e che esercita in questi momenti forti pressioni su numerosi governi della regione che si oppongono in maniera privata e rispettosa a questa esclusione.
Il governo degli USA inganna l’opinione pubblica e i governi dell’emisfero dicendo che non ha ancora preso decisioni sugli inviti.
Chiedo rispettosamente al segretario di Stato Blinken di dire in maniera onesta se Cuba sarà invitata o no al 9º Vertice delle Americhe.
Un tema principale, stando ai preparativi dell’incontro, sarà la salute.
E devo informare il nostro popolo e l’opinione pubblica internazionale che in questi momenti si negozia in forma opaca, con bastante elementi neoliberali e con molte carenze in relazione alle necessità reali dei popoli rispetto alla pandemia della Covid 19, alle cause strutturali dei sistemi di salute precari che hanno portato conseguenze tragiche e provocato un numero terribilmente alto di morti nel nostro emisfero, includendo gli USA e che evade la cooperazione istituzionale e i finanziamenti elementari per poter abbordare queste sequele, che si negozia in questo momento in maniera opaca un detto Piano di Salute e Resistenza delle Americhe sino al 2030.
Devo dire che questi negoziati si sostengono in maniera oscura con l’esclusione di Cuba e di altri Stati membri dell’ Organizzazione Panamericana della Salute che partecipano a questi processi contravvenendo i suoi propri mandati.
Cuba sempre in maniera modesta, ma altruista e persistente, ha offerto le possibilità di cooperazione internazionale in materia di salute, riconosciuta a scala mondiale.
Le vaccinazioni latino americane del Covid sono cubane. Le brigate mediche che hanno coperto le emergenze della Covid-19 nella regione e nell’emisfero in più di 50 paesi del pianeta erano cubane.
La presenza medica cubana di fronte ai disastri e alle epidemie precedenti, la disposizione di decine di migliaia di borse di studio di medicina per giovani con scarse entrate, latinoamericani, dei Caraibi e statunitensi, l’esistenza della Scuola Latinoamericana di Medicina a L’Avana, l’Operazione Miracolo che ha ridato la vista a milioni di persone con scarse entrate, la capacità di Cuba di stabilire la cooperazione trasferire tecnologie, apportare prodotti farmaceutici, vaccini e nuovi trattamenti, la capacità di condividere protocolli e medicinali modernissimi nell’ambito della salute sarebbero convenienti e opererebbero a beneficio dei nostri popoli, che sono stati tenuti in conto in questo processo.
Con gli stessi Stati Uniti Cuba ha sostenuto ed ha proposto in numerose occasioni azioni di cooperazione in materia di salute. Ricordo nel caso di Haití, in vari momenti in particolare dopo vari terremoti, in El Salvador, in Paquistan, in situazioni di disastri.
Abbiamo offerto e stabilito cooperazione di salute con gli USA in Liberia, durante l’epidemia di Ebola e con altri paesi in Africa occidentale.
Dopo i terribili fatti dell’ 11 settembre del 2001 la Repubblica di Cuba ha offerto immediatamente la cooperazione medica,abbiamo offerto plasma per i feriti, abbiamo offerto antibiotici all’allora ufficio d’interesse degli USA a L’Avana.
Abbiamo offerto equipaggiamenti e personale per utilizzare il Sistema Ultra Micro Analitico, una tecnologia sviluppata da Cuba per realizzare investigazioni di massa di fronte al focus di antrax.
Quando è avvenuto il devastante uragano Katrina, Cuba ha offerto personale medico ed ha battezzato il suo contingente, oggi conosciuto a livello mondiale, con il nome del giovane combattente statunitense per l’indipendenza di Cuba, Henry Reeves.
Studenti degli USA hanno frequentato e frequentano corsi facoltà di medicina in Cuba e di fronte alla recente e curiosa offerta del governo degli Stati Uniti di un milione di vaccini contro la Covid nel momento in cui il paese aveva già vaccinato tutta la popolazione. Abbiamo offerto al governo degli USA di sviluppare un progetto triangolare con vaccini e personale della salute dei due paesi a beneficio delle nazioni necessitate della nostra regione, ma sino ad oggi non ci sono state risposte dal governo statunitense.
