Il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, ha inviato ai partecipanti al Foro delle Imprese Cuba-Messico, inaugurato giovedì 14 con la presenza del Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della la Repubblica,Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e il primo ministro, Manuel Marrero Cruz, un «affettuoso e molto caldo saluto»
Il vice segretario dell’Industria e il Commercio della Segreteria dell’Economia messicana, Héctor Guerrero Herrera, ha portato il messaggio di López Obrador, trasmesso in un discorso nel quale ha esaltato i vincoli storici e le potenzialità delle due nazioni nei più diversi settori economici.
Il Forum si tiene nell’Hotel Nacional e conta con la presenza dei rappresentanti di 80 imprese messicane e di 150 cubane , alle quali ha dato il benvenuto Antonio Luis Carricarte Corona, presidente della Camera di Commercio della Repubblica di Cuba.
Il vice primo ministro Ricardo Cabrisas Ruiz, nel discorso inaugurale, ha spiegato che il Forum è concepito «come uno spazio per promuovere l’incremento dell’investimento , fomentare i fondi esportabili e i beni e servizi , lo sviluppo del commercio dei prodotti con la possibilità di concretare affari in tutti i settori con enfasi sull’agro-alimentare il turismo, i servizi medici biotecnologici e farmaceutici, le energie rinnovabili e le industrie culturali, senza ovviare altri».
Ha sottolineato che si realizza in momenti complessi dell’economia cubana danneggiata profondamente dal blocco degli USA. Inoltre ha risaltato la profonda amicizia tra Cuba e il Messico.
Nelle parole iniziali dell’incontro, il vice segretario dell’ Industria e Commercio della Segreteria d’Economia del Messico, si è riferito ai vincoli centenari tra i due paesi.
«Se nel calcio l’invitato di lusso, come diciamo in Messico è il gol, qui ha sostenuto,il vostro è chiudere le operazioni commerciali per le loro rispettive imprese e incrementare la bilancia commerciale che vogliamo tra i due paesi.
Hanno partecipato all’incontro autorità messicane e cubane tra le quali l’ambasciatore del fraterno paese, Miguel Ignacio Díaz Reynoso; il vice primo ministro cubano, Alejandro Gil Fernández, titolare di Economia e Pianificazione; e il ministro del Commercio Estero e l’investimento straniero, Rodrigo Malmierca Díaz, tra i vari ministri dell’esecutivo cubano.
Il blocco di Cuba attraverso i cubani a Miami denunciato da López Obrador
Gli USA bloccano Cuba da 60 anni, ma sono i politici cubani che vivono in Florida ad averla circondata, ha denunciato oggi il presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador.
Sono loro a volerlo, anche se è Washington ad eseguirlo, perché fanno pressione sul governo, perché sono politici a cui non interessa che il loro popolo soffra”, ha ribadito in un breve riferimento a questa situazione nella sua conferenza stampa mattutina al Palazzo Nazionale.
Ha detto che questi individui vedono la questione del blocco come una questione politica ed elettorale, proprio come i loro colleghi texani fanno con gli immigrati messicani che maltrattano e denigrano.
López Obrador ha fatto questo riferimento quando si è chiesto perché un piccolo gruppo di cubani abbia una tale influenza sul governo USA, che non rappresenta niente e nessuno, quando ci sono 40 milioni di immigrati messicani che vivono negli USA e decidono con il loro voto.
Ho già ripetuto questa mattina il maltrattamento dei nostri migranti da parte di politici opportunisti, razzisti e discriminatori. Ha subito rettificato e ha detto che non sono nemmeno politici, ma politicanti, e fanno parte della stessa cosa.
In precedenti conferenze, tra cui alcune poco prima di partire per il colloquio con Joe Biden martedì scorso, López Obrador si è riferito in particolare ai senatori Robert Menéndez, Marcos Rubio e Ted Cruz, acerrimi nemici del suo stesso Paese e dei suoi connazionali a cui augurano il peggio del mondo, e ha messo in discussione il presidente perché si lascia influenzare da loro.
Fonte: Prensa Latina
Traduzione: italiacuba.it
