Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, durante la chiusura dell’Incontro Internazionale di Solidarietà al quale hanno partecipato 1077 delegati di 60 paesi, ha segnalato alcune delle linee centrali della politica cubana e ha denunciato l’aggressione permanente USA.
Cuba non dimenticherà mai questo giorno, nè coloro che sono venuti ad accompagnarci nella prima celebrazione del 1º maggo nelle difficili condizioni in cui la pandemia della COVID- 19 ha lasciato il mondo dei lavoratori in tutte le sue latitudini, ha detto il Capo dello Stato.
Poi ha spiegato ai rappresentanti dei movimenti di solidarietà le conseguenze per il nostro paese dell’ indurimento del blocco del Governo USA dalla metà del 2019, acuito sempre di più nel mezzo dell’impatto della COVID-19.
Il governo USA dichiara ogni giorno che i diritti umani del nostro popolo sono la priorità nella sua politica verso Cuba.
Nello stesso tempo pretende di provocare deliberatamente il collasso dell’economia di tutto un paese, mettendo in pericolo il sostento quotidiano della sua popolazione, ha denunciato.
Si tratta di una politica fallita e che fallirà di nuovo nel suo proposito di far crollare la Rivoluzione e cercare ancora una volta di forzare il nostro popolo e il governo a desistere nell’impegno di costruire un progetto di giustizia e benessere per tutti.
Il disegno USA è sempre quello d’esercitare la massima pressione per generare la destabilizzazione e con l’appoggio delle sue operazioni di disinformazione responsabilizzare il nostro governo per l’impatto delle misure disumane d’assedio economico finanziario, ha aggiunto.
Inoltre ha insistito che si tratta di una politica ingannatrice fallace che viola i diritti umani e il Diritto Internazionale.
«Ancora una volta la supereremo e andremo avanti più forti, con la resistenza creativa, il talento, l’intelligenza, l’audacia e il valore, con la fede nella vittoria», ha sostenuto.
La protezione dei diritti umani in #Cuba conferma oggi le cifre del possibile per un sistema sociale assediato che emula le legislazioni e le pratiche più avanzate per la loro preservazione.
Cuba non nasconde le sue mancanze le sue code, le sue sue dolorose carenze, tra le altre cose perchè NON sono frutti dell’incapacità dello Stato socialista, come gridano i suoi nemici.
Per le molte responsabilità che abbiamo noi rivoluzionari negli errori della costruzione socialista, non c’è modo di negare che il più grande ostacolo al nostro sviluppo è il blocco e il suo effetto molteplice e diverso, come parte di una guerra prolungata e asimmetrica, ha puntualizzato.
Che fare? ha chiesto, ed ha aggiunto: «Non piegarci e non arrenderci mai… questa convinzione la assumono con tutto il senso di continuità le generazioni che nate e con e dopo la Rivoluzione assumono le principali responsabilità in tutti gli ambiti della nostra società».
Ratifichiamo il riconoscimento e la difesa delle nostre essenze: l,indipendenza, la sovranità, la democrazia socialista, la pace, l’efficienza economica, la sicurezza e le conquiste di giustizia sociale: il Socialismo! Ha detto
Il Presidente ha segnalato che «sicuramente oggi, come sempre al finale di ogni azione di celebrazione dei lavoratori cubani,ci daremo le mani per cantare /Avanti! Avanti! Il Gran Partito…/ Siamo qui, i poveri del mondo, ma potenziati come non vogliono gli imperialisti.
«Continuiamo ad essere il cattivo esempio tanto temuto dai prvilegiati delle società classiste, gli impegnati di sempre che un mondo migliore NON è possibile.
Abbiamo il dovere d’informarli che noi gli impegnati di sempre a conquistare tutta la giustizia, continueremo a combattere perchè un Mondo Migliore è Possibile, ha aggiunto.
Ieri il nostro popolo ha lanciato un forte messaggio al mondo, in tutte le piazze del paese e nella nostra emblematica piazza della Rivoluzione José Martí, decine, centinaia di migliaia di persone hanno sfilato con un messaggio:#CubaViveELavora.
«La solidarietà non si può bloccare come i prodotti, gli alimenti, le medicine o anche l’ossigeno che gli imperialisti ci hanno negato nel momento peggiore della pandemia.
«La solidarietà riconosce le necessità e le domande umane e colloca chi la dà e la riceve nello scalino più alto della nostra specie. La solidarietà continuerà a essere un’arma indistruttibile di lotta e nello stesso tempo un messaggio permanente e infinto di pace, impossibile da zittire», ha concluso.