Gli USA mandano soldati e non medici, le loro multinazionali hanno lucrato in maniera oscena con la pandemia della Covid. Il meccanismo che gli USA hanno fomentato, Covax, non ha soddisfatto i suoi obiettivi.
Il governo degli USA ha fatto un uso politico dei suoi vaccini. In relazione a Cuba, ha mantenuto il blocco indurito a livelli estremi durante la pandemia, usata come un’alleata tattica. Ha impedito con il blocco la consegna a Cuba di ventilatori polmonari nel momento di maggior domanda e ha reso difficile l’acquisto di materiali e prodotti indispensabili per la preparazione industriale delle vaccinazioni cubane contro la Covid.
È stato chiaramente precisato nei giorni della crisi della produzione d’ossigeno nel nostro paese nel momento più acuto della pandemia, crisi dovuta a un’avaria del nostro impianto principale, che per importare ossigeno degli Stati Uniti ci vuole una licenza specifica per permettere eccezioni al blocco Cuba non ha mai ricevuto offerte dal governo degli Stati Uniti in relazione alla pandemia. Non soprende perchè è stata l’applicazione spietata e crudele del blocco nell’ambito della salute, uno degli elementi più discutibili e noti del blocco contro l’Isola.
Ricordo sempre, e li porto nel cuore, i casi di bambine e bambini colpiti dal blocco, alcuni al prezzo di non poter contare su cure idonee o soffrire dolori e prolungati ricoveri.
Ricordo le denunce nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la proibizione fatta a Cuba di comprare cateterismi pediatrici chiamati Amplatzer. Ricordo i casi di bambini e bambine cubani che siamo riusciti a salvare senza però riuscire a preservare i loro occhi colpiti da retinoplastoma, per effetto del blocco.
Ricordo i casi di bambine e bambini- una di loro morta di recente a 13 anni per un cancro osseo – che non hanno potuto ricevere protesi estensibili.
Il blocco asfissia la nostra economia. Inoltre è stato accompagnato in maniera vergognosa da una campagna del governo degli USA contro la cooperazione medica internazionale di Cuba e da pressioni contro terzi paesi per cercare di privarli di questa.
Un altro elemento principale con il quale si pretende d’ escludere Cuba dal Vertice è l’emigrazione.
Si elabora anche alle spalle dell’opinione pubblica internazionale, statunitense, latinoamericana e canadese, un documento dal lungo titolo: Carta d’ Intesa sulla Gestione Migratoria e Protezione dei Migranti.
È un codice che pretende d’obbligare gli Stati latino americani e caraibici a reprimere l’emigrazione, ad assolvere i migranti che gli USA decidono di processare fuori dal loro territorio, che incorpora elementi della visione statunitense razzista, xenofoba e sfruttatrice dei nostri migranti, che non serve in alcun modo per le cause reali della migrazione, ma che sì , senza dubbio, offre palliativi, stimoli, finanziamenti e incentivi economici ai paesi che emettono emigranti negli USA e più vicino alle loro frontiere per attenuare questo processo.
Con Cuba, senza dubbio la loro ricetta è l’ indurimento estremo del blocco provocare privazioni alle famigie cubane, l’ applicazione del crudo memorandum del vice segretario Mallory: “deprimire i salari, provocare fame, disesperazione e il crollo del governo”, è la ricetta statunitense in relazione con Cuba.
Il blocco è la causa fondamentale dei problemi della nostra economia e la politica di massima pressione applicato dal presidente Donald Trump e che il presidente Joseph Biden, applica oggi con uguale rigore, includendo le 243 misure estreme degli ultimi anni o l’indurimento totale avvenuto nel 2019, sono determinanti nei problemi che il nostro popolo affronta quotidianamente, le privazioni che soffre , le mancanze di rifornimenti, gli apagones,(mancanza d’ elettrcità) le code, le difficoltà del trasporto e i prezzi.
