Dopo la conferma dell’esclusione di Cuba, Venezuela e Nicaragua dal 9º Vertice delle Americhe che si realizzerà a Los Ángeles, il prossimo mese, il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, ha reso pubblico che il suo omologo argentino, Alberto Fernández, denuncerà questa politica a nome della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac) della quale è presidente pro tempore.
TeleSur, ha informato che López Obrador ha respinto la possibilità di realizzare un «controvertice» nella città degli Stati uniti ed ha anche riconosciuto che esiste un accordo tra i paesi membri della Celac, che è sostenere e accompagnare la denuncia argentina sull’esclusioni e la politica d’invitare solo quelli che sono considerati «amici».
Il presidente Alberto Fernández porterà nell’incontro il messaggio che «siamo tutti americani» e non accettiamo l’esclusione di nessun paese dell’America. Nessuno ha il diritto d’escludere.
López Obrador ha ratificato che non andrà al detto Vertice delle Americhe, perchè si tratta di una«politica retrograda, quando quello che dobbiamo realizzare è la fraternità tra tutti i popoli e i paesi, non la separazione, non la divisione, non il confronto».