Cuba ha difeso davanti alle Nazioni Unite la sua posizione a favore dell’eliminazione totale delle armi nucleari, in modo trasparente, irreversibile e verificabile, sottolinea il Ministero degli Esteri della nazione delle Antille.
Intervenendo al dibattito generale della decima Conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP), l’ambasciatore Yuri Gala López, incaricato d’affari della Missione permanente di Cuba presso le Nazioni Unite, ha affermato che la manipolazione politica, la selettività e i doppi standard nell’area della non proliferazione devono cessare.
È inaccettabile che gli Stati dotati di armi nucleari utilizzino le risorse che dovrebbero essere stanziate per affrontare gli effetti multidimensionali della COVID-19 e il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per continuare a sviluppare nuovi tipi di armi nucleari, nonché per aumentare e modernizzare i loro arsenali, in violazione dei loro impegni di riduzione, ha affermato il rappresentante.
Ha esortato a soddisfare le richieste degli Stati non dotati di armi nucleari di avere garanzie di sicurezza irreversibili contro l’uso o la minaccia di uso di armi nucleari attraverso uno strumento giuridicamente vincolante, universale e incondizionato.
A 52 anni dall’entrata in vigore del TNP, a 21 anni dall’adozione dei 13 passi pratici e a 11 anni dal lancio del Piano d’azione per il disarmo nucleare, ci rammarichiamo della mancanza di progressi concreti, in particolare della mancata attuazione degli obblighi e degli impegni assunti dalle potenze nucleari”, ha dichiarato Gala López.
La Conferenza di revisione del TNP si è svolta presso la sede delle Nazioni Unite a New York dal 1° al 4 agosto.
Fonte: acn
Traduzione: italiacuba.it