Ora informerò su un uovo dato con i calcoli sino al primo semestre dell’anno 2021,dei danni del blocco economico, comerciale e finananziario imposto a Cuba dal governo degli USA.
I danni accumulati a prezzi correnti totalizzano 150 mila 410 milioni di dollari. Considerando la svalutazione del dollaro nel mercato internazionale, questi danni raggiungono un bilione 326 mila 432 milioni di dollari.
Un milione di milloni, più 326 mila 432 milioni di dollari, per una piccola economia sottosviluppata come la cubana.
Più di 12 milioni di dollari al giorno, più 365 milioni di dollari al mese sono l’impatto del blocco ed è chiaro che questa realtà si riflette nella vita quotidiana delle nostre famiglie e chiaramente è una delle cause dell’emigrazione da Cuba che come in altre parti è fondamentalmente economica .
Di fronte a questo fatto, paradossalmente e con profondo cinismo, la condotta in materia migratoria del governo degli USA è stata tagliare i canali regolari della migrazione dei cubani in questo paese.
Tagliare i canali regolari, tagliare i canalí sicuri e impedire la migrazione e i viaggi dei cubani verso gli USA .
È una politica distinta da quella che segue con qualsiasi altro paese del pianeta, è selettiva e discriminatoria.
Il governo USA non rispetta i suoi obblighi legali secondo gli accordi migratori firmati e vigenti di consegnare un minimo di 20mila visti annuali ai migranti.
Con pretesti incredibili ha chiuso i servizi consolari a L’Avana.
Obbliga i cubani a viaggiare in Guyana, per ottenere visti d’emigranti, con i prezzi esorbitanti che impone questo viaggio e i requisiti necessari per un lungo periodo lì.
Ha tagliato anche i canali di viaggio verso e da terzi paesi, segue una politica d’imposizioni a paesi di transito, d’ imposizione di ostacoli, di riduzione dei visti a cittadini cubani.
Il governo USA ha ristretto severamente acnhe i voli a Cuba in particolare fuori da L’Avana, ha ridotto il tempo dei visti e segue una politica di negazione dei visti per viaggiatori cubani.
La novità è che ha imposto negli ultimi mesi a terzi paesi l’imposizione di visti di transito discriminanti contro i viaggiatori cubani e obbliga a ridurre le cifre di questi.
D’altra parte con la sua politica, la sua propaganda, i suoi strumenti illegali e la sua propria pratica migratoria, il governo degli USA favorisce la migrazione illegale, ma tratta in modo privilegiato e con bruta manipolazione politica i migranti illegali cubani.
La Legge di Ajuste cubano ha piena vigenza e costa vite umane.
La sua propaganda che inganna e la sua persistente manipolazione politica nelle reti digitali, in particolare del Dipartimento di Stato e dell’Ambasciata degli USA a L’Avana sono un fomento costante all’emigrazione irregolare disordinata e insicura.
Con questa politica, il governo degli USA inganna i cubani che desiderano emigrare. Non soni i paesi di transito: è il governo degli USA che ha imposto le difficoltà che soffrono i nostri viaggiatori migranti anche per arrivare e stare in transito in maniera regolare in terzi paesi.
È un paradosso perchè senza dubbio abbiamo tenuto conversazioni ufficiali che sono un segno positivo,
Il riconoscimento che ha fatto in queste conversazioni il governo degli Stati Uniti della piena vigenza degli accordi è senza dubbio coretto e positiva; il riconoscimento che ha fatto la delegazione degli USA a queste conversazioni migratorie da quando il suo governo non ha rispettato gli accordi migratori , interrompendo il compimento degli accordi migratori ed ha annunciato che desidera riprendere l’osservanza, l’applicazione e il compimento di questi accordi, sono segni positivi.
