Il presidente argentino, Alberto Fernández, ha domandato la fine dei blocchi imposti dagli USA a Cuba e al Venezuela ed ha reiterato il suo richiamo alla realizzazione di incontri senza esclusioni.
Con lo spirito di mantenere l’unità del blocco, l’Argentina organizza una riunione della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC), parallela al IX Vertice delle Americhe.
L’agenzia Prensa Latina ha informato che questo paese, presidente pro tempore dell’organismo, chiede che all’incontro partecipino rappresentanti di Cuba, Venezuela e Nicaragua, nazioni escluse da Washington dall’incontro che si svolgerà dal 6 al 10 giugno a Los Ángeles, in California.
«La riunione si svilupperà in parallelo e senza contrapporre gli orari, precisa il dispaccio, che riferisce anche quello che altre fonti hanno rivelato a Telam, che hanno informato anche che i dettagli diplomatici sul tema sono avanzati durante un recente incontro tra il ministro argentino delle Relazioni Estere, Santiago Cafiero, e il suo pari messicano, Marcelo Ebrard.
Tra le alternative valutate ci sono l’uso delle piattaforme digitali e la presenza nell’evento di inviati di queste nazioni ai dibattiti sulla salute del Vertice delle Americhe, dove si spera possano partecipare delegazioni di tutto il continente.
Il presidente argentino, Alberto Fernández, ha domandato la fine dei blocchi imposti dagli USA a Cuba e al Venezuela ed ha reiterato il suo richiamo alla realizzazione d’incontri senza esclusioni.
Il mandatario ha ricevuto nella Casa Rosata l’assessore del governo USA, Christopher Dodd, e gli ha espresso il suo disaccordo con le intenzioni di Washington d’impedire la partecipazione di questi paesi nell’incontro di giugno.
Il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, a proposito del ruolo della Celac, intervenendo nel XXI Vertice dei Capi di stato e di Governo dell’ALBA-TCP, con sede nella capitale cubana, ha affermato che questo meccanismo costituisce la controparte del Vertice delle Americhe.
«Il Vertice delle Americhe ha smesso d’essere l’arma utile per la dottrina Monroe. La CELAC ha seppellito questa dottrina e già l’America Latina e i Caraibi non sono per gli USA, ma per i latino americani e i caraibici», ha sottolineato.