«Siamo orgogliose di vivere in un paese che conta con un Programma Nazionale per il Progresso delle Donne che promuove azioni indirizzate all’eliminazione di qualsiasi elemento di discriminazione e violenza contro queste e che costituisce anche l’agenda dello Stato per fomentare il nostro progresso», ha affermato Teresa Amarelle Boué, membro del Burò Politico e segretaria generale della Federazione delle Donne Cubane (FMC), nel Forum digitale / La guida femminile, le trasformazioni per promuovere l’uguaglianza di genere / convocato dalla Commissione d’Attenzione alla Gioventù, l’Infanzia e l’Uguaglianza dei Diritti della Donna, dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare.
Per le donne cubane è importante condividere i passi avanti realizzati in materia d’uguaglianza di genere, quelli che hanno dovuto affrontare per via dell’indurito blocco degli Stati Uniti contro Cuba.
Amarelle Boué ha parlato del Codice delle Famiglie che sarà sottoposto a referendum il 25 settembre, un’altra prova della volontà cubana di lottare per l’uguaglianza.
Arelys Santana, presidente di questa commissione del Parlamento cubano, ha detto che il Forum vuole approfondire nei fattori obiettivi e soggettivi che persistono nelle società e ostacolano la crescita economica, politica, sociale e familiare e inoltre rendere visibili esperienze nuove che contribuiscano a superare le sfide comuni.
Per Cuba è intervenuta anche Martha Ayala, membro del Burò Politico e direttrice generale del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia.
Robert Biedrón, presidente della Commissione dei Diritti delle Donne e l’Uguaglianza di Genere nel Parlamento Europeo, presente in maniera virtuale, ha riconosciuto lo sforzo realizzato da Cuba ed ha risaltato che l’Isola occupa il secondo posto a livello internazionale in quanto alla partecipazione delle donne nel Legislativo, ed ha considerato che la cosa più rilevante è creare spazi per far sì che si sentano sicure rispetto ai loro diritti.