È positivo anche il nuovo inizio dei servizi consolari a L’Avana anche se è stato detto che saranno limitati
Ma questa politica è incoerente, contraddittoria, indurire il blocco, cercare di restringere l’emigrazione, pretendere la discussione emisferica di questi temi ed escludere Cuba che avrebbe molto da dire su tutto questo.
Per questo chiedo al governo degli USA quando rispetteranno l’obbligo dei 20mila visti. Quanti visti per gli emigranti cubani si assegneranno nel 2022. Perchè la gran maggioranza di loro dovrà continuare a passare in Guyana.
Sino a quando si dovrà viaggiare in un terzo paese per ottenere visti di emigranti o viaggiatori. Cosa accadrà con la riunificazione familiare.
Un terzo punto del Vertice delle Americhe è quello della democrazia e dei diritti umani Nei negoziati torbidi che avvengono oggi si pretende d’imporre che l’Organizzazione degli Stati Americani, certifichi tutte le elezioni della regione
È la stessa OSA del colpo in Bolivia, ed è l’istituzione degli USA storicamente responsabile dei colpi di Stato nella nostra regione e responsabile anche dei colpi in decenni recenti contro governi progressisti.
Come si può realizzare un Vertice centrato sulla democrazia, escludendo per capriccio arbitrario dell’anfitrione determinati paesi dell’America Latina e dei Caraibi?
Qualcosa antidemocrático può accadere a qualcuno?
Il blocco a Cuba è una violazione di massa, flagrante e sistematico dei diritti umani dei cubani, delle famiglie cubane negli USA e anche degli statunitensi.
Gli USA non hanno alcuna autorità morale per erigersi a modello in questa materia nè per criticare altri. I diritti della salute, la popolazione al di sotto del livello di povertà, il diritto all’educazione, all’alimentazione, le politiche repressive contro l’emigrazione, la mancanza di protezione e d’assistenza ai settori con scarse entrate.
La repressione delle minoranze, le restrizioni dei diritti sindacali, lo sfruttamento e la repressione dei popoli e delle culture originarie, la mancanza di uguaglianza di genere, il razzismo, la discriminazione contro gli afro statunitensi.
La brutalità della polizia e più di mille morti l’anno scorso per sparatorie della polizia, lo sfruttamento del lavoro nelle carceri private, la violenza e le armi da fuoco, la repressione dei diritti riproduttivi e di pianificazione familiare, le guerre, le prigioni segrete, i sequestri, le esecuzioni extra giudiziarie, l’uso della tortura.
Gli USA sono l’unico paese che non è parte della Convenzione dei Diritti del Bambino.
Secondo il censimento sulla povertà negli Stati Uniti pubblicato dall’Organizzazione in Difesa dei Bambini, del 2019, più di dieci milioni di bambini, il 14,4%, vivevano in condizioni di estrema povertà.
Il 71% dei bambini statunitensi che vivono in povertà sono negri. 4,4 milioni di bambini sono senza assistenza nè assicurazione medica.
Secondo le istituzioni statunitensi e il Centro di Giustizia Giovanile oggi ci sono negli USA 2600 giovani condannati all’ergastolo, senza libertà condizionale, condannati a vita da quando erano minorenni.
Secondo un’altra istituzione statunitense, il Fondo per la Difesa dei Bambini, ci sono almeno 10mila minori di 18 anni statunitensi in prigioni nordamericane,e l’Unione Americana per le Libertà Civili, sempre statunitense, riporta che ci sono almeno 60mila persone recluse negli USA con meno di 18 anni.
Nel 2021, e come media in quelli precedenti, ci sono stati 600mila- 700mila arresti di minorenni negli USA come ogni anno, informa anche il Fondo di Difesa per i bambini .
Il governo degli Stati Uniti potrà esibire poco sulla democrazia in questo Vertice incompleto dopo l’ultima campagna presidenziale e le elezioni presidenziali, l’assalto al Capitolio, i richiami politici alla sedizione e alla corruzione della politica.
