Un Partito sempre più forte per affrontare le complessità

Dalla base, dall’analisi del Partito, è stata ratificata la natura popolare del potere politico e per questo insistiamo di dare compimento a questa pianificazione del Generale d’Esercito che, se  siamo l’unico partito, dobbiamo essere più democratici e più partecipativi, ha affermato il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, nel IV Plenum dell’organizzazione.

IV PLENUM DEL CC PCC

Le analisi del lavoro del Partito non possono essere compiacenti; stiamo vivendo un contesto molto complesso che ha molte esigenze di lavoro, ha valutato il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel

Bermúdez, nel dibattito realizzato durante il IV Plenum dell’ organizzazione, iniziato martedì 26 nel Palazzo della Rivoluzione.

Indipendentemente dal fatto  che sono state eseguite azioni per organizzare il lavoro, per motivare, per ampliare la partecipazione,  ha analizzato dopo la presentazione del rapporto sul lavoro del Burò Politico, negli ultimi mesi i principali problemi, i problemi più impegnativi che sono presenti nella nostra società dal punto di vista ideologico, economico e sociale, non sono risolti.

Díaz-Canel.ha sottolineato che questa dev’essere la direzione fondamentale in cui orienteremo il lavoro.

Come una delle maggiori soddisfazioni lasciata per il processo di bilancio del Partito, appena terminato, il Primo Segretario del Comitato Centrale, ha segnalato la maniera in cui i segretari delle organizzazioni di base e i militanti si sono appropriati di concetti di lavoro, di direttive, di nuove maniere di fare le cose che sono state condivise dopo l’8º Congresso .

Tra le maggiori soddisfazioni lasciate dal processo del bilancio del Partito, il Primo Segretario del Comitato Centrale ha segnalato la maniera in cui i segretari delle organizzazioni di base e i militanti si sono appropriati dei concetti di lavoro e delle direttive.

Di nuove maniera di fare le cose che sono state condivise dopo l’8º Congresso.

Sono stati propiziati spazi d’analisi del dibattito collettivo del Partito e il cammino per rendere effettivo quanto accordato  necessita di molte decisioni e azioni che coinvolgono una gran parte della nostra società, non solo la militanza del Partito e della Gioventù.

Associato al lavoro e all’impegno dei nuclei, ha insistito sulla necessità di riuscire a eliminare  gli ostacoli , si devono discutere tutti i problemi che interessano al nucleo, quelli che sono nel suo raggio d’azione, che hanno a che vedere con le responsabilità fondamentali dal punto di vista produttivo e delle attività che realizzano i suoi militanti, e anche tutti i problemi che esistono nella nostra società.

Poi ha segnalato anche l’importanza di condividere questi dibattiti non solo con la militanza, ma anche con i lavoratori che non sono militanti del Partito, e ovviamente con i giovani.

Dalla  base, dall’analisi  del Partito,è stata ratificata la natura popolare del potere politico e per questo insistiamo nel dare compimento  a questa analisi del Generale d’Esercito che, se siamo l’unico partito, dobbiamo essere più democratici e più partecipativi, ha segnalato.

E per questo stiamo lavorando con gli assi portanti che marcano realmente la legittimità del Partito e sono strettamente relazionati con tutti gli impegni per ottenere capacità d’identificazione con il popolo, che siamo capaci di auscultare i suoi interessi e le sue preoccupazioni.

Su questo ha riconosciuto la speciale attenzione del lavoro politico ai problemi della vita quotidiana, a situazioni di vulnerabilità e soprattutto al lavoro con i giovani, pietra angolare della difesa del concetto di continuità vincolato all’unità.

Facendo un breve riassunto di quanto fatto negli ultimi mesi, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito ha sgnalto che sono stati più visibili e si sono rinforzati  l’impegno e l’azione per l’istituzionalità per i pilastri della democrazia socialista, per gli spazi di sviluppo locale di partecipazione della popolazione.

Inoltre, ha detto, abbiamo fatto lo sgambetto  continuando a perfezionare la comunicazione sociale e abbiamo dimostrato volontà politica per smontare i problemi che esistono e quelli accumulati con proiezioni che portino a risultati concreti.

Concludendo,ha chiesto ai membri del Plenum, e in maniera estesa a tutti di non personalizzare nella figura del Primo Segretario del Comitato Centrale i risultati ottenuti in questa  tappa di  lavoro.

«Non è corretto, non è giusto»,  ha considerato perchè si smetterebbe di «riconoscere la direzione  collettiva, che difendiamo a cappa e spada; sarebbe negare la più importante e decisiva risposta e il lavoro, che realizzano i nostri militanti, i nostri lavoratori e i giovani rivoluzionari, le organizzazioni di base, le strutture di direzione a tutti i livelli, i ministeri e i quadri che si sono vincolati ai quartieri: questi sono i veri protagonisti delle realizzazioni dei processi  produttivi nei quartieri e in tutti gli scenari.

APPUNTI SU MESI DI SFIDE COMPLESSE

Mantenere la continuità della Rivoluzione è il più forte impegno. In questo è incamminato il lavoro del Partito Comunista di Cuba, da tutte le sue strutture e in tutti gli scenari, dalla sua storica e imprescindibile responsabilità di dirigere la formidabile opera che è la Rivoluzione.

Il  lavoro del Burò Politico, più che circoscriversi  a questo unico spazio, costituisce una mostra del lavoro del Partito da tutte le sue strutture, avendo come principale protagonista la militanza.

La presentazione della relazione su quanto fatto negli ultimi mesi è stata responsabilità del Burò Politico e segretario dell’ Organizzazione del Comitato Centrale, Roberto Morales Ojeda.

Il dirigente ha spiegato che in maniera essenziale il Burò Politico ha concentrato  la sua attenzione nell’implementazione delle idee, i concetti e le direttive derivate del 8º Congresso con enfasi sul rafforzamento della vita interna per avere più vita esterna, il Programma di trasformazione politico-ideologica, e il compimento delle  strategie economico-sociali e di politica dei quadri.

In maniera minuziosa, tra i principali temi analizzati, ha riferito il processo di bilancio realizzato nei comitati distrettuali, municipali e provinciali del Partito, che ha ottenuto un ampio vincolo con la popolazione e ha lasciato moltissime esperienze.

Poi ha parlato delle azioni relazionate all’attenzione differenziata alla gioventù, allo sviluppo del processo di consultazione popolare del Codice delle Famiglie, al perfezionamento dell’impresa statale socialista e ad altri attori economici, al compimento delle azioni per assicurare le 63 misure approvate per  dinamizzare la produzione agricola e dell’allevamento e implementazione delle 93 decisioni adottate per salvare l’ industria dello zucchero.

Come un altro impegni prioritario del Burò Politico ha segnalato il lavoro nelle comunità e nei quartieri con situazioni di vulnerabilità.

Considerando le preoccupazioni principali manifestate dalla popolazione, nel Partito è stata dedicata molta attenzione a temi come la situazione epidemiologica generata dal COVID-19, la stabilità del Sistema Elettrico Nazionale, la distribuzione dell’acqua alla popolazione aggravata dalla siccità, il deficit dei medicinali, il trasporto dei passeggeri e le carenze nella rete del commercio, unite agli alti prezzi.

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