Offro al governo degli USA di discutere questi temi in maniera multilaterale e bilaterale ed anche nello stesso Vertice. E chiedo al Dipartimento di Stato degli USA di discutere se permetteranno alla società civile dell’emisfero di partecipare senza esclusioni, o saranno quelli della lista della OSA che sono le organizzazioni non governative finanziate dal governo degli USA che potranno accedere a Los Ángeles?
Ambientalisti, attivisti per il disarmo, includendo il disarmo nucleare, pacifisti, minoranze, sindacalisti, femministe, movimenti indigeni popolari, potranno andare?
Domando direttamente se le organizzazioni non governative o i rappresentanti della ricca società civile cubana riceveranno i visti per permettere la loro partecipazione.
Il 9º Vertice delle Americhe potrebbe essere un’opportunità se, includendo e con uguaglianza di condizioni per tutti paesi, si dibattessero senza esclusioni e con sincero impegno i problemi più scottanti che danneggiano il continente.
Cuba appoggia gli sforzi genuini per fomentare il dialogo, i vincoli e la cooperazione tra Nuestra America, l’America Bolivariana e Martiana e gli USA, tra la comunità degli Stati latinoamericani e dei Caraibi e il governo degli Stati uniti.
L’ esclusione di Cuba che s’intravede costituirebbe un grave passo indietro storico in relazione con i due Vertici precedenti ai quali Cuba ha partecipato in uguaglianza, con la sua voce ferma, diversa, ma sempre serena, rispettosa e costruttiva.
Era stata invitata come risultato del fermo reclamo che pongono anche oggi numerosi governi dell’America Latina e dei Caraibi contro il governo degli USA perché non avvenga l’esclusione che denuncio.
Sarebbe sorprendente che il presidente Joseph Biden sia parte della politica del governo del quale era già vice presidente e che per la prima volta aveva invitato Cuba a un Vertice e ancora più sbalorditivo e paradossale che sia parte della politica del presidente repubblicano Donald Trump, cha aveva invitato Cuba al vertice di Lima.
Io suppongo che lo dovrà spiegare ai suoi elettori
Il paese anfitrione del Vertice non ha alcun diritti d’imporre esclusioni arbitrarie e sarebbe una decisione politicamente motivata e senza atro sostento che false accuse e una doppia morale per occultare la vera natura di questa esclusione, vincolata alla politica interna ed elettorale degli USA.
Appoggiamo le ferme e legittime decisioni del Governo di Riconciliazione e dell’Unità Nazionale del Nicaragua, appartato dalla OSA e dal Vertice.
Ci opponiamo all’esclusione di qualsiasi paese o alla partecipazione di rappresentanti illegittimi, imposta dal governo degli USA che dovrebbe comprendere che la regione dell’America Latina e dei Caraibi è cambiata per sempre,e che non c’è spazio per restaurare la Dottrina Monroe e la visione panamericanista contro quella lottata da José Martí e contro quella che continueremo a combattere con fermezza e lealtà.
Cuba, che difende con fermezza l’unità nella diversità di Nuestra America, ringrazia oggi profondamente i popoli e i governi che mantengono una posizione coraggiosa, degna e solidale, reclamando al governo degli USA che Cuba non sia esclusa dal 9º Vertice delle Americhe.
Molte grazie.
Cuba ha esortato gli USA a rispondere alla sua esclusione dal Vertice delle Americhe
Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez ha denunciato oggi l’esclusione dell’isola dalla preparazione del Vertice delle Americhe e la negoziazione di un documento sulla salute che ignora la realtà latinoamericana.
Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez ha denunciato oggi l’esclusione dell’isola dalla preparazione del Vertice delle Americhe e la negoziazione di un documento sulla salute che ignora la realtà latinoamericana.
In una dichiarazione davanti alla stampa nazionale ed estera, il ministro degli esteri ha sottolineato che Washington sta ingannando l’opinione pubblica sugli inviti alla riunione prevista per Los Angeles in giugno.
Secondo Rodríguez, gli Stati Uniti stanno anche esercitando una forte pressione su numerosi paesi della regione che si oppongono a questa esclusione.
Si può pensare a qualcosa di più antidemocratico? ha chiesto il capo della diplomazia cubana.
“Un punto centrale dell’evento sarà la salute, e devo segnalare a questo proposito che un piano d’azione sulla salute e la resilienza nelle Americhe fino al 2030 si sta negoziando in modo opaco con molti elementi neoliberali e con molte carenze rispetto alle reali esigenze dei popoli”, ha sottolineato.
Il ministro degli Esteri ha dichiarato che questi accordi sono sostenuti con l’esclusione di Cuba e di altri stati membri dell’Organizzazione Panamericana della Salute che partecipano a questi processi.
“Cuba ha modestamente ma altruisticamente e persistentemente fornito una cooperazione internazionale nel campo della salute che è riconosciuta su scala mondiale”, ha sostenuto.
Il ministro ha ricordato il sostegno della nazione caraibica alla salute in molti paesi della regione, compresi gli Stati Uniti, nonostante la campagna diffamatoria di Washington per screditarla a livello internazionale.
Inoltre, Rodríguez ha anche respinto la negoziazione di un altro documento sulla migrazione alle spalle dell’opinione pubblica internazionale, che mira a costringere gli stati latinoamericani a reprimere la migrazione e ad assolvere i migranti che gli Stati Uniti rifiutano, con una visione razzista e xenofoba.
Cuba afferma che gli Stati Uniti non hanno autorità morale sui diritti umani
Il ministro, Bruno Rodríguez, ha affermato che gli Stati Uniti non hanno l’autorità morale per porsi come modello di difesa dei diritti umani.
In dichiarazioni alla stampa nazionale ed estera, il ministro degli Esteri cubano ha segnalato che si tratta di una questione che sarà discussa nel prossimo Vertice delle Americhe, che si terrà a Los Angeles, negli Stati Uniti, dal quale gli Stati Uniti intendono escludere la nazione caraibica.
Ha invitato il governo della potenza del nord a parlare bilateralmente o multilateralmente di questa delicata questione in cui, ha detto, Washington ha molti problemi.
Rodríguez ha menzionato il blocco che gli Stati Uniti mantengono da più di sei decenni contro Cuba, che si intensifica anche nel mezzo della pandemia Covid-19, causando carenze, ostacolando lo sviluppo e costituendo la più grande violazione dei diritti della sua popolazione.
Ha anche descritto la politica migratoria di Washington come selettiva e discriminatoria, che promuove la migrazione irregolare e insicura e impone ostacoli ai viaggiatori.
Ha ricordato che gli Stati Uniti stanno violando gli accordi bilaterali per concedere almeno 20.000 visti all’anno ai cittadini cubani, mentre interrompono i loro servizi consolari all’Avana, riducono i voli e seguono una politica di negazione dei visti ai cittadini cubani.
La piena validità della Legge di adeguamento cubano, la propaganda ingannevole e la persistente manipolazione politica nelle reti sociali, costituiscono un costante incoraggiamento alla migrazione disordinata e insicura, ha detto.
Ha sottolineato che il IX Vertice delle Americhe potrebbe ancora essere un’opportunità per discutere i problemi più urgenti del continente, se non escludesse i paesi della regione.
Ha detto che Cuba sostiene gli sforzi per promuovere il dialogo e la cooperazione tra l’America Latina e gli Stati Uniti, e la sua esclusione costituirebbe una grave battuta d’arresto storica rispetto ai due vertici precedenti, che includevano la sua partecipazione.
Sarebbe sorprendente se il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si allontanasse dalla politica di cui è stato vicepresidente (sotto l’amministrazione di Barack Obama, 209-2017), e anche quella del repubblicano Donald Trump (2017-2021), che ha invitato Cuba al Vertice di Lima in Perù, ha detto.
Cuba ripudia l’esclusione dalla strategia sanitaria panamericana
Cuba deve essere presa in considerazione nello sviluppo di una strategia sanitaria panamericana, ha detto il ministro degli esteri Bruno Rodríguez alla stampa nazionale ed estera.
Il ministro ha detto questo in vista di ciò che ha descritto come elementi opachi, neoliberali e molte carenze nei negoziati su un piano di salute e resilienza per le Americhe, in vista del vertice previsto per giugno a Los Angeles, Stati Uniti.
Rodríguez ha fatto notare che questi negoziati si svolgono in modo oscuro con l’esclusione di Cuba e di altri stati membri dell’Organizzazione Panamericana della Salute, contrariamente ai mandati dell’OPS.
Ha aggiunto che tali negoziati eludono la cooperazione sostanziale e i finanziamenti che sono essenziali per affrontare le conseguenze del Covid-19.
Né, ha sottolineato, tengono conto dei reali bisogni della gente e dei fallimenti strutturali dei sistemi sanitari precari che hanno causato molte morti nell’emisfero durante la pandemia, anche negli Stati Uniti.
Ha ricordato che il suo paese, in modo modesto ma persistente, fornisce cooperazione sanitaria ad altre nazioni, che è riconosciuta su scala mondiale.
Le brigate mediche in più di 50 paesi, i vaccini contro il Covid-19 e la presenza nei paesi vittime di disastri naturali ed epidemie sono cubane, ha sottolineato.
Sono cubane anche le migliaia di borse di studio concesse a giovani a basso reddito nel continente e negli Stati Uniti.
Ha anche menzionato l’Operazione Miracolo, che ha restituito la vista a migliaia di persone, e la capacità di Cuba di trasferire tecnologia, vaccini, protocolli e trattamenti, tutti elementi che dovrebbero essere presi in considerazione nella definizione delle politiche sanitarie dell’emisfero.
Cuba sostiene un dibattito sincero basato sulla diversità e senza esclusioni
Cuba ha sostenuto il dibattito senza esclusioni, il dialogo e gli impegni sinceri dei popoli delle Americhe basati sulla diversità, ha detto il ministro degli Esteri Bruno Rodríguez.
Nell’incontro con la stampa nazionale e internazionale all’Avana, il ministro degli Esteri ha detto che omettere la presenza dell’isola al prossimo Vertice delle Americhe sarebbe una grave battuta d’arresto storica che nuocerebbe agli obiettivi della cooperazione.
Rodríguez ha sottolineato che l’intenzione di escludere la nazione caraibica dalla riunione prevista per il prossimo giugno sarebbe una manovra politicamente motivata, come parte dei doppi standard legati alla situazione interna ed elettorale degli Stati Uniti.
Il ministro degli esteri ha ringraziato i governi della regione per la loro solidarietà nell’opporsi alla decisione di non invitare l’isola al vertice delle Americhe.
Gli Stati Uniti dovrebbero capire che l’America Latina è cambiata per sempre e non c’è posto per imporre la visione della Dottrina Monroe, contro la quale hanno combattuto gli eroi dell’indipendenza dei popoli della regione, ha detto il ministro.
In questo senso, ha appoggiato la decisione del Nicaragua di ritirarsi dall’Organizzazione degli Stati Americani (OEA) e ha respinto la partecipazione alla riunione di giugno di “rappresentanti illegittimi e spuri” dei paesi latinoamericani.
Durante la conferenza, ha anche denunciato la preparazione di documenti sulla salute e la migrazione che ignorano i veri problemi delle nazioni del continente.
Rodríguez ha sottolineato che Cuba è stata esclusa, insieme ad altri paesi membri dell’Organizzazione Panamericana della Salute, dai negoziati su un cosiddetto piano di resilienza fino al 2030.
Sulla questione della migrazione, il ministro degli Esteri ha denunciato la visione razzista e xenofoba con cui Washington continua ad affrontare questo tema.